Tuesday, October 31, 2023

Il Tempo delle Ciliegie di Nicolas Barreau

 Proprio un bel romanzo, ricco di risate, buonumore, allegria, questo di Nicolas Barreau, autore fittizio (non esisterebbe a quanto


pare, qualcuno si celerebbe dietro a questo nome) Il Tempo delle Ciliegie . Comunque, Barreau descrive così bene, con leggerezza, umorismo, le gelosie e i malumori di una solida coppia che non potrete non amare questo libro. È il primo romanzo che leggo di Barreau ma dico la verità, voglio continuare perché sa divertire come pochi altri. 


Dallo stile parrebbe francese, anzi, senza condizionale per me, ma sembra sia tedesco. Trovate una sua biografia su Wikipedia se volete investigare un pò.


Comunque, torniamo a noi.


L'autore immerge subito il lettore nell'atmosfera parigina, fatta di luoghi celebri, buon cibo e letteratura.


La storia d'amore davvero esilarante è questa: André e Aurélie sono una coppia ormai consolidata (c'è stato un primo romanzo.)

Vivono insieme, vanno d'accordo, Aurélie spera che André si proponga. André vorrebbe chiederla in sposa, ci ha provato diverse volte ma è sempre stato bloccato da circostanze esterne, che lo hanno rabbuiato ogni volta parecchio. 

La sera di San Valentino André trova la sua ragazza raggiante: il locale che gestisce ha acquisito una stella Michelin. André appare stupito: alla fine quello di Aurélie è un piccolo ristorante, boh!

La felicità dura ben poco per Aurélie: il giorno successivo uno chef stellato, Marronier, del Temps des Cerises (stesso nome del locale di Aurélie) di Vétheuil, località vicina a Giverny dove c'è il famoso giardino immortalato da Monet nei suoi dipinti, la chiama furibondo: che non si creda niente quella piccola chef da strapazzo: è lui il vincitore della stella. 


André che è là con lei pensa: era ovvio ci fosse stato un errore! sebbene si guardi bene dal dirglielo e tenti di consolarla come meglio può.


Oh, il nostro uomo, André è un editor e è uscito con un primo romanzo di successo basato sulla sua storia d'amore con Aurelie: con il secondo in pubblicazione adesso svelerà finalmente chi è ai suoi lettori. Nel primo romanzo uscito, per mantenere la sua segretezza André aveva chiesto aiuto ad un inglese Adam Goldberg, anche lui nel settore dell'editoria, con cui André è grande amico.


André è un ragazzo tranquillo, affaccendato con la promozione del suo libro e il suo lavoro di editor. Ed è felice perché sa che al termino di una faticosa giornata di lavoro ha un porto sicuro dove tornare. Aurélie.


Intanto, se l'inizio dei rapporti tra lo chef Marronier e Aurélie è stato movimentato ben presto Aurélie potrà conoscerlo più da vicino cominciando ad apprezzarlo: lui la inviterà a pranzo, poi ad un corso. Nasce un rapporto d'amicizia ed addirittura di lavoro, se Aurélie volesse.


Intanto il nostro André che era partito calmo e sereno diventa sempre più agitato e pazzo di gelosia per lo chef stellato che, secondo lui ha ben altre mire. E poi che affronto: quando lo ha invitato nel suo ristorante parigino Aurélie gli ha cucinato il menù dell'Amore, quello che aveva preparato la prima volta per lui! Ma come si è permessa? 


La situazione diventa comica: André inseguirà la ragazza quando sarà ospite di Marronier e per capire che cosa stanno combinando quei due si farà male a un piede: poi tirerà un cazzotto a Marronier, (una scena meravigliosa! con dialoghi divertentissimi) farà una scenata durante una riunione alla casa editrice: dovrebbe curare il potenziale libro di cucina su Marronier, Monet, ma non ci pensa proprio!

A tratti, leggendolo, mi è parso un personaggio sbucato fuori da un film di Danny DeVito: uno di quelli che ne passano di cotte e di crude prima di uscirne vincitori. 


Aurélie non sa più che cosa pensare. Sì, lo chef stellato non è male, è un tizio carismatico, sa il fatto suo, però lei è innamorata del suo André e non lo mollerebbe per questo signore.

Ma la gelosia non fa più vedere niente.

E quando Aurélie è pronta a perdonarlo, sarà André che verrà pizzicato a baciare una libraia tutta curve.


Lieto fine assicurato, mi pare un bellissimo romanzo che parla al cuore delle persone.

Dove c'è amore, tutti gli ostacoli potranno essere superati.


Anna Maria Polidori

 

Sunday, October 29, 2023

Cahier Herne Nabokov

 I love this Cahier de L'Herne dedicated at Vladimir


Nabokov: I waited for it impatiently. More than for any other cahiers, here it's possible to read several important topics treated directly by Nabokov. It is good because the Russian perspective is different from any other perspective, remaining profound as the European one is, but with a different touch.


Of course the exhile experienced by Nabokov meant a lot to him: he will be critical regarding the new literature developed during the Communism: a literature characterized by the limited freedom given to the authors. Because of it, russian literature experienced few masterpieces, and could be considered in a "poor phase" of creativity, apart for few example like Pasternack was in terms of poetry (there wasn't a great love for Boris Pasternack's masterpiece Doctor Jivago.) The idea of the strong man was highly taken in consideration.


On Cambridge and comparisons with the other students from the UK and other western countries Nabokov writes that "There is a sort of wall separating us, Russians, from them. Their world is solide like a globe scrupoulusly colored." You can think that there is some jealousy but it's not in this way because, continuing, Nabokov offers another vision: "Their soul is lacking of that inspired tourbillon, that pulsation, that radiance, that frenetic dance, that anger and tenderness that we have imported from that paradises and abysses that we left behind." He continues adding: "Snow is heavy on our shoulders, sea reaches our knees and our soul is free to goes wherever she wants" adding: "For an english student this is not understandable..."


The concept of democracy to Nabokov is not: "Policy, neither laws regulated by politicians. Nothing of that....Democracy is humanity at its best...because it is the natural condition of all men: when the human spirit become conscious of the world surrounding him but mainly himself. Morally, democracy is invincible."


Writings apart, letters and portion of journals by Nabokov are interesting. I found great the ones on Lolita written by Kubrick and his staff with an interesting chapter dedicated to Kubrick and Nabokov and their exchanges of views regarding the realization of the movie.

Then there is an entry on Dmitry, his son, and another one written by Dmitry, and if you want to read some french classics and you don't know where to start, please read the chapter  Notes sur le Roman Francais.

Vladimir appreciated, regarding opera, Boris Godunov, a bit of Carmen and Pelleas and Melisande.


Anna Maria Polidori 






Il quartetto Razumovsky di Paolo Maurensig

 Agghiacciante. Il Quartetto Razumovsky


può essere riassunto così. 

Opera pubblicata postuma di Paolo Maurensig, autore di Canone Inverso, avevo intenzione di lasciare la lettura a metà: il protagonista è troppo odioso. Il libro è narrato in prima persona infatti. Avendolo letto durante la notte, quando l'animo è  più vigile e coglie sfumature più sottili, mi sono spaventata a morte per la mostruosità senza limiti del protagonista. Alla fine ho deciso di terminare il libro.

Rudolf Vogel era stato parte del sistema creato da Hitler: musicista durante gli anni del nazismo aveva, con tre amici messo su un quartetto, esibendosi davanti al Fuhrer e ottenendo sentiti complimenti.

La guerra e quel che ne seguì spazzò le speranze di questi giovani, tutti, devoti a Hitler: il più perplesso Max, innamorato della violoncellista Victoria, lei invece ebrea. Max è uno spirito eccelso, un passo avanti a tutti gli altri e Rudolf ne è segretamente innamorato. Così tanto che non mancherà di distruggere Victoria pur di allontanarla da lui.

Rincontriamo questo essere disgustoso negli Stati Uniti e più precisamente in Montane, uno Stato degli USA molto verde, dopo la guerra. Questa storia non la conoscevo: intendo quella dei tedeschi nazisti e collaborazionisti emigrati in America del Nord dopo la seconda guerra mondiale. Ero rimasta a Mengele e gli altri in Argentina. 

Rudolf svolge vari lavori, poi diventa insegnante e sarà proprio in quell'istituto che rincontrerà di nuovo uno dei componenti l'ex quartetto: Benedict. Benedict lo informa che Max vive lì vicino. Rudolf ha un tuffo al cuore. Può rivedere il suo antico amore.

I tre si rincontrano per poi tentare di capire se ricostituire il quartetto con Victoria La trovano malata, prostrata e Max decide di prendersene cura fattivamente. Intanto cercano un'altra che possa sostituirla.

La ragazza in questione proviene da una famiglia che ha fatto tanti sacrifici per farla studiare. Intanto Rudolf sente che i vecchi sentimenti per Max stanno tornando in superficie sebbene Max non se ne accorga affatto. Però Max più tardi, quando le cure riprese faranno effetto su Victoria scoprirà che cosa le accadde, chiudendo all'idea di ritornare a suonare insieme a quello squallido di Rudolf. Lì, l'ira di Rudolf sarà immensa. Un uomo questo, votato alla diffidenza, alla paura, al possibile "essere riconosciuti" anche grazie ad un giornale, Life, dove venne pubblicata la sua foto in copertina. E si sa, mentre i quotidiani vengon buttati, è risaputo che i settimanali se si ha spazio a casa, possono giacere tranquilli pure per anni. Così comincia ad uccidere e lo fa con piacere, come se andasse a fare una passeggiata. È questo che credo mi abbia maggiormente terrorizzata di tutta la storia: il disprezzo che Rudolf nutre per il resto degli esseri umani. Vedete: la guerra era finita ma se un essere è malvagio, resta malvagio. 

Nessuna di queste persone si è mai pentita di aver denunciato ebrei, di averli uccisi: nessuno di loro si è pentito di aver ucciso.

Allora pensi all'orrore e alla bestialità dell'uomo e hai paura. Paura di far parte di questa specie, addirittura.


Scritto mirabilmente, è una lettura veloce e breve, ma rimarrà nei vostri animi.


Anna Maria Polidori 





Tuesday, October 24, 2023

Le Vite Nascoste dei Colori di Laura Imai Messina

 Un romanzo meraviglioso quello di Laura Imai Messina Le Vite Nascoste dei Colori.


Cercavo un romanzo giapponese per rilassare la mente, per avere un punto di vista diverso sulla realtà. Quando ho letto che la scrittrice era italiana sulle prime ho pensato: renderà bene lo spirito giapponese? La signora Messina è più giapponese di un giapponese, se possibile ho scoperto con vivo piacere! 

Scritto sondando sentimenti, sentire, di una ricca profondità e saggezza questo libro non è non solo da leggere, ma da rileggere.

La storia è quella di Mio e Aoi, apparentemente mondi distantissimi i loro: la prima Mio è cresciuta in un negozio di kimoni. Sa interpretare i colori, e riesce a capire quale sia il colore delle persone che le stanno di fronte, anche sconosciuti. Vede, percepisce i colori come pochi saprebbero fare. La sua realtà è in un certo senso "alterata" da questa caratteristica che però le aggiunge fascino. Un giorno si fa vivo Aoi, che guarda caso ha un'agenzia di pompe funebri. Vorrebbe dare una rinfrescata, rinnovare i colori dei locali e le chiede una consulenza. Aoi ha continuato il lavoro che era stato di suo padre. Il momento del distacco deve lasciare bene chi muore e chi vive, ne è convinto.

Tra i due nasce una grande attrazione e ben presto un amore travolgente: questo però dovrà passare attraverso una prova: un "segreto" che Aoi conosce del passato di Mio e che Mio ha voluto rimuovere perché troppo doloroso.

Senza anticipare nulla, viene aperta una tematica, quella delle famiglie e dei taciti accordi tra coniugi, che passa attraverso l'amore incondizionato per il partner e i figli. 



Proprio una bellissima lettura. Ho acquistato il libro sul sito Club Per Voi. 


Anna Maria Polidori 



Friday, October 20, 2023

L'Ouragan Lolita by Vera Nabokov

 It's the first time that a portion of the journal by Vera Nabokov is released in French thanks to L'Editions de L'Herne: the original one is located at the New York Public Library. Called L'Ouragan Lolita


, because of  the years involved, 1958-1959, so the ones of the publication of Lolita in the USA, this entries are part of a perpetual journal written in a little agenda by Vladimir Nabokov and Vera. This journal would have been later, once released Lolita in the United States, updated only by Vera. 


Two persons these ones of Vladimir and Vera very united in their existence.


Vladimir and Vera were afflicted by the same story: the Nabokov, a family pretty rich left Russia because of the Bolshevic Revolution and same did Vera. Both Jews they knew each other during a dancing evening organized for helping Russian refugees in Berlin. They fell immediately in love, and once married they had Dmitry in 1934. Because of the nazis racial laws the family Nabokov left for the USA where they stayed forever. 


Lolita at first was not released in the USA but in Paris, in 1955 thanks to Olympia Press a publishing house specialized in challenging literary titles. The book didn't cause a big echo after all. It was only when appeared in the USA an article released by Graham Greene (who had received a copy of the book) that the attention for Lolita became big, with, later, the decision of releasing the book in the USA. Lolita, so, became a case. The Nabokov were searched by everyone, from journalists to people of Hollywood interested in a movie. 


The Nabokov understood that if the book would have been released in the USA their life would have changed forever but they continued for a while their existence as they did in the past, as you'll read in this journal. 


Vladimir was in love for butterflies and so they spent a lot of time in every possible corner of the USA for capturing them for his big collection. The Nabokov were in love for the USA although they also understood its big contradictions. 


Nabokov at the same time is famous also because for his big work in the translation of Eugenio Onegin. More than 1000 pages for four tomes in total. The book of Eugenio Onegin is  much more little but annotations kept extremely busy the beloved writer.


The big success with Lolita arrived when Nabokov was 59: the Nabokov knew that Vladimir had talent and that one day this one would have been recognized. 


Vera to him has been a wife, a lover, a friend, a secretary, a driver (because Vladimir didn't drive), and whatever you can think. But, she didn't do that for servilism, simply because she was in love for his man and she believed in him.

When the success arrived Nabokov taught at the Cornell University: he took a sabbatic year, but at the end of that, sent to the university a letter of dimission: their life thanks to Lolita was changing.



In the journal you won't just of course find the entries of  their trips across te USA in search of butterflies, but you will also assist at the feast organized at New York for the publication of Lolita, positive reviews arrived from prestigious magazines and newsmagazines, their problems with Canada, where, at first the book was censored, like also was for France, their son's Dmitry and his career as a singer, and much more.



Anna Maria Polidori 


 

Thursday, October 05, 2023

L'anima ciliegia di Lia Levi

 È un gran romanzo gradevole L'anima Ciliegia



di Lia Levi. La storia ha inizio negli anni '30 quando nasce Paganina prima figlia di un babbo miscredente con una ferramenta. Tanti fratelli, il suo preferito è Spartaco. Grazie proprio a questo fratello conosce Guglielmo, che per lei rappresenta un vero eroe. Essendo il meglio del meglio lo sposa con somma e amara delusione del padre che si sarebbe aspettato un altro futuro per questa figliola un pò eccentrica. A Paganina la vita a casa a volte appare troppo stretta, sebbene abbia l'uomo dei suoi sogni vicino a lei così ogni giorno si regala una passeggiata solitaria per ricaricarsi dalle tante incombenze domestiche.

Questo libro racconterà partendo sempre da Paganina, che non ha mai avuto amiche perché la sua numerosa famiglia basta e avanza, le vicissitudini di questo nucleo familiare variegato.

Gli atti eroici della guerra a poco a poco si trasformeranno in impegno civile, passione politica:  Spartaco diventerà prima onorevole e poi senatore, Piero il capostipite finirà nei cortei del 1968 a protestare con il nipote, sebbene, ormai non abbia più due anni, sino alle vicende che interesseranno proprio Lucio, figli di Paganina, coinvolto di striscio nelle BR. Ripiegherà in Africa per dimenticare la disavventura. 


Il crollo del PCI, la nascita di altre entità che he hanno differenziato l'anima via via che il tempo trascorreva e le vite assumevano i contorni che dovevano assumere.  


Riflettevo che in questa famiglia c'era possibilità di risolvere i problemi con un ampio spettro di soluzioni.


Ho letto questo libro in un baleno. Leggero, squisito, ve lo raccomando vivamente.


Anna Maria Polidori

Monday, October 02, 2023

Religione e balletto a Gradara


Vitalij Zherdev


pittore e insegnante ucraino di Disegno presso l'Accademia di Kharkiv scappato dalla guerra poco dopo il suo inizio mi viene a prendere a Fano per andare assieme a Gradara per la sua mostra di pittura "Sacro e Teatro." 


Maglietta bianca, pantaloncini corti "Mi promette che taglierà le foto? Non voglio apparire così casual" ci confessa scherzando: un braccialetto religioso, un rosario in auto verde e giallo, il navigatore del cellulare "senza sarei perso" Zherdev racchiude in un microcosmo la sua vita e quel che gli piace.


Arriviamo a Gradara in una giornata che dire di bel tempo è dir poco. 

Vitalij mi mostra la sua prima esposizione, quella sacra, a Palazzo Rubini Vesin mentre ci raggiunge il sindaco, Filippo Gasperi


"Siamo stati lieti di avergli dato spazio nella nostra località." 

La mostra






è terminata da alcuni giorni così aiutiamo Vitalij a staccare e riporre via le sue opere. Vediamo i suoi lavori da vicino. "Guardi, questo è il mio caro amico Igor Dobrovolskij." 

Proprio un bel ragazzo.

"Era un ottimo coreografo e ballerino. È lui che mi ha avviato alla conoscenza del balletto. Aveva studiato alla scuola di balletto del Bolshoi ma alla fine ha deciso di diventare prete e medico chirurgo. Diceva sempre che la carriera di un ballerino è breve: lui voleva invece curare per sempre i corpi e le anime delle persone."



Certo, tutto un altro campo. Ma è possibile svolgere entrambe le professioni? "Oh sì, non è un monaco recluso."

Mentre lavoriamo parliamo. "Ha fratelli o sorelle, Vitalij?" 

"Avevo un fratello più grande, Michael. Dio, quanto era intelligente. È morto a soli 24 anni. Era un intelletto eccezionale. Matematica, fisica, qualunque materia lei possa pensare, vi eccelleva così come nel disegno un tratto distintivo di tutta la nostra famiglia. Dopo la sua morte credo d'aver fatto proprio questo attraverso i miei lavori: portare avanti il suo spirito, con me, per sempre: quello che amava, quello che era. Non ho tutti i talenti di mio fratello." E dopo alcuni anni dalla sua scomparsa..."Ho ritrovato i suoi diari. È stato un impatto terribile in senso positivo. Non avevo idea che Michael amasse scrivere e men che meno che tenesse dei diari dove annotare i suoi pensieri. Ho riscoperto di nuovo mio fratello e in una forma più bella, autentica. Ci ho scritto una monografia: Michael and Vitalij Zherdev: Meetings in Decades per onorare la sua memoria."


I quadri sui monaci ortodossi hanno coinvolto tutta la Russia, dal Nord al Sud, una piccola parte di Ucraina, e poi Germania, Inghilterra con Anthony Bloom. "Sì, sa, quel monaco è stato il primo ad aver dato il via ad una chiesa ortodossa in Regno Unito, la Diocesi di Sourozh. Un grande innovatore."


Apparentemente due mondi diversi quelli di monaci e ballerini, sebbene li accomuni la stessa rigidità. Ci dobbiamo spostare nell'altra sala espositiva ma Vitalij prima di andarsene compie un giro completo delle stanze, dando un ultimo sguardo a ciascun luogo e ripetendo ovunque: "Grazie" commosso per l'opportunità che gli è stata data. 


"Il Mondo di Romeo e Giulietta nel borgo di Paolo e Francesca" si trova presso "La Casa del Gufo."

Ballerini, etoiles. Che bello. Respiro un senso di leggerezza.


Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko 



Ci sono diversi dipinti di Manuel Legris.


Incredibile ballerino francese adesso a capo del balletto della Scala di Milano. 

Legris durante le prove del Lago dei Cigni


Tanti i volti familiari. Roberto Bolle

ha lo spazio maggiore. È la nostra etoile,

il nostro orgoglio nazionale.


Vitalij mi mostra ansioso un ritratto di Davide Dato


primo ballerino a Vienna che è in una cartella con i ritratti non esposti. 

Gli rispondiamo che non è nelle nostre corde: "Non me lo so figurare morto nemmeno nella finzione."





E Vitalij: "Oh, ma non lo è...Non ancora. È nell'attimo del trapasso, quello in cui non si è più di qua ma al tempo stesso non si è ancora di là. Non volevo creare una scena strappalacrime. Volevo aggiungere poesia al momento."


Jacopo Tissi...


L'aveva voluto il Bolshoi di Mosca e, primo italiano ne era diventato primo ballerino. Vitalij spiega che: "Jacopo parla la lingua perfettamente." 


Rebecca Bianchi


prima ballerina dell'Opera di Roma è nel cuore di Vitalij. Il pittore non si capacita. "È magrissima, sebbene abbia avuto quattro figli. Incredibile."


Fa una certa impressione maneggiare tra le mani ritratti di artisti, icone che ammiriamo da sempre che sono stati presenti durante l'esecuzione del disegno. Mentre lo faccio, nelle mani un quadro di Roberto Bolle, entrano delle persone. "Possiamo? Di che cosa si tratta?" 


Una mostra di pittura e ritratti, terminata. 


"I ballerini! Eh certo: Roberto Bolle è il più famoso" fa una signora, mentre il marito aggiunge: "Ciascuno ha il suo preferito. Deve stabilirsi una connessione." 


Anna Maria Polidori



Fellini a Roma di Tyto Alba

 Splendida graphic novel questa di Tyto Alba, Fellini a Roma



, pubblicata dalle Edizioni NPE.  Permetterà  al lettore che non ha conosciuto questo regista eccezionale di apprendere le sue caratteristiche peculiari mentre a chi già lo conosce, di estraniarsi dal contesto in cui stiamo vivendo per sprofondare in una fiaba rilassante: la vita di un sognatore

Il fumetto è stato realizzato grazie alla Reale Accademia di Spagna a Roma e alle borse MAEC-AECID per artisti.


Fellini viene centrato in pieno da Alba nella sua oniricità, nella sua perenne ricerca di sogni da tradurre in pellicole, ma anche da vivere con estrema intensità. I colori delle vignette sono tenui, accompagnano i sogni di Federico.




Le passeggiate di questo Fellini anziano per Roma sono emblematiche. A Trinità dei Monti, incontra spesso il fantasma di John Keats, perso nei suoi pensieri. E Roma, Roma...Una città che dà un senso di protezione, quasi fosse una placenta. Roma come una grande madre che accoglie tutti, che dona calore. 


Sua mamma, romana, gli ha fatto apprezzare la romanità, quella assonnatezza, quell'immobilità tipica della città: lui decide di trasferircisi per lavorare come disegnatore. 


Assieme all'amico pittore Rinaldo Geleng ci saranno collaborazioni a volte comiche e incerte. Il sogno sarebbe quello di entrare a lavorare per la rivista satirica "Marc'Aurelio." Gli riesce e gli si schiude un mondo. Inizia la lunga amicizia con Aldo Fabrizi e di pari passo comincia a scrivere per il varietà e il cinema. Il cinema: la fabbrica dei sogni, non è nei suoi piani sebbene diventi il suo posto ideale, il vuoto cosmico che precede il Big Bang.


Appassionato smodato di Dick Tracy, è un collezionista e avido lettore, anche in età adulta, del Corriere dei Piccoli.


Il Circo: la prima volta che lo vede pensa ad un'apparizione,  Un sogno che, se visto in superficie rappresenta l'essenza stessa della fantasia, della meraviglia: lo scherzo, l'assurdo. Quello che attira Fellini? Il clown bianco e l'Augusto. L'irragionevolezza e l'autorità. L'incarnazione della riconciliazione degli opposti. 


A un certo punto conosce Giulietta Masima in via delle Botteghe Oscure. Scrive che è come se questa relazione sia esistita ancor prima di conoscerla. E forse è così se dilatiamo il tempo non dandogli soltanto una direzione. 


Il loro è un matrimonio intimo perché Giulietta vive con la zia. Si sposano in casa con un mobile che fa da altare.


L'amore c'è sebbene Federico sia  incline a scappatelle. Una volta va con un'altra donna a trovare il padre, che, pare stia poco bene: trovandolo in forze, porta la signora a cena fuori quando all'improvviso lo avvisano che il genitore si è aggravato. Sarebbe morto poco dopo.

Fellini avrebbe tanto voluto raccontare questo aneddoto in un film con Sofia Loren e Gregory Peck ma viene dissuaso da una lunga lettera che la moglie gli scrive.


Con Giulietta dopo la nascita e morte di Federichino e la perdita di un primo figlio c'è stata la decisione di non avere altri bambini. Che cosa ha rappresentato per lui Giulietta? Con quella sua mimica da pagliaccio la relazione con l'infanzia.


Se volete sognare, leggete questo fumetto scritto con incanto, estrema leggerezza, restituendo in 80 pagine, il più veritiero dei ritratti su Fellini che sia mai stato...disegnato. Personalmente posso dirvi questo: la lettura è stata accattivante e travolgente e mi sono sentita trasportare in mondi bellissimi. Quando sono tornata alla realtà, quando John Keats, il circo, Dick Tracy, l'universo onirico di Fellini mi stava ancora appiccicato, ho preso in mano lo smartphone, scorso un pò di notizie e sì, allora  è stato come piombare in un incubo. Ho sollevato lo sguardo ed ho pensato alla società dell'odio nella quale stiamo vivendo e a quanto sia stato diverso, immaginifico e meravigliosamente bello, il mondo nel quale Federico Fellini è vissuto! 


Anna Maria Polidori







Roma...

Il matrimonio a casa della zia di Giulietta 

Donne Felliniane




L'amore per Dick Tracy