Beata Piatkowska: tra bottiglie di "Vecchia Romanga" e stampe delle Dive di Hollywood
Beata è una signora entusiasta e posata al tempo stesso. "Guardi: così è nata la mia passione per l'arte. Rifacimenti di interni".
La signora vive a Città di Castello da venti anni. Un anno fa quando ha ristrutturato il suo nuovo bar Rever ha pensato e tutto lei, tinteggiature incluse. "È Da oltre venti anni che ho la fissa per i lavori di decoupage.
Ho iniziato con le bottiglie.
Lavoro con il cemento e tutti i prodotti edili.
Non uso pennelli ma la mano o una spugna perché devo sentire il prodotto".
Ci mostra alcune delle sue creazioni. Marylin Monroe e Audrey Hepburn, la seconda tratta dal film. Colazione da Tiffany.
"Inserisco di tutto nei miei dipinti: da balle, corde, inserti in metallo".
Poi spiega che vorrebbe dare una virata alla sua tecnica pittorica
"Vorrei raffigurare quello che c'è di sbagliato nel mondo. L'uso della bomba atomica, i maltrattamenti sugli animali. Non è una bella realtà questa". Adesso ha un progetto: "Realizzare con 350 bottiglie di Campari il profilo di una bottiglia sempre di Campari divisa a metà e illuminata, dietro con luci led".
L'artista mi ha chiesto se conoscessi alcuni pittori per poterle aprire più strade. Non abbiamo resistito: questa pittrice è bravissima.
Così, seduta stante abbiamo contattato il pittore eugubino Arnaldo Pauselli con cui ha parlato. Beata comincerà a esporre per lui dall'anno prossimo. Sono certa che sarà un successo.
Anna Maria Polidori
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