tag:blogger.com,1999:blog-72730302024-03-16T12:40:01.328+01:00Articles and more.... Storie, racconti, recensioni ... In love for Books, here you'll find my reviews! ❤️ ❤️ ❤️ Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.comBlogger1667125tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-48759988462911590022024-03-16T12:39:00.000+01:002024-03-16T12:39:05.377+01:00La principessa Brambilla di E.T.A. Hoffmann <p><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">È uscito lo scorso febbraio un nuovo libro de L'Orma Editore, La Principessa Brambilla di E.T.A. Hoffmann.</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjykKho4Kosf3C-DAN2wf8s9dTCwC1mf3pLN_jgzP3PXS5trrSkIOLGIaRDL1JN3hiSDMlorHYA3I37HHwUZbJWbzwn8aQdh1Wvz8rnAf9UNJZaa0DqsCPiFw2jPsV9qbpLs5EoVPmZZw_1lzf1qoT5B6bsMclPnHieL2Lo6HL6f1GWtmLY6Jka-g/s4080/IMG20240316122503.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjykKho4Kosf3C-DAN2wf8s9dTCwC1mf3pLN_jgzP3PXS5trrSkIOLGIaRDL1JN3hiSDMlorHYA3I37HHwUZbJWbzwn8aQdh1Wvz8rnAf9UNJZaa0DqsCPiFw2jPsV9qbpLs5EoVPmZZw_1lzf1qoT5B6bsMclPnHieL2Lo6HL6f1GWtmLY6Jka-g/s320/IMG20240316122503.jpg" width="241" /></a></span></div><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;"><br /></span><p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">L'autore dello Schiaccianoci, scrive questo racconto geniale dopo aver ricevuto stampe della Commedia dell'Arte dall'incisore francese Jacques Callot ed aver letto tutto lo scibile in termini di libri sulla vita trascorsa in Italia dai suoi contemporanei. Influenzato da Goethe e dal suo libro,</span><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-style: italic; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"> Il Carnevale Romano</span><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">, sebbene Hoffmann non abbia mai messo piede a Roma, riesce a comprendere lo spirito della città, così come anche quello della festa. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Favola complessa, unica e spiazzante, i personaggi principali sono il sarto Bescapi, il truffaldino Celionati, la fantomatica principessa Brambilla, la sartina Giacinta Soardi, Giglio Fava e il principe esotico Cornelio Chiapperi.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Che cosa vuol dire Brambilla? Brambilla, significa bramabile ma anche Chiapperi ha il suo significato: colui che vuole acchiappare e fare sua la bramabile principessa. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La storia in realtà si dipana in pochi luoghi ma di grande effetto: via del Corso, piazza di Spagna, dove vive il sarto Bescapi, il Caffè Greco, ritrovo degli artisti tedeschi, la chiesa San Carlo tra via del Corso e via Condotti, luoghi preferiti dall'equivoco Celionati, e per finire via del Babuino, dove vive l'abate Chiari, piazza Navona e Palazzo Ruspoli.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Hoffmann torna ad utilizzare uno schema a lui caro: un personaggio munito di alcuni oggetti magici che possa far trascorrere al protagonista ore favolose. Lo fa usando Celionati.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Celionati è un ciarlatano che trasformerà il nostro eroe in una maschera eccentrica, caricaturale, l'unica che la principessa potrebbe apprezzare, in fondo. Giglio Fava smania d'incontrare la sua principessa Brambilla. Una follia che gli fa trascurare il resto, lo spinge e pensare solo a lei. Perde il lavoro e tutta Roma ha sulle labbra questo povero attore, una volta di talento, ora diventato folle. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Celionati continuerà a lavorare per tutto il racconto spingendo Fava a pensarsi e ad agire come fosse un principe. Se un re una volta aveva sposato una mendicante, non potrebbe una principessa innamorarsi di un attore di quart'ordine?</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Giglio arriverà a dire di essere Cornelio Chiapperi perché Fava è morto durante un duello. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Questa parte del racconto è interessante perché parliamo di sdoppiamento totale dell'essere ma anche di maschere che si sfidano. Ogni colpo andato a segno sui loro vestiti, ha, in realtà un significato profondo: la scalfittura del costume potrebbe causare il disvelamento di chi si cela sotto, la perdita di questa identità fittizia e della stessa vita che essa rappresenta. Per questo le maschere ricuciono, riaggiustano, prima di continuare, esattamente come noi curiamo tagli e ferite. Il costume è la loro pelle e la loro essenza. Può morire una maschera? Sì. Succede a Petruska, personaggio russo ucciso dal Moro, ma in quel caso parliamo di una creatura mai stata umana, che priva i sentimenti delle persone.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Dopo uno sdoppiamento totale, Giglio rinsavirà e tornerà a comprendere la realtà, così come chiunque persona torni alla vita e come successe a Maria una volta risvegliatasi dal sogno vissuto grazie al magico schiaccianoci.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">È, a pensarci bene, un libro forte questo di Hoffmann: il Carnevale viene vissuto nella sua essenza: la perdita d'identità per assumerne un'altra. La favola ci parla di duplicità, di un io distorto, capovolto, smarrito, con personaggi e oggetti magici che frastornano, confondono il personaggio principale sino a farlo smarrire, sino a fargli credere di non essere più chi sia in realtà ma solo una maschera. Una maschera stupenda, di un principe lontano. Un personaggio in mano a tante persone che ne fanno quel che vogliono: essi stesse maschere carnevalesche sebbene non ne portino addosso alcuna, ma in tema con la magia del momento.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Hoffmann ci restituisce anche una storia che parla di sogni e della possibilità, tramite questi, di trasformare la nostra esistenza e le nostre esperienze in qualche cosa di eccezionale ogni giorno. Con occhi favolistici ci prega di non accontentarci dello scontato ma di guardare oltre, restando incantati e sognanti davanti a qualunque situazione in cui possiamo venire a trovarci, per dare una lettura alla realtà che non sia ovvia e scontata, ma ricca e carica di elaborazioni mentali. <br /></span></p><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-69436983734806287332024-02-13T18:46:00.000+01:002024-02-13T18:46:03.894+01:00Il destino di una famiglia di Marie Lamballe<p> <span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">Il Destino di una Famiglia </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqVKnEBuDtHkTOab1xsGy1mzrHOo5khlWXaCIcjrWz2eqzKAmGlMtFzj3rmSV448UT5E333u5a5xyHpMnWOA5B0eh6Gtpuc0n5jFONO-oEoCZX2_pf83VgJMxY9Nxe-CB0-ZVRxxAylZK9iiMfhCJBNKvp2VuIR-5LfiNRze-gGdUCL7vO1dwjJQ/s4080/IMG20240213122239.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqVKnEBuDtHkTOab1xsGy1mzrHOo5khlWXaCIcjrWz2eqzKAmGlMtFzj3rmSV448UT5E333u5a5xyHpMnWOA5B0eh6Gtpuc0n5jFONO-oEoCZX2_pf83VgJMxY9Nxe-CB0-ZVRxxAylZK9iiMfhCJBNKvp2VuIR-5LfiNRze-gGdUCL7vO1dwjJQ/s320/IMG20240213122239.jpg" width="241" /></a></span></div><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;"><br />di Marie Lamballe pubblicato da Rizzoli e rilanciato da Club per Voi è un potente libro sulla seconda guerra mondiale. Non avevo mai letto un romanzo che descrivesse gli umori dei tedeschi all'arrivo degli Americani. </span><p></p><p><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-size: 14pt;">La Germania usciva distrutta dalla guerra, conservando intatta la sua cultura raffinata e poderosa: i vanti del passato, la grande eredità lasciata da colossi della musica classica, un pensiero letterario profondo facevano apparire gli americani con il loro swing, la loro leggerezza, un popolo ancor più alieno ed estraneo di quanto non fosse.</span></span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">In realtà questa è una saga e se leggerete questo libro, sentirete pure voi il desiderio di conoscere che cosa accadrà poi ai protagonisti. In Germania sono arrivati alla pubblicazione del quarto volume.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Siamo a Weisbaden. e più precisamente al Cafè Engels, Caffè degli Angeli, suona bene vero? </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Else e Hilde Koch, madre e figlia ne sono le proprietarie. Gente affabile, le signore vivono al piano superiore del Cafè dove hanno inoltre stanze ed appartamenti da offrire, affittare o, adesso, da dare agli sfollati, volens o nolens. Le signore sono restate da sole da quando Heinz, padre di Hilde e marito di Else è andato in guerra. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">È più che chiara la disfatta dei tedeschi e quell'irragionevolezza che ha portato Hitler a sterminare gli ebrei ha invece convinto i Koch a difendere una sarta del locale teatro, Julia Wemhoner di origine ebraica e a nasconderla in un appartamento. La sarta, una donna di gran cuore, è segretamente innamorata di Addi, un tenore del teatro: in effetti, più che amare lui, ama i personaggi che interpreta. Nella vita reale quel cantante lirico appare così goffo e timido! </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Le preoccupazioni per Hilde ed Else sorgono quando marito e moglie, due nazisti convinti, chiedono rifugio al Caffè Engels. Julia deve continuare ad essere difesa con i denti. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">In uno scenario apocalittico, assisteremo poi alle vicende di Luisa, una ragazza imparentata con i Koch, di Fritz, del povero Jean-Jacques, intrappolato in una storia d'amore che lo rende infelice.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">I capitoli focalizzano l'attenzione su questi personaggi: Hilde, Luisa, Julia, Jean-Jacques, Heinz. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Come si vive in guerra? È tutto difficile.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Bevande e cibi appaiono introvabili. L'orzo spesse volte viene fatto ribollire, il caffè di cicoria sostituisce il caffè, il cibo può arrivare miracolosamente grazie a qualche persona amica o viene preso al mercato nero o nelle campagne.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Le campagne: gli unici luoghi dove la gente continua a mangiare bene, perché dove c'è una mucca c'è latte, dove ci sono galline le uova non mancano, dove ci sono animali domestici la carne è assicurata. Gli alberi danno frutta, l'orto ortaggi, insalate, i campi offrono grano che poi diventerà farina. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Credo che il mio personaggio preferito resti Heinz, il babbo di Hilde, perché in tutto quel gran casino, e con le sofferenze che la guerra gli ha portato, una volta tornato a casa riesce ad elevare l'animo e attraverso una rete di musicisti di cui il Cafè Engels è sempre stato composto, tornare a riorganizzare concerti ed eventi musicali.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La cosa irrita le donne perché questi amici non pagano le consumazioni così spesso terminano le vivande a causa della giovialità di Heinz, ma è proprio Heinz a capire che il segreto per vivere felici è l'amicizia e l'aiuto che possiamo offrire agli altri e a noi stessi nonché il desiderio di bellezza che passa tramite l'ascolto di bellissime composizioni che elevano lo spirito e fanno dimenticare la bruttezza umana.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Impressionante è lo spaccato offerto dagli uomini, tutti, in guerra tramutati in orride bestie, oppure sfigurati e pesantemente feriti. Nessuno tornerà a casa come era prima. La guerra li cambierà tanto interiormente che esteriormente. Nessuno di loro sarà più tutto integro o sano: ci saranno ferite che dovranno portare addosso per il resto dei loro giorni.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-size: 14pt;"> </span></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-size: 14pt;">Ed allora ti chiedi che senso abbia andare in guerra, credere nel proprio Paese, quando in realtà la vita verrà distrutta, i progetti dovranno essere drasticamente modificati e le ferite, interiori e fisiche, permarranno per sempre. </span></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-size: 14pt;">A che scopo vivere l'orrore?</span></span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-1615472836136079762024-01-21T19:37:00.000+01:002024-01-21T19:37:05.701+01:00Buon Sangue non Mente di John Betti <p>Chi non ha mai letto il Pinocchio di Carlo Collodi?</p><p><br /></p><p>Un classico della letteratura infantile.</p><p><br /></p><p>Pinocchio è un mentitore professionista, uno che non può fare a meno di raccontare bugie: del tutto insensibile ai richiami paterni o a quelli della Fata Turchina e del grillo parlante. Vuole fare di testa sua!</p><p><br /></p><p>Mentendo Pinocchio ha avuto un'opportunità straordinaria: fare esperienza, così da poter discernere il bene dal male. Per arrivare a questo punto, però quante straordinarie e mirabolanti avventure: Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe, Lucignolo e il Paese dei Balocchi, da dove torna come un asino: soggiorna nel ventre di una balena. </p><p><br /></p><p>La favola ci fa notare che le bugie causano solo mali, pessimi incontri e guai a non finire. Ricorderete che la favola di Pinocchio si conclude felicemente.</p><p><br /></p><p>È da qui che riprende il racconto con Buon Sangue non Mente </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwiH4Wy9XIA3C7f027Kjj98FXbQsJas42KQ1URo8_LV_6uZzdZYO5dY1SEKit3qjR_OtmofSFVso1Es0KQk_mxagW014N28tmqbfkJ4vqI2ce7GdQR2QpD1ZM8_zkiiqOzzaijTmlmBa6MY99I5uhcGIZWNvcrrIChQFZMjgt1VPnYr8o-lElgZg/s470/Buon_sangue_non_mente-350x470.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="470" data-original-width="350" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwiH4Wy9XIA3C7f027Kjj98FXbQsJas42KQ1URo8_LV_6uZzdZYO5dY1SEKit3qjR_OtmofSFVso1Es0KQk_mxagW014N28tmqbfkJ4vqI2ce7GdQR2QpD1ZM8_zkiiqOzzaijTmlmBa6MY99I5uhcGIZWNvcrrIChQFZMjgt1VPnYr8o-lElgZg/s320/Buon_sangue_non_mente-350x470.jpg" width="238" /></a></div><br />John Betti in una favola moderna realizzata con il patrocinio dell'Accademia delle Bugie- Le Piastre e pubblicata da Festina Lente Edizioni.<p></p><p><br /></p><p>Cominciamo col dire che la storia non è ottocentesca, ma attualizzata ai giorni nostri.</p><p><br /></p><p>Pinuccio è il figlio di Pinocchio. Un bambino molto più tenero e buono del padre che non ha mai dato alcun problema.</p><p><br /></p><p>Un giorno, dicendo una bugia bianca alla mamma, gli si allunga il naso. Orrore!</p><p>La stessa "malattia" del babbo?! E adesso che cosa fare?</p><p>Il libro è spassosissimo. Personalmente mi è piaciuta da morire la scena a casa del sindaco, ma il povero Pinuccio dovrà pure confrontarsi con compagne di scuole cui, se dirà la verità sa a che cosa potrà andare incontro. </p><p><br /></p><p>Un giorno succede un fattaccio a scuola, Pinuccio vede chi ha causato i danni, lo dice e purtroppo subisce una ritorsione...</p><p><br /></p><p><br /></p><p>I genitori sono preoccupatissimi e lo fanno visitare praticamente da ogni possibile sapiente di questo mondo: Pinuccio capisce che la faccenda è seria, i suoi in più litigano. Decide di andare via di casa. </p><p><br /></p><p><br /></p><p>Incontra un moderno Mangiafuoco, lo stesso che aveva conosciuto il suo babbo, ma in una versione "rivista", che vorrebbe cinicamente fare un vagone di soldi con lui trasformandolo in un fenomeno da baraccone per questa sua caratteristica. Pinuccio se la darà a gambe levate non appena Mangiafuoco si dirigerà in un'altra stanza.</p><p><br /></p><p>Visiterà pure lui con certi amici incontrati strada facendo un Paese singolare: quello del Parepiace. In realtà questo luogo si rivelerà un incubo per il povero Pinuccio che finirà per essere inseguito dai suoi "amici" incontrati solo poche ore prima. </p><p><br /></p><p>Un gran salto e finisce pure lui nelle fauci di una sorta di balena, moderna pulitrice dei mari, scappando via al volo!</p><p><br /></p><p>Chi risanerà il povero Pinuccio sarà zia Celestina. Insomma: tutto è bene quel che finisce bene!</p><p><br /></p><p><br /></p><p>Il libro è simpaticissimo. Sono certa che i bambini lo troveranno più che spassoso. È adeguato ai loro tempi in ogni senso: ci sono i bulli a scuola, c'è chi vorrebbe sfruttare l'immagine di Pinuccio, ci sono le visite mediche per capire di che razza di "malattia rara" soffra il bambino, ci sono gli specialisti di ogni possibile settore, c'è una balena sì, ma creata dagli uomini affinché possa ripulire i mari, c'è zia Celestina che è una maga assai moderna, e, a differenza della versione di Collodi in cui Pinocchio rivedrà Lucignolo e gli parlerà da amico ad...asino, Pinuccio non rincontrerà più le orribili persone che lo avevano trascinato nel paese di Parepiace. </p><p><br /></p><p>Parepiace è un posto molto più spaventoso e violento di quello dei Balocchi. Nel Paese dei Balocchi l'unica colpa era divertirsi senza altri pensieri, mentre qua la violenza verbale e fisica la fa da padrona: tornano i bulli, torna la prepotenza a rimarcare il segno dei tempi. Tempi, purtroppo non più belli e sereni come quelli di una volta per le nuove generazioni.</p><p><br /></p><p><br /></p><p>È un libro che non ci restituisce l'incanto della favola di Collodi, perché allora, saremmo nel 1800: ci porta a considerare la nostra società, con le sue irrazionalità, con le sue bellezze e pesanti contraddizioni, lanciando un monito ambientale ben pesante: la balena non è più il misterioso, meraviglioso mammifero di cui hanno parlato grandi scrittori quali Melville e Collodi, no ma è diventata un essere, meglio, uno strumento nato per ripulire mari ed oceani dall'immondizia.</p><p><br /></p><p>Che mondo poco romantico è stato creato, lasciatemi scrivere, ma sintetizzato con profondo acume da Betti, che il mare, essendo di Fano, lo conosce bene. </p><p>Al termine della lettura ci sarà molto su cui riflettere e come sempre invito i genitori ad intavolare discussioni con i loro bambini, magari analizzando tanto il Pinocchio di Collodi che la versione di Betti per coglierne somiglianze e differenze.</p><p><br /></p><p><br /></p><p>Bravo John Betti!</p><p><br /></p><p><br /></p><p>Anna Maria Polidori </p><p><br /></p><p><br /></p>Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-52939191032200102532023-12-14T15:36:00.000+01:002023-12-14T15:36:11.889+01:00La Gioia di Danzare di Nicoletta Manni <p> La Gioia di Danzare </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_sxkSi_UY5JCTI3s5AUHqArqRo6u9xizQNzJSXrGKp7juB_WR189dDYIl1bm6ajRvrjDMzG-Xy2tkiTOdHfKUCLw4ktgav06aHGd_WUrgy694dd7tfJZhTjoh5e22yor0RXeLZ0jtyZNXbEeO1w1dOHf3Qt9o5yAshjDVlUYekMyUFg3rh4maWw/s408/9788811010692_92_270_0_75.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="408" data-original-width="270" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_sxkSi_UY5JCTI3s5AUHqArqRo6u9xizQNzJSXrGKp7juB_WR189dDYIl1bm6ajRvrjDMzG-Xy2tkiTOdHfKUCLw4ktgav06aHGd_WUrgy694dd7tfJZhTjoh5e22yor0RXeLZ0jtyZNXbEeO1w1dOHf3Qt9o5yAshjDVlUYekMyUFg3rh4maWw/s320/9788811010692_92_270_0_75.jpg" width="212" /></a></div><br /> edito da Garzanti è un libro spettacolarmente bello scritto da<p></p><p>Nicoletta Manni etoile della Scala di Milano da poche settimane. Questa la sua è una biografia raccontata con estrema dolcezza, sensibilità e modestia.</p><p>Tanti successi e grandi sacrifici tra i quali aver abbandonato la terra natìa per Milano. </p><p>Sacrificio è la parola più potente e significativa del balletto. Ne coglie l'essenza, ne spiega il significato più intimo e bello.</p><p>Nata per ballare, sua madre insegnava e insegna danza classica, la piccola viene portata a scuola durante le lezioni e...non le pare il vero! Come ballano bene quelle ragazze! Vuole farlo pure lei. La madre non ci vede nulla di male a iscriverla e scopre ben presto che ha talento. Verso i 12 anni Nicoletta tenta l'ammissione presso la scuola di danza dell'Accademia della Scala con successo.</p><p>Il mestiere di ballerina in realtà è estremamente complesso e non si ferma in sala prove, ma evolve, matura. È una condizione sia fisica che mentale. La vita diventa la danza sebbene Nicoletta racconti come con suo marito Timofej, primo ballerino alla Scala, tenti di staccare per qualche ora. Quasi impossibile se si pensa che ogni mattina al risveglio questi corpi tirati al massimo offrano loro un dolore generalizzato. </p><p>È importante ascoltare il nostro corpo, scoprirne i malesseri spiega la Manni così come tenere sotto controllo la soglia del dolore. Questa può fare la differenza nel bene e nel male, infortuni inclusi.</p><p>L'etoile analizza tanti balletti, raccontandone la genesi e poi le sfide che ha dovuto affrontare per entrare nella parte. Durante la preparazione del suo primo Romeo e Giulietta, era appena scoppiata la storia d'amore con Timofej Andrijashenko suo collega. </p><p>Sentimenti forti, sentiti, percepiti chiaramente dal pubblico, senza sapere che i due si erano appena innamorati rendendo ancora più bella la rappresentazione, che conteneva la genuinità della vita e la potenza del vero amore.</p><p>Nell'Onegin, la Manni fa sue le rinunce di Tatjana pensando a quanto abbia sacrificato lei stessa per raggiungere il ruolo che ricopre. </p><p>Interessante l'analisi di Odette e Odile, le protagoniste del Lago dei Cigni. Odette è solare, innamorata del principe che vorrebbe salvarla, genuina. Odile offre una lettura molto più sensuale, scaltra, una femminilità più pronunciata e votata alla conquista, che farà capitolare il poveretto. Bisogna sdoppiarsi e tanto i passi, quanto l'emotività delle due protagoniste devono essere rese nel migliore dei modi.</p><p>Di Giselle ha un ricordo tenero perché rinuncia allo Staatsballett di Berlino, per tornare a Milano richiamata da Makhar Vaziev, a quel tempo a capo del corpo di ballo della Scala.</p><p>Da Olga Chenchikova, moglie di Vaziev che l'avrebbe preparata per Giselle, rammenta d'aver imparato tante cose che riteneva assodate, ma che invece andavano riscritte mentalmente.</p><p>Timofej Andrijashenko, racconta Nicoletta è diventato ballerino per...caso. A scuola era vivacissimo e suo padre, un uomo rigoroso, stanco di questo figlio così esuberante decise che doveva correre ai ripari. Lo iscrisse a una scuola di balletto così da fargli mettere la testa a posto. Da questa "punizione" è scaturito un...lavoro.</p><p>La danza è una crescita continua. Quando pensi d'aver imparato qualcosa, arriva una persona che rimette tutto in discussione. Carla Fracci e la sua master class su Giselle è stata rivelatrice per Nicoletta. Durante quella sessione la Fracci dice alla Manni: «Sii meno ballerina. Abbi più passione, più pietà.» Da lì Nicoletta comprende che deve concentrarsi maggiormente sui sentimenti della protagonista per accompagnarla poi con i passi, perché"L'arte accade quando la tecnica scompare." </p><p>Nel libro vengono descritti i lockdown, la sofferenza dello stare tappati in casa, degli esercizi quotidiani, della preparazione degli spettacoli, dei contagi che pareva mettessero in forse le rappresentazioni. </p><p>Ha parole bellissime per Roberto Bolle. Un amico e un collega divertente, testimone di nozze al suo matrimonio. Un danzatore estremamente serio e professionale. "Sempre il primo ad arrivare in sala prove, sempre l’ultimo ad andare via, non l’ho mai sentito pronunciare frasi come «sono stanco» o «non ce la faccio più», «ora basta»" aggiungendo: "...la grazia dei suoi movimenti, che con tanta fedeltà rispecchia quella del suo sorriso, è il frutto di una volontà di ferro, esercitata giorno dopo giorno, per anni, senza concessioni e senza cedimenti. Osservarlo al lavoro offre, da sé, una magistrale lezione."</p><p>Che cos'è il corpo di un danzatore? Per la Manni "è prima di tutto uno strumento di lavoro la cui peculiarità è rendersi permeabile ai sentimenti, alle emozioni, alle intenzioni dell’uomo o della donna che interpreta....Poco impor</p><p>ta quanto quei sentimenti, quelle emozioni e quelle intenzioni siano lontani da noi: l’unica cosa che conta è rendersi disponibili, assorbirli, farli propri, perché in fin dei conti <u>un buon danzatore è un fluido che assume la forma del vaso che lo contiene."</u></p><p><br /></p><p><br /></p><p>Consiglio questo libro a tutti gli appassionati di danza classica, e anche a chi voglia comprendere questo mondo che cela dietro parole importanti e impegnative come: forza, potenza, rigidità, severità, sacrificio, impegno, dedizione, costanza. Forse è proprio per questo che, di tutti i comparti dello spettacolo il balletto è e resta il più serio, sano e rigoroso. Imprescindibilmente dal ruolo che i danzatori hanno, ogni giorno la loro routine è costellata da un lavoro fisico estenuante e gratificante al tempo stesso, condito da grande serietà, passione, amore e slancio.</p><p><br /></p><p><br /></p><p>Anna Maria Polidori </p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p> </p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-66015316305071090522023-12-06T17:12:00.002+01:002023-12-06T17:12:59.635+01:00La direttrice d'orchestra di Maria Peters <p> <span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; white-space-collapse: preserve;">La Direttrice d'Orchestra </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu8UilSf5NjA-2FZthBHKN6kSPPfxRDLI3jg709-sSj9szSIRbaR-cG2A3DxO_D7b5D5G3ZDBBzrSQbGN0_Tse6OjIXQY233mScdP60_fPLJR61mo5B5-T15nBPHgY26ygyFKZShw9uMhfgk5ef7JiuDi-lI5wYKYmmFbWOHbB3X6xsRXZRBHCcw/s4080/IMG20231206165726.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu8UilSf5NjA-2FZthBHKN6kSPPfxRDLI3jg709-sSj9szSIRbaR-cG2A3DxO_D7b5D5G3ZDBBzrSQbGN0_Tse6OjIXQY233mScdP60_fPLJR61mo5B5-T15nBPHgY26ygyFKZShw9uMhfgk5ef7JiuDi-lI5wYKYmmFbWOHbB3X6xsRXZRBHCcw/s320/IMG20231206165726.jpg" width="241" /></a></div><br /> di Maria Peters, da cui è stato tratto il film che avevo visto l'anno scorso rammento di questi tempi, è un libro breve ma intenso, che traccia la storia di una donna avveniristica, perché ha puntato i piedi ed ottenuto quel che voleva: pensate, nientemeno diventare una direttrice d'orchestra, in un mondo, (la storia parte nel 1926) dove non c'erano spazi per le donne. <p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Nasce come Willy, Antonia, vive a New York, in un condominio. Il padre è spazzino, la madre, casalinga, le fa mangiare cibi vecchi di tre giorni. Willy lavora in un teatro come maschera e poi fa la dattilografa. Ha la passione per la musica, suona il piano e vorrebbe andare al conservatorio.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">In un giorno perde entrambi i lavori che la sostengono, ma, girovagando per le strade si imbatte in un locale ed in Robin e un gruppo di ballerine. Decide di suonare per loro.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Guadagna meglio, così dà alla madre sempre la stessa somma di denaro, accantonando il resto per il conservatorio dove vorrebbe entrare. Al tempo stesso conosce un ragazzo molto bello, Frank Thomsen, ricco ed influente. Lui si sente molto attratto da lei. Willy però è titubante. Vede l'abisso che li separa. Le difficoltà giornaliere che vive lei, la casa dove abita, gli abiti che indossa...Lui ha una casa immensa, la vita gli sorride.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Willy una sera torna a casa e scopre che la madre ha saputo del licenziamento a teatro. Così, quella donna avara, ostile, che ha trovato i soldi che Willy le aveva nascosto, prendendoglieli tutti le rivela di non essere, in realtà la sua madre biologica. E di averla ben poco tollerata, anche.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Willy è sconvolta. Non aveva la mamma più perfetta del mondo, ma alla fine chi se ne frega...Ora questo...Suo padre le spiega che le cose stanno davvero così: è stata acquistata in Olanda, poi i due sono venuti con lei a New York.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Antonia Brico, questo il suo vero nome, decide allora di andare in Olanda per scoprire la verità su sua madre. La storia d'amore con Frank decolla e la ragazza, più innamorata che mai promette che tornerà appena trovate le informazioni del caso.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ma si sa: Antonia cova un amore forse pure più grande di quello per Frank: la musica e così ad Amsterdam viene raccomandata d'andare a Berlino dove diventerà direttrice d'orchestra.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Frank intanto non si dà pace. Antonia non gli sta scrivendo, però la ragazza si sente con Robin.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Un giorno Frank la raggiunge ma il colloquio non è molto bello: Antonia gli ribadisce che vuole restare libera, se si mettesse con lui addio ambizioni.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Frank torna in America. Antonia comincia a pensare d'aver fatto una fesseria, in particolare quando Robin le scrive che Frank si è fidanzato con Emma. Antonia entra nel panico più puro. Torna a scrivergli ma lui non legge le lettere.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La ragazza dirige con successo la Berliner Philharmoniker e sbarca nella costa ovest degli Usa. Ritorna in America per un concerto al Met. Trova molte opposizioni ma anche tanti aiuti insperati che verranno da chi la continua ad amare nonostante l'abbia persa per la musica.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Un libro intenso, bello, fatto di "eroi musicali" che via via scenderanno dai piedistalli mentali dove li aveva posti Antonia quando più giovane e ingenua.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Antonia scopre infatti che tutti i più influenti direttori d'orchestra vorrebbero farla desistere dai suoi propositi di concretezza, sofferenza, cocciutaggine e rinunce.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Antonia è una donna fragile e forte al tempo stesso. Una vera amazzone che ha saputo sfidare i tempi e tenere testa agli uomini. Non è stata cosa di poco conto. Ha sofferto perché inseguire le passioni significa lasciare qualcosa indietro inevitabilmente. Ha inoltre compreso che mai e poi mai una direttrice d'orchestra sarebbe stata vista come gli uomini, altra ragioni di risentimento e di lotta.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Una lotta appoggiata anche dalla first lady Eleonor Roosevelt, una donna che si è sempre battuta per le pari dignità tra uomini e donne.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ho acquistato il libro da Club per Voi, della Mondolibri.Senza esitare un attimo. Avevo visto il film, ricordavo il personaggio. Mi aveva colpito al cuore. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-56771806460354593702023-12-06T16:56:00.002+01:002023-12-06T16:56:29.138+01:00La Vita di Un Apprendista Elfo di Ben Miller, tradotto da Adria Tissoni<p> <span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">Ho scelto di leggere La Vita di Un Apprendista Elfo </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeMNeK_W5RCle37xUpjlKxBF_mqPBMu-_S0LogLWzJ1gCURB_n_DC0UFvvOx2KIABJssdGNwsiJGfm1oc2Yd7vgqdhaJyHLiwvIFxB_swCvvY5dpVQ_puSPwsQxpZZLZ8HCks4PNjaf68_SsHpzcJ2ZgxZkkcCzBeG2odY_Z5winPqSecj0na_PA/s809/9788811005889_0_536_0_75.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="809" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeMNeK_W5RCle37xUpjlKxBF_mqPBMu-_S0LogLWzJ1gCURB_n_DC0UFvvOx2KIABJssdGNwsiJGfm1oc2Yd7vgqdhaJyHLiwvIFxB_swCvvY5dpVQ_puSPwsQxpZZLZ8HCks4PNjaf68_SsHpzcJ2ZgxZkkcCzBeG2odY_Z5winPqSecj0na_PA/s320/9788811005889_0_536_0_75.jpg" width="212" /></a></div><br />di Ben Miller, tradotto da Adria Tissoni edito da Garzanti perché credo negli elfi e sono più che certa che ne abbiamo uno in casa. <p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Così leggere questo libro è stato bello. Certo: se ci fossimo immersi di più nell'atmosfera natalizia, lasciando da parte delinquenti, galere, nemici di Babbo Natale e il libro avesse virato verso un regno fatato di pace, non modernizzando troppo, avrei apprezzato di più. Ma questo libro per bambini è lo specchio dei tempi: non ci può essere pace e è escluso che le storie vengano costruite per donare solo calma e rilassatezza. Penso che, almeno in questo periodo dell'anno possa essere dato spazio ai buoni sentimenti, lasciando lo stridore della vita, almeno per una volta, fuori. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Mi vien voglia di scrivere: in che brutta società viviamo se non siamo più capaci di regalare belle storie per i bambini.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il racconto comincia bene: Toc è un elfo simpatico di 16 anni, ma ne ha tanti più di noi. Al momento non ha lavoro e ha fatto richiesta per poter diventare un elfo giocattolaio di Babbo Natale. Alla fine la sua domanda viene accettata però....</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">C'è qualche cosa che non quadra. Ci sono furti e lui stesso verrà incolpato d'aver trafugato giocattoli...Non solo: assieme alla figlia di Babbo dovrà tentare di salvare il Natale da chi vorrà organizzare invece un maxi furto di regali proprio la notte della vigilia, lasciando i bambini senza doni!</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Una favola moderna, figlia dei tempi, con tanto di droni invisibili.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La copertina è fantastica !</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-11488434361865659392023-11-13T18:01:00.000+01:002023-11-13T18:01:48.829+01:00Les Amants du Lutetia di Emilie Frèche<p> <span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; white-space-collapse: preserve;">Les Amants du Lutetia </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-nP81LK_xG8MW9SagZZZrWFnUxLzy3TMBG4COtcqbMlHYMxmE-m6bs9KDqrz0ZVAszPJxmBfcIlzcUTLSoNq-nNh1nF8PY5-zrAJkCXFTmULNbKAEMuspxQr8x8Ly_4FBaaO9l4M-ALo8cZp9d4gPdJubDJOcYky36hIVrWsnNt5HD-9v4FXrbQ/s4080/IMG20231113175031.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-nP81LK_xG8MW9SagZZZrWFnUxLzy3TMBG4COtcqbMlHYMxmE-m6bs9KDqrz0ZVAszPJxmBfcIlzcUTLSoNq-nNh1nF8PY5-zrAJkCXFTmULNbKAEMuspxQr8x8Ly_4FBaaO9l4M-ALo8cZp9d4gPdJubDJOcYky36hIVrWsnNt5HD-9v4FXrbQ/s320/IMG20231113175031.jpg" width="241" /></a></div><br />di Emilie Frèche è un romanzo edito dalle Editions Albin Michel. Tratta la complessa e controversa tematica del suicidio, la possibilità di scegliere di morire dolcemente e analizza i traumi che un atto del genere lascia per sempre sulle persone che restano.<p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Avevo già letto in passato la vicenda di due coniugi che si erano entrambi uccisi, così ho deciso di tornare a leggere un romanzo sull'argomento.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">È una coppia ottuageniaria, questa presa in considerazione dall'autrice. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La scrittrice ha tratto ispirazione da un fatto realmente successo in Francia alcuni anni fa.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ezra e Maud Epstein hanno di recente trascorso del tempo con i loro cari, prima di decidere di andare in questo albergo, il Lutetia, dove mettono a punto il loro proposito: quello di togliersi la vita. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">È un giorno come tutti gli altri quando il ragazzo che porta loro le colazioni non sente rumori in camera: a poco a poco entra, sempre titubante, non vorrebbe disturbare, quando trova, vestiti di tutto punto questi due anziani, sdraiati sul letto. Subito non realizza, ma poi nota qualche cosa di strano.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Dà l'allarme e parte la macchina burocratico-investigativa. Le salme diventano proprietà dello Stato sino al termine delle autopsie. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Viene allertata intanto l'unica figlia della coppia, Èleonore. La signora vive un momento della sua esistenza davvero positivo: divorziata da Vincent, sta uscendo con due uomini e tenta di capire quale sia il migliore per proseguire la sua vita: i figli vanno avanti bene, lavora con successo. Non potrebbe chiedere di meglio. La notizia della tragica e voluta dipartita dei suoi genitori, comunicata in maniera alquanto brusca e senza troppi giri di parole, l'annienta.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Non contatterà però nessuno dei due uomini con cui esce, ma Vincent il suo ex marito chiedendogli di accompagnarla alla sede di medicina legale.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Inutile chiedere la restituzione dei corpi, ci sarà d'attendere. Eleonore sverrà per lo choc, si sentirà pesantemente traumatizzata da un evento che non aveva motivo per essere posto in essere.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">I genitori erano persone di successo che grazie al loro lavoro in un'agenzia di pubblicità, avevano accumulato una fortuna. Stavano bene in salute. Nessuno di loro due era malato. E allora perché? È questa la domanda terribile che occupa lo spazio di una mente assorbita dal dolore di un suicidio.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">"Perchè lo avete fatto insieme? Perché avete fatto questo a me? Perché adesso? Perché?"</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Questa coppia aveva la preoccupazione che potesse accadere un decadimento fisico o cognitivo, così, anticipando i tempi han deciso di farsi fuori per non essere di impiccio a nessuno.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Chiudono il biglietto rammentando di "Ridere, cantare, danzare, celebrare la vita - Noi l'abbiamo tanto amata!" </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Peccato che poi le cose siano virate nella direzione opposta e che Eleonore non senta per niente l'afflato finale lasciatogli dai genitori, questo incoraggiante inno alla vita. Pensa invece, choccata, d'essere diventata tutto d'un tratto un'orfana, d'essere da sola a gestire un dolore incommensurabilmente forte, spiazzante ma soprattutto inatteso.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Intanto si fa vivo un certo Duval che ha curato gli interessi e gli averi della famiglia e così Eleonore scopre che una proprietà cui i suoi tenevano molto rimarrà a lei, sebbene non potrà mai diventarne proprietaria e non potrà venderla.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vincoli serrati, Eleonore ripercorre, l'esistenza dei suoi. Non ha mai capito fino in fondo perché la madre abbia insistito a restare a fianco del marito, un traditore seriale: non era mai trattata alla pari. Eppure, ora si è uccisa con lui: ricorda feste, vacanze, il loro lavoro, un amico di famiglia aveva perfino tentato di abusarla e lei non aveva detto niente, tanto non sarebbe stata creduta. Ricorda d'aver scoperto di essere ebrea solo in età adolescenziale. I suoi non gliene avevano mai fatto menzione.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Non sa che cosa fare dell'eredità, Eleonore, mentre quando le restituiscono le salme e può vederle all'obitorio, non potrà avvicinarsi a loro, ma solo vederli attraverso un vetro. Non ne capisce la ragione e chiede alla signora se non sia possibile eliminare quella barriera. La signora risponde di no e Eleonore chiede ragione per questa faccenda. "Parce qu'elle matérialise a frontière entre les morts et le vivants.Vous ete vivante, madame, et vos parents son morts", perché materializza una frontiera esistente tra i vivi e i morti. Voi siete viva, signora, i vostri genitori sono morti.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Eleonore li vede e li rivede per mesi come salme, come cadaveri, nella sua testa e non riesce a dormire. Il lavoro non procede bene. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Le reazioni a un suicidio sono molteplici: c'è chi si arrabbia, chi cade in depressione, chi reagisce fattivamente, ed è quello che succede ad un figlio di Eleonore, Simon che apre una pagina Instagram Lesamantsdulutetia, lanciando poi una petizione su Change.org per la fine dolce delle persone, per cambiare uno stato di diritto che impedisce, laddove una persona non voglia più vivere e stia bene, di ricorrere al suicidio assistito.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">E qui potremmo aprire un dibattito infinito: è giusto che persone sane possano trovare questa come risposta finale? Non sarebbe meglio indirizzarle ad uno psicologo che potrebbe diramare le questioni che hanno in sospeso con la vita? Stanno bene, se hanno dei malesseri possono essere curate.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il suicidio è davvero la soluzione a tutti i problemi o causa molti più problemi dopo a chi resta? </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Se una persona è gravemente malata ma decide di interrompere la sua esistenza, beh, quello ha un tocco diverso, ma pensare di legalizzare la morte quando uno è semplicemente stanco di vivere, forse vorrebbe dire aprire un pò troppo a soluzioni estreme. Ammetto che sapere che una persona ci vuole lasciare, senza i traumi della scoperta successiva potrebbe essere un sollievo, potrebbe dare al cervello una stabilizzazione emotiva ed un'accettazione della perdita, che, viceversa non può esserci se non con il tempo e un forte lavoro psicologico addosso (che non deve essere necessariamente supportato da psichiatri o psicologi, ma dalla famiglia, dagli amici, dal lavoro, dalla vita che, semplicemente va avanti e permette al tremendo taglio verificatosi nell'anima a poco a poco di cicatrizzarsi, diventando non più un dolore annientante, ma una condizione con cui poter convivere bene) ma...Lo sarebbe? La persona muore sì di "morte dolce" ma mai nessuna morte è seriamente dolce, ma sempre un processo di grande trauma e shock per l'organismo. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Non pensate mai che il corpo si lasci annientare senza un fortissimo trauma che gli crei un corto circuito.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vogliamo davvero pensare che la vita sia così poco importante da dare man forte alla morte?</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Simon la butta sul: non ci sarebbe scoop e la cosa avverrebbe propriamente. Vero, però...</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il libro ha un tratto molto moderno. Trovate foto, pagine Instagram, carteggi,e-mails, insomma la realtà che ci circonda messa insieme per creare una storia che, stimolerà molto la discussione. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vi lascio, ho spoilerato fin troppo di questo libro, ma visti pure gli ultimi eventi, come la bambina inglese cui i sanitari hanno staccato la spina e che adesso è morta (non aveva chiesto che le venisse staccata la spina, direi che c'è una sostanziale differenza tra il voler morire e lasciar scegliere altre persone,) direi che come argomento è molto attuale.</span></p><br /><br /><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><br /><br /><br /><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"> </span></p><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-4292435113849796212023-11-11T17:58:00.001+01:002023-11-11T17:58:43.955+01:00L'arte del Romanzo di Milan Kundera <p> </p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxeKxDpsR1Tll61XhQ5gkVguI2LXpBc-sEZd9KpY9P_1f8Gmuio58hmLuB3PF0KP7zX77BjwXW3dQmQTnOEvCpDljPBGzj4Mup-dxgN7Lc7hO-X4o-uuBnOaiWGnufi7ehSGqptgyszxUgv0ivabFTaYuDxywEY7imQ-3xv5jUSwcdLZoTNPd_-g/s4080/IMG20231111174037.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxeKxDpsR1Tll61XhQ5gkVguI2LXpBc-sEZd9KpY9P_1f8Gmuio58hmLuB3PF0KP7zX77BjwXW3dQmQTnOEvCpDljPBGzj4Mup-dxgN7Lc7hO-X4o-uuBnOaiWGnufi7ehSGqptgyszxUgv0ivabFTaYuDxywEY7imQ-3xv5jUSwcdLZoTNPd_-g/s320/IMG20231111174037.jpg" width="241" /></a></div><p><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; white-space-collapse: preserve;">Che cos'è il romanzo e come è cambiato nel tempo? Sono queste le domande a cui porrà risposta Milan Kundera in questa raccolta di sette saggi L'arte del Romanzo edito da Adelphi. Realizzazione, significato, principio, fine del romanzo attraverso la complessità degli eventi.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il romanzo europeo era meraviglioso, descrittivo, poneva l'accento sulla bellezza e sull'incanto dell'uomo verso la natura come fa ad esempio Proust, spiega Kundera. Proust sarà l'ultimo rappresentante di una centralità umana così bella e rappresentativa. Già con Kafka l'uomo diviene...anonimo. Non ha più importanza sapere chi sia, come si chiami, quale sia stato il suo vissuto: è importante quello che sta accadendo in quel preciso istante. In genere eventi paradossali e fuori dal comune.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Questo spostamento della condizione umana da una descrizione estremamente articolata e particolariggiata, dove troviamo passato, presente delle persone, ad una fredda, indifferente, ci spinge a pensare che ci sia stato un tremendo mutamento all'interno della stessa società che abbia virato verso quella direzione la parola scritta. Come potremmo descrivere la società moderna se non un luogo che inghiotte ciascuna persona, inclusa la sua anima, incluso il suo essere. Questa scomparsa della persona, così come dei valori che ne componevano il suo modo di fare, ha dato luogo a un'ascesa irrazionale verso il caos che stiamo vivendo in questi anni. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Cosa cambia poi con Kakfa, Musil (L'uomo senza qualità è il suo capolavoro), sarà, per i protagonisti avere a che fare direttamente con la Storia e quindi con quelli che, Milan definirà "i paradossi terminali" dei tempi moderni. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ci si rende conto che Don Chisciotte non potrebbe più esistere. È il mondo che va rivisto. Un mondo che non dona più libertà, che toglie anzi sostanziali margini di sogno all'uomo. Dopo la prima guerra mondiale gli assetti del mondo cambieranno e non torneranno più gli stessi.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">I protagonisti di Musil non afferrano che il mondo sarebbe cambiato per sempre spazzando via tutto e tutti: il personaggio di Broch uccide e non ricorda di averlo fatto.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ecco: queste sono le sostanziali differenze di un uomo che vive ormai in un disordine interiore causato da elementi esterni più grandi di lui, ma che possono pesantemente condannarlo a vivere un'esistenza senza più centralità, sempre più collettiva e marginale.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il romanzo è diventato così a inizio novecento la ripetizione stantìa di quanto già scritto, senza alcuna innovazione, senza lanciare nuove idee. Questo soprattutto nella Russia comunista, dove i margini di creatività e libertà espressiva non erano molti da principio. Gli allentamenti ci saranno dopo Stalin.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ma perché adesso il romanzo non ha più quell'incanto, quella bellezza di un tempo? Semplice, spiega Kundera: i mass media han messo le mani su questo settore, e quindi "essendo agenti dell'unificazione della storia planetaria amplificano a canalizzano il processo di riduzione...E poco importa che nei loro diversi organi affiorino i diversi interessi politici." Il romanzo è vita e perciò complessità, ma dove è possibile rintracciare complessità quando le risposte alle domande devono essere semplici e rapide? </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il romanzo può sopravvivere secondo Kundera "Solo andando contro il progresso del mondo." </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">In un capitolo vengono esplicate dall'amato pensatore le 65 parole più importanti per lui. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Era stato un suo amico francese, Pierre Nora direttore di Le Debat a chiedergli di lasciar stare tutte quelle fisime sulle traduzioni sbagliate che leggeva nelle quattro lingue che Milan conosceva e che lo rendevano infelice e stizzito e buttar giù le sue parole-chiave.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">"Un proverbio ebraico dice che "L'uomo pensa e Dio ride" spiega Kundera a un certo punto. Ma perché questo? Probabilmente perché "L'uomo pensa e la verità gli sfugge:. Perché più gli uomini pensano, più il pensiero dell'uomo si allontana dal pensiero dell'altro. E infine perché l'uomo non è mai ciò che pensa di essere."</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il romanzo, quale esso sia deve essere in grado di rispondere a questa domanda: "Che cos'è l'esistenza umana e dove sta la sua poesia?"</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Portate con voi questo libro, leggetelo piano, scegliete quello che volete approfondire e assimilare a poco a poco e capirete che, dietro a un romanzo c'è una complessità che investe, uomini, autori, società e un mondo in evoluzione.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori</span></p><br /><br /><br /><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-1504990313276772232023-10-31T23:57:00.000+01:002023-10-31T23:57:30.107+01:00Il Tempo delle Ciliegie di Nicolas Barreau<p> <span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; white-space-collapse: preserve;">Proprio un bel romanzo, ricco di risate, buonumore, allegria, questo di Nicolas Barreau, autore fittizio (non esisterebbe a quanto </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXfkfNPGsr_BR15ES5nm3noIBwK2r3QCcVMZ_X_XqDX-slSirSXF9bQCNuxFCgKRKDEsYOc4FZGPVQAxCvxJxtcvxJUJqYkvA7vyqne77kl4bcacZ2S9eHlcB17A2BecnH3mEBz1vjBouNHKmAXyPaKUmJInmQ88-LX4UupPQ5GVom9z-7z37BVw/s4080/IMG20231031234748.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXfkfNPGsr_BR15ES5nm3noIBwK2r3QCcVMZ_X_XqDX-slSirSXF9bQCNuxFCgKRKDEsYOc4FZGPVQAxCvxJxtcvxJUJqYkvA7vyqne77kl4bcacZ2S9eHlcB17A2BecnH3mEBz1vjBouNHKmAXyPaKUmJInmQ88-LX4UupPQ5GVom9z-7z37BVw/s320/IMG20231031234748.jpg" width="241" /></a></div><br />pare, qualcuno si celerebbe dietro a questo nome) Il Tempo delle Ciliegie . Comunque, Barreau descrive così bene, con leggerezza, umorismo, le gelosie e i malumori di una solida coppia che non potrete non amare questo libro. È il primo romanzo che leggo di Barreau ma dico la verità, voglio continuare perché sa divertire come pochi altri. <p></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Dallo stile parrebbe francese, anzi, senza condizionale per me, ma sembra sia tedesco. Trovate una sua biografia su Wikipedia se volete investigare un pò.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Comunque, torniamo a noi.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">L'autore immerge subito il lettore nell'atmosfera parigina, fatta di luoghi celebri, buon cibo e letteratura.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La storia d'amore davvero esilarante è questa: André e Aurélie sono una coppia ormai consolidata (c'è stato un primo romanzo.)</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vivono insieme, vanno d'accordo, Aurélie spera che André si proponga. André vorrebbe chiederla in sposa, ci ha provato diverse volte ma è sempre stato bloccato da circostanze esterne, che lo hanno rabbuiato ogni volta parecchio. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La sera di San Valentino André trova la sua ragazza raggiante: il locale che gestisce ha acquisito una stella Michelin. André appare stupito: alla fine quello di Aurélie è un piccolo ristorante, boh!</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La felicità dura ben poco per Aurélie: il giorno successivo uno chef stellato, Marronier, del Temps des Cerises (stesso nome del locale di Aurélie) di Vétheuil, località vicina a Giverny dove c'è il famoso giardino immortalato da Monet nei suoi dipinti, la chiama furibondo: che non si creda niente quella piccola chef da strapazzo: è lui il vincitore della stella. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">André che è là con lei pensa: era ovvio ci fosse stato un errore! sebbene si guardi bene dal dirglielo e tenti di consolarla come meglio può.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Oh, il nostro uomo, André è un editor e è uscito con un primo romanzo di successo basato sulla sua storia d'amore con Aurelie: con il secondo in pubblicazione adesso svelerà finalmente chi è ai suoi lettori. Nel primo romanzo uscito, per mantenere la sua segretezza André aveva chiesto aiuto ad un inglese Adam Goldberg, anche lui nel settore dell'editoria, con cui André è grande amico.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">André è un ragazzo tranquillo, affaccendato con la promozione del suo libro e il suo lavoro di editor. Ed è felice perché sa che al termino di una faticosa giornata di lavoro ha un porto sicuro dove tornare. Aurélie.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Intanto, se l'inizio dei rapporti tra lo chef Marronier e Aurélie è stato movimentato ben presto Aurélie potrà conoscerlo più da vicino cominciando ad apprezzarlo: lui la inviterà a pranzo, poi ad un corso. Nasce un rapporto d'amicizia ed addirittura di lavoro, se Aurélie volesse.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Intanto il nostro André che era partito calmo e sereno diventa sempre più agitato e pazzo di gelosia per lo chef stellato che, secondo lui ha ben altre mire. E poi che affronto: quando lo ha invitato nel suo ristorante parigino Aurélie gli ha cucinato il menù dell'Amore, quello che aveva preparato la prima volta per lui! Ma come si è permessa? </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La situazione diventa comica: André inseguirà la ragazza quando sarà ospite di Marronier e per capire che cosa stanno combinando quei due si farà male a un piede: poi tirerà un cazzotto a Marronier, (una scena meravigliosa! con dialoghi divertentissimi) farà una scenata durante una riunione alla casa editrice: dovrebbe curare il potenziale libro di cucina su Marronier, Monet, ma non ci pensa proprio!</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">A tratti, leggendolo, mi è parso un personaggio sbucato fuori da un film di Danny DeVito: uno di quelli che ne passano di cotte e di crude prima di uscirne vincitori. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Aurélie non sa più che cosa pensare. Sì, lo chef stellato non è male, è un tizio carismatico, sa il fatto suo, però lei è innamorata del suo André e non lo mollerebbe per questo signore.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ma la gelosia non fa più vedere niente.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">E quando Aurélie è pronta a perdonarlo, sarà André che verrà pizzicato a baciare una libraia tutta curve.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Lieto fine assicurato, mi pare un bellissimo romanzo che parla al cuore delle persone.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Dove c'è amore, tutti gli ostacoli potranno essere superati.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"> </span></p>Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-6937787651277514932023-10-29T13:26:00.000+01:002023-10-29T13:26:09.139+01:00Cahier Herne Nabokov<p> <span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; white-space-collapse: preserve;">I love this Cahier de L'Herne dedicated at Vladimir</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIOnA8byymb79HutggE0RTct8UIO3PHA9LtJns93PU8omb63P0oCYtxD6MkSBV9pIJi7WYDlo5-PtWEhfYdocdmZdJgrYOykFsixso3s9La4zwSMZxN6zUd7QmM9Mfgm04GkCdGb3bQna5n8VgyhDV7xQMTRDhP-r8xDAi9_1wOagBOyIPXiMczg/s3556/IMG_20231029_122752.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3556" data-original-width="2732" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIOnA8byymb79HutggE0RTct8UIO3PHA9LtJns93PU8omb63P0oCYtxD6MkSBV9pIJi7WYDlo5-PtWEhfYdocdmZdJgrYOykFsixso3s9La4zwSMZxN6zUd7QmM9Mfgm04GkCdGb3bQna5n8VgyhDV7xQMTRDhP-r8xDAi9_1wOagBOyIPXiMczg/s320/IMG_20231029_122752.jpg" width="246" /></a></div><br /> Nabokov: I waited for it impatiently. More than for any other cahiers, here it's possible to read several important topics treated directly by Nabokov. It is good because the Russian perspective is different from any other perspective, remaining profound as the European one is, but with a different touch.<p></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Of course the exhile experienced by Nabokov meant a lot to him: he will be critical regarding the new literature developed during the Communism: a literature characterized by the limited freedom given to the authors. Because of it, russian literature experienced few masterpieces, and could be considered in a "poor phase" of creativity, apart for few example like Pasternack was in terms of poetry (there wasn't a great love for Boris Pasternack's masterpiece Doctor Jivago.) The idea of the strong man was highly taken in consideration.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">On Cambridge and comparisons with the other students from the UK and other western countries Nabokov writes that "There is a sort of wall separating us, Russians, from them. Their world is solide like a globe scrupoulusly colored." You can think that there is some jealousy but it's not in this way because, continuing, Nabokov offers another vision: "Their soul is lacking of that inspired tourbillon, that pulsation, that radiance, that frenetic dance, that anger and tenderness that we have imported from that paradises and abysses that we left behind." He continues adding: "Snow is heavy on our shoulders, sea reaches our knees and our soul is free to goes wherever she wants" adding: "For an english student this is not understandable..."</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">The concept of democracy to Nabokov is not: "Policy, neither laws regulated by politicians. Nothing of that....Democracy is humanity at its best...because it is the natural condition of all men: when the human spirit become conscious of the world surrounding him but mainly himself. Morally, democracy is invincible."</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Writings apart, letters and portion of journals by Nabokov are interesting. I found great the ones on Lolita written by Kubrick and his staff with an interesting chapter dedicated to Kubrick and Nabokov and their exchanges of views regarding the realization of the movie.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Then there is an entry on Dmitry, his son, and another one written by Dmitry, and if you want to read some french classics and you don't know where to start, please read the chapter Notes sur le Roman Francais.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vladimir appreciated, regarding opera, Boris Godunov, a bit of Carmen and Pelleas and Melisande.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><br /><br /><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-133934134421053722023-10-29T12:37:00.003+01:002023-10-29T12:37:48.061+01:00Il quartetto Razumovsky di Paolo Maurensig<p> <span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">Agghiacciante. Il Quartetto Razumovsky</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs1_JFfKSAwB8n5vl1abnsG0sLEAmoaHLQuSmu09iHvGSGbsvGUpw5alu0nJ3TKwGm4ZrN4fEh3glfBTe1wvixg2fMgH4fL-2bvCJLPx-nOC3GpIKgeTlcYPZ2DerkW80EsBQ1wofi1E1PXqpNonTROtAp6KlK2-PEtc3yqEXmyElQT_w9bEF85g/s3802/IMG_20231029_122829.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3802" data-original-width="2599" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs1_JFfKSAwB8n5vl1abnsG0sLEAmoaHLQuSmu09iHvGSGbsvGUpw5alu0nJ3TKwGm4ZrN4fEh3glfBTe1wvixg2fMgH4fL-2bvCJLPx-nOC3GpIKgeTlcYPZ2DerkW80EsBQ1wofi1E1PXqpNonTROtAp6KlK2-PEtc3yqEXmyElQT_w9bEF85g/s320/IMG_20231029_122829.jpg" width="219" /></a></div><br /> può essere riassunto così. <p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Opera pubblicata postuma di Paolo Maurensig, autore di Canone Inverso, avevo intenzione di lasciare la lettura a metà: il protagonista è troppo odioso. Il libro è narrato in prima persona infatti. Avendolo letto durante la notte, quando l'animo è più vigile e coglie sfumature più sottili, mi sono spaventata a morte per la mostruosità senza limiti del protagonista. Alla fine ho deciso di terminare il libro.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Rudolf Vogel era stato parte del sistema creato da Hitler: musicista durante gli anni del nazismo aveva, con tre amici messo su un quartetto, esibendosi davanti al Fuhrer e ottenendo sentiti complimenti.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La guerra e quel che ne seguì spazzò le speranze di questi giovani, tutti, devoti a Hitler: il più perplesso Max, innamorato della violoncellista Victoria, lei invece ebrea. Max è uno spirito eccelso, un passo avanti a tutti gli altri e Rudolf ne è segretamente innamorato. Così tanto che non mancherà di distruggere Victoria pur di allontanarla da lui.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Rincontriamo questo essere disgustoso negli Stati Uniti e più precisamente in Montane, uno Stato degli USA molto verde, dopo la guerra. Questa storia non la conoscevo: intendo quella dei tedeschi nazisti e collaborazionisti emigrati in America del Nord dopo la seconda guerra mondiale. Ero rimasta a Mengele e gli altri in Argentina. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Rudolf svolge vari lavori, poi diventa insegnante e sarà proprio in quell'istituto che rincontrerà di nuovo uno dei componenti l'ex quartetto: Benedict. Benedict lo informa che Max vive lì vicino. Rudolf ha un tuffo al cuore. Può rivedere il suo antico amore.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">I tre si rincontrano per poi tentare di capire se ricostituire il quartetto con Victoria La trovano malata, prostrata e Max decide di prendersene cura fattivamente. Intanto cercano un'altra che possa sostituirla.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La ragazza in questione proviene da una famiglia che ha fatto tanti sacrifici per farla studiare. Intanto Rudolf sente che i vecchi sentimenti per Max stanno tornando in superficie sebbene Max non se ne accorga affatto. Però Max più tardi, quando le cure riprese faranno effetto su Victoria scoprirà che cosa le accadde, chiudendo all'idea di ritornare a suonare insieme a quello squallido di Rudolf. Lì, l'ira di Rudolf sarà immensa. Un uomo questo, votato alla diffidenza, alla paura, al possibile "essere riconosciuti" anche grazie ad un giornale, Life, dove venne pubblicata la sua foto in copertina. E si sa, mentre i quotidiani vengon buttati, è risaputo che i settimanali se si ha spazio a casa, possono giacere tranquilli pure per anni. Così comincia ad uccidere e lo fa con piacere, come se andasse a fare una passeggiata. È questo che credo mi abbia maggiormente terrorizzata di tutta la storia: il disprezzo che Rudolf nutre per il resto degli esseri umani. Vedete: la guerra era finita ma se un essere è malvagio, resta malvagio. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Nessuna di queste persone si è mai pentita di aver denunciato ebrei, di averli uccisi: nessuno di loro si è pentito di aver ucciso. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Allora pensi all'orrore e alla bestialità dell'uomo e hai paura. Paura di far parte di questa specie, addirittura.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Scritto mirabilmente, è una lettura veloce e breve, ma rimarrà nei vostri animi.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><br /><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-40873404725156087532023-10-24T12:19:00.001+02:002023-10-24T12:19:12.924+02:00Le Vite Nascoste dei Colori di Laura Imai Messina <p> <span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">Un romanzo meraviglioso quello di Laura Imai Messina Le Vite Nascoste dei Colori.</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzrNQMfk7_BzNx6gGmq-NK-soSyCAENOlqwvn03rehVMsH4b-ve7JrcQkx-q8aBCAzr91tuM1iIB6vtLyPN5sbZQ0ZedM9a3g-ae7oM2D1VNDC1OHQG0HCMMVEm7kRkE1_Q5q7pM1z31HTB8b1n3aV6IRaDFsrIiv8P4U2Zay6OisS3mUesM_YZg/s3784/IMG_20231024_120942.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3784" data-original-width="2413" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzrNQMfk7_BzNx6gGmq-NK-soSyCAENOlqwvn03rehVMsH4b-ve7JrcQkx-q8aBCAzr91tuM1iIB6vtLyPN5sbZQ0ZedM9a3g-ae7oM2D1VNDC1OHQG0HCMMVEm7kRkE1_Q5q7pM1z31HTB8b1n3aV6IRaDFsrIiv8P4U2Zay6OisS3mUesM_YZg/s320/IMG_20231024_120942.jpg" width="204" /></a></div><br /> Cercavo un romanzo giapponese per rilassare la mente, per avere un punto di vista diverso sulla realtà. Quando ho letto che la scrittrice era italiana sulle prime ho pensato: renderà bene lo spirito giapponese? La signora Messina è più giapponese di un giapponese, se possibile ho scoperto con vivo piacere! <p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Scritto sondando sentimenti, sentire, di una ricca profondità e saggezza questo libro non è non solo da leggere, ma da rileggere.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La storia è quella di Mio e Aoi, apparentemente mondi distantissimi i loro: la prima Mio è cresciuta in un negozio di kimoni. Sa interpretare i colori, e riesce a capire quale sia il colore delle persone che le stanno di fronte, anche sconosciuti. Vede, percepisce i colori come pochi saprebbero fare. La sua realtà è in un certo senso "alterata" da questa caratteristica che però le aggiunge fascino. Un giorno si fa vivo Aoi, che guarda caso ha un'agenzia di pompe funebri. Vorrebbe dare una rinfrescata, rinnovare i colori dei locali e le chiede una consulenza. Aoi ha continuato il lavoro che era stato di suo padre. Il momento del distacco deve lasciare bene chi muore e chi vive, ne è convinto.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Tra i due nasce una grande attrazione e ben presto un amore travolgente: questo però dovrà passare attraverso una prova: un "segreto" che Aoi conosce del passato di Mio e che Mio ha voluto rimuovere perché troppo doloroso.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Senza anticipare nulla, viene aperta una tematica, quella delle famiglie e dei taciti accordi tra coniugi, che passa attraverso l'amore incondizionato per il partner e i figli. </span></p><br /><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Proprio una bellissima lettura. Ho acquistato il libro sul sito Club Per Voi. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-1357686729203624732023-10-20T20:07:00.000+02:002023-10-20T20:07:07.455+02:00L'Ouragan Lolita by Vera Nabokov<p> <span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; white-space-collapse: preserve;">It's the first time that a portion of the journal by Vera Nabokov is released in French thanks to L'Editions de L'Herne: the original one is located at the New York Public Library. Called L'Ouragan Lolita </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0It4jbatscu0DwtjuGKxn96mbKVQtEUXYM7P-hnwSCwL6yf0Fc6fIigmZtsw3h21dCHnxj7V49ls3-cCp0fyy5YCSxiUGd7a2pk7w8eywDojmmFi-P7K33ivmuZzfpH8vGPlRoZ_RLmYRsExJuYrle9kaQf-TX-scqSz-yZyJUq-I_ufK2qFegQ/s4080/IMG20231020195732.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0It4jbatscu0DwtjuGKxn96mbKVQtEUXYM7P-hnwSCwL6yf0Fc6fIigmZtsw3h21dCHnxj7V49ls3-cCp0fyy5YCSxiUGd7a2pk7w8eywDojmmFi-P7K33ivmuZzfpH8vGPlRoZ_RLmYRsExJuYrle9kaQf-TX-scqSz-yZyJUq-I_ufK2qFegQ/s320/IMG20231020195732.jpg" width="241" /></a></div><br />, because of the years involved, 1958-1959, so the ones of the publication of Lolita in the USA, this entries are part of a perpetual journal written in a little agenda by Vladimir Nabokov and Vera. This journal would have been later, once released Lolita in the United States, updated only by Vera. <p></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Two persons these ones of Vladimir and Vera very united in their existence.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vladimir and Vera were afflicted by the same story: the Nabokov, a family pretty rich left Russia because of the Bolshevic Revolution and same did Vera. Both Jews they knew each other during a dancing evening organized for helping Russian refugees in Berlin. They fell immediately in love, and once married they had Dmitry in 1934. Because of the nazis racial laws the family Nabokov left for the USA where they stayed forever. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Lolita at first was not released in the USA but in Paris, in 1955 thanks to Olympia Press a publishing house specialized in challenging literary titles. The book didn't cause a big echo after all. It was only when appeared in the USA an article released by Graham Greene (who had received a copy of the book) that the attention for Lolita became big, with, later, the decision of releasing the book in the USA. Lolita, so, became a case. The Nabokov were searched by everyone, from journalists to people of Hollywood interested in a movie. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">The Nabokov understood that if the book would have been released in the USA their life would have changed forever but they continued for a while their existence as they did in the past, as you'll read in this journal. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vladimir was in love for butterflies and so they spent a lot of time in every possible corner of the USA for capturing them for his big collection. The Nabokov were in love for the USA although they also understood its big contradictions. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Nabokov at the same time is famous also because for his big work in the translation of Eugenio Onegin. More than 1000 pages for four tomes in total. The book of Eugenio Onegin is much more little but annotations kept extremely busy the beloved writer.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">The big success with Lolita arrived when Nabokov was 59: the Nabokov knew that Vladimir had talent and that one day this one would have been recognized. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vera to him has been a wife, a lover, a friend, a secretary, a driver (because Vladimir didn't drive), and whatever you can think. But, she didn't do that for servilism, simply because she was in love for his man and she believed in him.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">When the success arrived Nabokov taught at the Cornell University: he took a sabbatic year, but at the end of that, sent to the university a letter of dimission: their life thanks to Lolita was changing.</span></p><br /><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">In the journal you won't just of course find the entries of their trips across te USA in search of butterflies, but you will also assist at the feast organized at New York for the publication of Lolita, positive reviews arrived from prestigious magazines and newsmagazines, their problems with Canada, where, at first the book was censored, like also was for France, their son's Dmitry and his career as a singer, and much more.</span></p><br /><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 18pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"> </span></p>Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-60381224184318205702023-10-05T16:36:00.001+02:002023-10-05T16:36:36.773+02:00L'anima ciliegia di Lia Levi<p> <span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">È un gran romanzo gradevole L'anima Ciliegia</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcP48SygIFDk4x22NPJfkzSQJeZjVqbC6t6lFMv3guiHO6yi68X-hSbzKMKdfrRbvlgpOb8M_XkSlwk_Xq6QHwdZMw3SJbkP5vEeeDZdmJBMtjHjCoQFIalmCWHZqH3Ki0RMJeAekTIrIlrGVCgLi5yXfEI8faKZMy_gSgvUlKDXd5KKLViIU3iw/s4080/IMG20231005162737.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcP48SygIFDk4x22NPJfkzSQJeZjVqbC6t6lFMv3guiHO6yi68X-hSbzKMKdfrRbvlgpOb8M_XkSlwk_Xq6QHwdZMw3SJbkP5vEeeDZdmJBMtjHjCoQFIalmCWHZqH3Ki0RMJeAekTIrIlrGVCgLi5yXfEI8faKZMy_gSgvUlKDXd5KKLViIU3iw/s320/IMG20231005162737.jpg" width="241" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3fLFbjkr-xaiYFMeFz3fRPhLiXKTeQ-UqVMy4UuKr2JPsNJxrWQkx4x5vC-PHmNkZWcSOEHvIwAFC-raY0w1RVFxgGOrqcgmDd-GreJ-zZcahs0osxzCM25UTNFAqFLjDTml4filt7r99r7KbG9XxEgrfgk6IL_2AN9d3III9o6nMIz8LG9vlYw/s4080/IMG20231005162810.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3fLFbjkr-xaiYFMeFz3fRPhLiXKTeQ-UqVMy4UuKr2JPsNJxrWQkx4x5vC-PHmNkZWcSOEHvIwAFC-raY0w1RVFxgGOrqcgmDd-GreJ-zZcahs0osxzCM25UTNFAqFLjDTml4filt7r99r7KbG9XxEgrfgk6IL_2AN9d3III9o6nMIz8LG9vlYw/s320/IMG20231005162810.jpg" width="241" /></a></div><br /> di Lia Levi. La storia ha inizio negli anni '30 quando nasce Paganina prima figlia di un babbo miscredente con una ferramenta. Tanti fratelli, il suo preferito è Spartaco. Grazie proprio a questo fratello conosce Guglielmo, che per lei rappresenta un vero eroe. Essendo il meglio del meglio lo sposa con somma e amara delusione del padre che si sarebbe aspettato un altro futuro per questa figliola un pò eccentrica. A Paganina la vita a casa a volte appare troppo stretta, sebbene abbia l'uomo dei suoi sogni vicino a lei così ogni giorno si regala una passeggiata solitaria per ricaricarsi dalle tante incombenze domestiche.<p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Questo libro racconterà partendo sempre da Paganina, che non ha mai avuto amiche perché la sua numerosa famiglia basta e avanza, le vicissitudini di questo nucleo familiare variegato.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Gli atti eroici della guerra a poco a poco si trasformeranno in impegno civile, passione politica: Spartaco diventerà prima onorevole e poi senatore, Piero il capostipite finirà nei cortei del 1968 a protestare con il nipote, sebbene, ormai non abbia più due anni, sino alle vicende che interesseranno proprio Lucio, figli di Paganina, coinvolto di striscio nelle BR. Ripiegherà in Africa per dimenticare la disavventura. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il crollo del PCI, la nascita di altre entità che he hanno differenziato l'anima via via che il tempo trascorreva e le vite assumevano i contorni che dovevano assumere. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Riflettevo che in questa famiglia c'era possibilità di risolvere i problemi con un ampio spettro di soluzioni.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ho letto questo libro in un baleno. Leggero, squisito, ve lo raccomando vivamente.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori</span></p>Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-4132298444805091642023-10-02T23:37:00.001+02:002023-10-02T23:37:57.019+02:00Religione e balletto a Gradara<p><br /></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vitalij Zherdev</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz72vhzh5QnTbw6MEmNEH-sUdju6tZPi4aHHKOX3PQuaX9x4-5xZNpbETd2Gu0ZPtXgS34ahjx7xqOFTI_ksJzfTBzKB981mVnjqMiR4AtuDoD4g7qgo4Kls7tPlFzR8b4-EopjsyCeVkLCedJM-_MAzd2BM8MIRJkWqa7UfyGv2ESSyxK4VJKQw/s1020/IMG20230911162646_copy_768x1020.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz72vhzh5QnTbw6MEmNEH-sUdju6tZPi4aHHKOX3PQuaX9x4-5xZNpbETd2Gu0ZPtXgS34ahjx7xqOFTI_ksJzfTBzKB981mVnjqMiR4AtuDoD4g7qgo4Kls7tPlFzR8b4-EopjsyCeVkLCedJM-_MAzd2BM8MIRJkWqa7UfyGv2ESSyxK4VJKQw/s320/IMG20230911162646_copy_768x1020.jpg" width="241" /></a></div><br />pittore e insegnante ucraino di Disegno presso l'Accademia di Kharkiv scappato dalla guerra poco dopo il suo inizio mi viene a prendere a Fano per andare assieme a Gradara per la sua mostra di pittura "Sacro e Teatro." <p></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Maglietta bianca, pantaloncini corti "Mi promette che taglierà le foto? Non voglio apparire così casual" ci confessa scherzando: un braccialetto religioso, un rosario in auto verde e giallo, il navigatore del cellulare "senza sarei perso" Zherdev racchiude in un microcosmo la sua vita e quel che gli piace.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Arriviamo a Gradara in una giornata che dire di bel tempo è dir poco. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vitalij mi mostra la sua prima esposizione, quella sacra, </span><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">a Palazzo Rubini Vesin </span><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">mentre ci raggiunge il sindaco, Filippo Gasperi</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsfNhyphenhyphenS_e6PcPhd207iy-j91udKBocvIkYCEO6xwcW1pEYH72PM8LPq6wiNxhsNahG_dI9LH7SUwrPRezAWQTw83xHOFgbKb0dK2EmpgH7RgfdsCe57wt54TfZQc5mQ9OT69-oLpqvdNdcmk8ipBIn0SHBKHbt_Ttlj3zvzyRg1DGW9gow_yW8Gg/s1020/IMG20230911141025_copy_768x1020.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsfNhyphenhyphenS_e6PcPhd207iy-j91udKBocvIkYCEO6xwcW1pEYH72PM8LPq6wiNxhsNahG_dI9LH7SUwrPRezAWQTw83xHOFgbKb0dK2EmpgH7RgfdsCe57wt54TfZQc5mQ9OT69-oLpqvdNdcmk8ipBIn0SHBKHbt_Ttlj3zvzyRg1DGW9gow_yW8Gg/s320/IMG20230911141025_copy_768x1020.jpg" width="241" /></a></div><br /> "Siamo stati lieti di avergli dato spazio nella nostra località." <p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">La mostra</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhop4mggDBcgpXDxk9Wy5MebvnqG_TvJrAbJMw64sDUKDmZKmthyfhij6dRzBPlNjw4PnzqNYoNFMy7bMlh-wUSY-woj3NoqtxNyXU-WiXrYA-oIKVQR0XevVpymfUiYx7tWLK17OHlCSARPIHamXRFaefPUvt9ZR6Wm_FI4765eJiNMTKFrTsXZg/s1020/IMG20230911141903_copy_768x1020.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhop4mggDBcgpXDxk9Wy5MebvnqG_TvJrAbJMw64sDUKDmZKmthyfhij6dRzBPlNjw4PnzqNYoNFMy7bMlh-wUSY-woj3NoqtxNyXU-WiXrYA-oIKVQR0XevVpymfUiYx7tWLK17OHlCSARPIHamXRFaefPUvt9ZR6Wm_FI4765eJiNMTKFrTsXZg/s320/IMG20230911141903_copy_768x1020.jpg" width="241" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8hGaxQjiDXQTwli-pwsSeCB_N5JS4JynmxN72YOAcbGk3vwTju8IRxjWJPQmZLVM2kWT4HDns9MKFX05WJwgrJQqSlOVYwCULtlTs_pUe45FeROy3edyK0lkXIrezYuz7eF0D6FwUTTdTFu5yniZc4msb4HvsHh8fO2-hxaIp-vF-fPwgee_voQ/s768/IMG20230911141855_copy_768x578.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="578" data-original-width="768" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8hGaxQjiDXQTwli-pwsSeCB_N5JS4JynmxN72YOAcbGk3vwTju8IRxjWJPQmZLVM2kWT4HDns9MKFX05WJwgrJQqSlOVYwCULtlTs_pUe45FeROy3edyK0lkXIrezYuz7eF0D6FwUTTdTFu5yniZc4msb4HvsHh8fO2-hxaIp-vF-fPwgee_voQ/s320/IMG20230911141855_copy_768x578.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGymXPtXC_iIZTXI3NTaRaNnQZ2TL04W8q180h8dOs8qOC1bz4MT-nlTwWiXhP_GTvbrJdWdMRewBJLcX6ZNSMXiZjGH_FLbNsN1eMRSKe-ZoFYbTwCENi57tHRgoqzZpcVvbAPPJwjMT_np0qTIl6rH-nG8hdbUBlpva4Bk47ZMztlBSY_e4-bg/s768/IMG20230911141850_copy_768x578.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="578" data-original-width="768" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGymXPtXC_iIZTXI3NTaRaNnQZ2TL04W8q180h8dOs8qOC1bz4MT-nlTwWiXhP_GTvbrJdWdMRewBJLcX6ZNSMXiZjGH_FLbNsN1eMRSKe-ZoFYbTwCENi57tHRgoqzZpcVvbAPPJwjMT_np0qTIl6rH-nG8hdbUBlpva4Bk47ZMztlBSY_e4-bg/s320/IMG20230911141850_copy_768x578.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI0b_FnksZChTASJPom1Mwqr-KZ2WE1MtaS4EhI5iFXjkROobiNEyehVeOWLBfN7djaLmJHGCua3urOf7UU7R8h242SCwqBvgCB9Emmxr4Sa2tG3tWkqGC_lZrBUwmC4p5IbGAgO64d3Kiwy_H3mkdzWeH8WB_PCOkLOETRWAaZdHqjBRdjOxh5w/s1020/IMG20230911133742_copy_768x1020_1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI0b_FnksZChTASJPom1Mwqr-KZ2WE1MtaS4EhI5iFXjkROobiNEyehVeOWLBfN7djaLmJHGCua3urOf7UU7R8h242SCwqBvgCB9Emmxr4Sa2tG3tWkqGC_lZrBUwmC4p5IbGAgO64d3Kiwy_H3mkdzWeH8WB_PCOkLOETRWAaZdHqjBRdjOxh5w/s320/IMG20230911133742_copy_768x1020_1.jpg" width="241" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXDLzEBF3IPGFWPXZRhO_BSnI9Kbe6hg0AOIne_BH3_w7_iBm2OZghT-KAkXWCiqHOhz9Gc6EagM8KssJWAAsXrbG9HCUHObFMqMSNxBhO6xfjD9YJk405HbqzPl6-DsKQQxMISRxchNr9iCrM4GKkMhqGfu33l3QwPSbKfQacQ2_B85e0EFodZA/s768/IMG20230911133735_copy_768x578_1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="578" data-original-width="768" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXDLzEBF3IPGFWPXZRhO_BSnI9Kbe6hg0AOIne_BH3_w7_iBm2OZghT-KAkXWCiqHOhz9Gc6EagM8KssJWAAsXrbG9HCUHObFMqMSNxBhO6xfjD9YJk405HbqzPl6-DsKQQxMISRxchNr9iCrM4GKkMhqGfu33l3QwPSbKfQacQ2_B85e0EFodZA/s320/IMG20230911133735_copy_768x578_1.jpg" width="320" /></a></div><br /> è terminata da alcuni giorni così aiutiamo Vitalij a staccare e riporre via le sue opere. Vediamo i suoi lavori da vicino. "Guardi, questo è il mio caro amico Igor Dobrovolskij." <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinxFTlBb4lW1alWBA46EEnho5sejO88h-ddl2XBpDxaLG4qlflVVOtNez8PXxKtFFXBqD-3t2kBdVUxidXoatZ9NyTAmC2srk6ywGsqA51bxbEJTqaTP-sOsgaIBXMPVDEybs0l7O_4nJ7-_Jt2J2hT_Jyz0Djzl1USN62GZ2oqiIsN0250JJU8A/s1020/IMG20230911145946_copy_765x1020.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="765" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinxFTlBb4lW1alWBA46EEnho5sejO88h-ddl2XBpDxaLG4qlflVVOtNez8PXxKtFFXBqD-3t2kBdVUxidXoatZ9NyTAmC2srk6ywGsqA51bxbEJTqaTP-sOsgaIBXMPVDEybs0l7O_4nJ7-_Jt2J2hT_Jyz0Djzl1USN62GZ2oqiIsN0250JJU8A/s320/IMG20230911145946_copy_765x1020.jpg" width="240" /></a></div><br /><p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><i>Proprio un bel ragazzo.</i></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">"Era un ottimo coreografo e ballerino. È lui che mi ha avviato alla conoscenza del balletto. Aveva studiato alla scuola di balletto del Bolshoi ma alla fine ha deciso di diventare prete e medico chirurgo. Diceva sempre che la carriera di un ballerino è breve: lui voleva invece curare per sempre i corpi e le anime delle persone." </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdPVNIOnPlD0uB6r8EdxKLMP0JLPIyaNZMr75mrQSqkg3jmCwXJ0ATFmuy_Wq0DMHGVDu5ZRvP9StVJpZzMQbH01FSAIGGiJ-cudwFbYmI6lWtZfvQBwLV-6zLtjnudh2Wv7ZGLyMRw99IUB5vnYaSjNvbNHiqkiSNnl9fH_WFYuag7gBywMpdRQ/s1020/IMG20230911145931_copy_765x1020.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="765" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdPVNIOnPlD0uB6r8EdxKLMP0JLPIyaNZMr75mrQSqkg3jmCwXJ0ATFmuy_Wq0DMHGVDu5ZRvP9StVJpZzMQbH01FSAIGGiJ-cudwFbYmI6lWtZfvQBwLV-6zLtjnudh2Wv7ZGLyMRw99IUB5vnYaSjNvbNHiqkiSNnl9fH_WFYuag7gBywMpdRQ/s320/IMG20230911145931_copy_765x1020.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0fVlvw_rD31KoLkdaHsw32Z7bEkpNBMe2slCq0WngMyzoWvFq3NWtsb2jaqko8awX9o4kOLerKl-OXvEIhEftNlRHXvqgh1Kf_Up7_QN4Hq3qPsg0waqQBleSJI_PZCmx7I-14uSXZjzmXNVsGwnNpnj4vXzwncsmuZcvxpLOLB3QDgKbCqM7tQ/s1020/IMG20230911145716_copy_768x1020.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0fVlvw_rD31KoLkdaHsw32Z7bEkpNBMe2slCq0WngMyzoWvFq3NWtsb2jaqko8awX9o4kOLerKl-OXvEIhEftNlRHXvqgh1Kf_Up7_QN4Hq3qPsg0waqQBleSJI_PZCmx7I-14uSXZjzmXNVsGwnNpnj4vXzwncsmuZcvxpLOLB3QDgKbCqM7tQ/s320/IMG20230911145716_copy_768x1020.jpg" width="241" /></a></div><br /><i>Certo, tutto un altro campo. Ma è possibile svolgere entrambe le professioni?</i> "Oh sì, non è un monaco recluso."<p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Mentre lavoriamo parliamo. "<i>Ha fratelli o sorelle, Vitalij?" </i></span><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"> </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">"Avevo un fratello più grande, Michael. Dio, quanto era intelligente. È morto a soli 24 anni. Era un intelletto eccezionale. Matematica, fisica, qualunque materia lei possa pensare, vi eccelleva così come nel disegno un tratto distintivo di tutta la nostra famiglia. Dopo la sua morte credo d'aver fatto proprio questo attraverso i miei lavori: portare avanti il suo spirito, con me, per sempre: quello che amava, quello che era. Non ho tutti i talenti di mio fratello." <i>E dopo alcuni anni dalla sua scomparsa</i>..."Ho ritrovato i suoi diari. È stato un impatto terribile in senso positivo. Non avevo idea che Michael amasse scrivere e men che meno che tenesse dei diari dove annotare i suoi pensieri. Ho riscoperto di nuovo mio fratello e in una forma più bella, autentica. Ci ho scritto una monografia: </span><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-style: italic; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Michael and Vitalij Zherdev: Meetings in Decades </span><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">per onorare la sua memoria."</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">I quadri sui monaci ortodossi hanno coinvolto tutta la Russia, dal Nord al Sud, una piccola parte di Ucraina, e poi Germania, Inghilterra con Anthony Bloom. "Sì, sa, quel monaco è stato il primo ad aver dato il via ad una chiesa ortodossa in Regno Unito, la Diocesi di Sourozh. Un grande innovatore."</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Apparentemente due mondi diversi quelli di monaci e ballerini, sebbene li accomuni la stessa rigidità. Ci dobbiamo spostare nell'altra sala espositiva ma Vitalij prima di andarsene compie un giro completo delle stanze, dando un ultimo sguardo a ciascun luogo e ripetendo ovunque: "Grazie" commosso per l'opportunità che gli è stata data. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">"Il Mondo di Romeo e Giulietta nel borgo di Paolo e Francesca" si trova presso "La Casa del Gufo."</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ballerini, etoiles. Che bello. Respiro un senso di leggerezza.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ_7UhCvDZP-9o71I-gceSDaTvmc6a3PlIpeMC3KPzmG9eij_fdd5mdBovXiI60R2dTTAhiuGdmmkCA5hb1HpLgdAHbn9fW_f11lY0CJWENwyxvgKeESBHvK9j5yP8ZctPGHTI0MGVgUgGsgR9JkoQ3lACkhyOsv6Tl7EKUyHrabd70gC_pHbUsg/s1020/IMG20230911162232_copy_768x1020.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ_7UhCvDZP-9o71I-gceSDaTvmc6a3PlIpeMC3KPzmG9eij_fdd5mdBovXiI60R2dTTAhiuGdmmkCA5hb1HpLgdAHbn9fW_f11lY0CJWENwyxvgKeESBHvK9j5yP8ZctPGHTI0MGVgUgGsgR9JkoQ3lACkhyOsv6Tl7EKUyHrabd70gC_pHbUsg/w239-h320/IMG20230911162232_copy_768x1020.jpg" width="239" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko </td></tr></tbody></table><br /><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br /></span><p></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ci sono diversi dipinti di Manuel Legris. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNIrlSVL1pJti1sqoBkcx0Af-bPoADWB1e3K9SmiiaLj4CA7GfWw5cXe4Cr3yqsXMp-vNMd4Z-2l3URyY0Wo0wKbEr5dWFUNGHfTQTIHGENeHpMBPGukrj5U748rmNoskedaS2JzWnd8TsSvumAxHjybZItbwkm0bMsdsVQQx3RKGjlqZdJ76tQQ/s1020/IMG20230911162315_copy_768x1020_1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNIrlSVL1pJti1sqoBkcx0Af-bPoADWB1e3K9SmiiaLj4CA7GfWw5cXe4Cr3yqsXMp-vNMd4Z-2l3URyY0Wo0wKbEr5dWFUNGHfTQTIHGENeHpMBPGukrj5U748rmNoskedaS2JzWnd8TsSvumAxHjybZItbwkm0bMsdsVQQx3RKGjlqZdJ76tQQ/s320/IMG20230911162315_copy_768x1020_1.jpg" width="241" /></a></div><br />Incredibile ballerino francese adesso a capo del balletto della Scala di Milano. <div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgmiIWYqkcRMoL8uHFb8tjKtMaiGb9MMaEncwX16ur2VUpCOUoOvbphibYZ7wUL2bnOlZdCoEW88jOknEYY2D4XBllaHE3Hg22nUaiPYI0W6faySt_M6TQ7U654Yaw7D45eDwxfqJ4gXhD1RhUFTmBp_YH0uk3fQUlijHv1RCWDwN0UiT0d2rAwQ/s777/IMG_20231002_224750.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="777" data-original-width="623" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgmiIWYqkcRMoL8uHFb8tjKtMaiGb9MMaEncwX16ur2VUpCOUoOvbphibYZ7wUL2bnOlZdCoEW88jOknEYY2D4XBllaHE3Hg22nUaiPYI0W6faySt_M6TQ7U654Yaw7D45eDwxfqJ4gXhD1RhUFTmBp_YH0uk3fQUlijHv1RCWDwN0UiT0d2rAwQ/s320/IMG_20231002_224750.jpg" width="257" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Legris durante le prove del Lago dei Cigni</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div>Tanti i volti familiari. Roberto Bolle <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdBdbk6cneOG2bxsDIr5ZEBkYeEN7_-s0BgU358RhjhG9WDzFOlvR2cmjr5d7vPhGaIW3Gu894Pt1ohG-5QaAYr6KwivUdGbfTzpPk8VsGO5MCC_64jMr2YUYNXhVWYBjN2JweUaj1YrouzwdlI9Y3P_B7Mf58LlxuaKN5GLO1FUtrjGzz7WKuhg/s1020/IMG_20230912_233759_copy_713x1020_1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="713" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdBdbk6cneOG2bxsDIr5ZEBkYeEN7_-s0BgU358RhjhG9WDzFOlvR2cmjr5d7vPhGaIW3Gu894Pt1ohG-5QaAYr6KwivUdGbfTzpPk8VsGO5MCC_64jMr2YUYNXhVWYBjN2JweUaj1YrouzwdlI9Y3P_B7Mf58LlxuaKN5GLO1FUtrjGzz7WKuhg/s320/IMG_20230912_233759_copy_713x1020_1.jpg" width="224" /></a></div><br /> ha lo spazio maggiore. È la nostra etoile, <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgESdPwRhtCXcIOG1NEIgzEDNgFwcAa6Pik-s96pB6kmNd9BxQ3Pc2NPzx3wD-P_AMBIX-lPRsfsQkuQmT87TyLfVyxccF52OdVqtP4NgvpTWvUHpnwkm2XxMC3Fp8Kp5w5tfitMZ3c-2dP4ILJRhEUXEZFal_d3KW2ikMTHANaGos3OHe4M7eAGQ/s1020/IMG20230911162606_copy_768x1020.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgESdPwRhtCXcIOG1NEIgzEDNgFwcAa6Pik-s96pB6kmNd9BxQ3Pc2NPzx3wD-P_AMBIX-lPRsfsQkuQmT87TyLfVyxccF52OdVqtP4NgvpTWvUHpnwkm2XxMC3Fp8Kp5w5tfitMZ3c-2dP4ILJRhEUXEZFal_d3KW2ikMTHANaGos3OHe4M7eAGQ/s320/IMG20230911162606_copy_768x1020.jpg" width="241" /></a></div><br />il nostro orgoglio nazionale. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjGCJkwb0YlaJPI66UCvHsF_lDHfhvazoUmIglKXTN07aOqzshDtD67WJ8EDF8ryq2n5aS1VxDxZ5SJtnU4GcjzkRSht9InES_OFeKFgSLqkEtiC8uFIrcqxm9kMy0B2bcgKU18rQYFZv8_lSqB7w6Ip-K9TRVjN-9xV0rX13NAEKFOXf6MfZGTQ/s1020/IMG20230911162335_copy_768x1020.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjGCJkwb0YlaJPI66UCvHsF_lDHfhvazoUmIglKXTN07aOqzshDtD67WJ8EDF8ryq2n5aS1VxDxZ5SJtnU4GcjzkRSht9InES_OFeKFgSLqkEtiC8uFIrcqxm9kMy0B2bcgKU18rQYFZv8_lSqB7w6Ip-K9TRVjN-9xV0rX13NAEKFOXf6MfZGTQ/s320/IMG20230911162335_copy_768x1020.jpg" width="241" /></a></div><br /><p></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vitalij mi mostra ansioso un ritratto di Davide Dato </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9nwldpvsMfM63flfRi90WT66ECWloVrEdMRqKHeG4ROEeddk5mDFmS9d-PHc8a5zVrdd_3APuKi1Zp29XUnQp3aY53Q-b-YZiGEuan00JpL7dnSOcIR7_fNE5omNc4UdHFHLh-Uz7pgvKGwKpjypl5CErRc6mH_din30p-4-eR-S3z-Pw7uoh4w/s897/Screenshot_2023-10-02-20-44-56-44_1c337646f29875672b5a61192b9010f9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="897" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9nwldpvsMfM63flfRi90WT66ECWloVrEdMRqKHeG4ROEeddk5mDFmS9d-PHc8a5zVrdd_3APuKi1Zp29XUnQp3aY53Q-b-YZiGEuan00JpL7dnSOcIR7_fNE5omNc4UdHFHLh-Uz7pgvKGwKpjypl5CErRc6mH_din30p-4-eR-S3z-Pw7uoh4w/s320/Screenshot_2023-10-02-20-44-56-44_1c337646f29875672b5a61192b9010f9.jpg" width="257" /></a></span></div><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br />primo ballerino a Vienna che è in una cartella con i ritratti non esposti. </span><p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Gli rispondiamo che non è nelle nostre corde: "<i>Non me lo so figurare morto nemmeno nella finzione."</i></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><i><br /></i></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><i><br /></i></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNBvhlKL85eg6NtYyZElMGnvag087slkc6cU0xXnSqe8u0K_SivfwZ3yqcvsVw52J_YqiI8WKGH2Q2IiOj2hGJw8rUE09cO5Z1oPrPdswvfUAYYpwwgdMCbqqX_3ajsH9VpsefwvZUbgy0XOzNzxmoViRDfOMzSw0EFJ_tDZyrehF5Bqo-oIMwtA/s897/IMG_20231002_223107.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="897" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNBvhlKL85eg6NtYyZElMGnvag087slkc6cU0xXnSqe8u0K_SivfwZ3yqcvsVw52J_YqiI8WKGH2Q2IiOj2hGJw8rUE09cO5Z1oPrPdswvfUAYYpwwgdMCbqqX_3ajsH9VpsefwvZUbgy0XOzNzxmoViRDfOMzSw0EFJ_tDZyrehF5Bqo-oIMwtA/s320/IMG_20231002_223107.jpg" width="257" /></a></div><br /><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br /></span><p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">E Vitalij: "Oh, ma non lo è...Non ancora. È nell'attimo del trapasso, quello in cui non si è più di qua ma al tempo stesso non si è ancora di là. Non volevo creare una scena strappalacrime. Volevo aggiungere poesia al momento."</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><i>Jacopo Tissi</i>... </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipt1sML-5XKruesEHH1DLhd3mY0mH6TQzx60J_47oQA9wh-nHmDktvJlKGdw_ALyotGxPAre4g_myOpmoMeLzPq0fbLYjs8G_6R1RY31TKCPZQwtie2P7JmP4u2tUc_h3J9V4plLWGqmQ5vY9zcR_XabyXKILE7VandnNMBuG5XLeitxnqG1ltVA/s1020/IMG20230911162625_copy_768x1020.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipt1sML-5XKruesEHH1DLhd3mY0mH6TQzx60J_47oQA9wh-nHmDktvJlKGdw_ALyotGxPAre4g_myOpmoMeLzPq0fbLYjs8G_6R1RY31TKCPZQwtie2P7JmP4u2tUc_h3J9V4plLWGqmQ5vY9zcR_XabyXKILE7VandnNMBuG5XLeitxnqG1ltVA/s320/IMG20230911162625_copy_768x1020.jpg" width="241" /></a></span></div><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br />L'aveva voluto il Bolshoi di Mosca e, primo italiano ne era diventato primo ballerino. Vitalij spiega che: "Jacopo parla la lingua perfettamente." </span><p></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Rebecca Bianchi </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDaA7DTfOpOIIrS2b5vgotjhgoygbuvfgLbUgmV3GEPPOPnF5PqjVeVAedFeQyAo5S32KWGxBheA7GNlNY6rWVrJpaP2kZPLRjUDTnBD8U420RN7TzuFGjtKAhKK6YMVzzPWHI05NHzEjD7J80wxru9b8grAauCg0r63dCeY_u11zA-yXRXU4rQQ/s1020/IMG20230911162254_copy_768x1020.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDaA7DTfOpOIIrS2b5vgotjhgoygbuvfgLbUgmV3GEPPOPnF5PqjVeVAedFeQyAo5S32KWGxBheA7GNlNY6rWVrJpaP2kZPLRjUDTnBD8U420RN7TzuFGjtKAhKK6YMVzzPWHI05NHzEjD7J80wxru9b8grAauCg0r63dCeY_u11zA-yXRXU4rQQ/s320/IMG20230911162254_copy_768x1020.jpg" width="241" /></a></span></div><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br />prima ballerina dell'Opera di Roma è nel cuore di Vitalij. Il pittore non si capacita. "È magrissima, sebbene abbia avuto quattro figli. Incredibile."</span><p></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Fa una certa impressione maneggiare tra le mani ritratti di artisti, icone che ammiriamo da sempre che sono stati presenti durante l'esecuzione del disegno. Mentre lo faccio, nelle mani un quadro di Roberto Bolle, entrano delle persone. "Possiamo? Di che cosa si tratta?" </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><i>Una mostra di pittura e ritratti, terminata. </i></span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">"I ballerini! Eh certo: Roberto Bolle è il più famoso" fa una signora, mentre il marito aggiunge: "Ciascuno ha il suo preferito. Deve stabilirsi una connessione." </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><br /></p></div>Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-56834679500101845472023-10-02T18:32:00.009+02:002023-10-02T18:43:49.582+02:00Fellini a Roma di Tyto Alba<p> <span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">Splendida graphic novel questa di Tyto Alba, Fellini a Roma </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmQqkAOwg19DHdrXqRWlDX0YsLV_YO5wIv7YG_ECfJUeRgmrGcFCMLEgs7BWa4iQMogyOW0mZwUK5Jihz65dXhM7kXq21sD7N45HyJooYrCHAI0l81KfHKRAoZzFI4pDjrovTMm8aevhxnDFqVPidMJxnjem3Midj0gkNtvmg-stzhVyWb1qytWQ/s1437/COVERFelliniaRomahigh-resCMYKpercartaceo_copy_1024x1437.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1437" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmQqkAOwg19DHdrXqRWlDX0YsLV_YO5wIv7YG_ECfJUeRgmrGcFCMLEgs7BWa4iQMogyOW0mZwUK5Jihz65dXhM7kXq21sD7N45HyJooYrCHAI0l81KfHKRAoZzFI4pDjrovTMm8aevhxnDFqVPidMJxnjem3Midj0gkNtvmg-stzhVyWb1qytWQ/s320/COVERFelliniaRomahigh-resCMYKpercartaceo_copy_1024x1437.jpg" width="228" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5BTwqq8KE6us3_kqJjysmVroysR3Cwdm-ktN1Ghyphenhyphen0qggisxZEcW8svbpvnQBMZvSrBAfiNUdAjAK-Ki-pBXIKJFACyg0TVkOG4nrGQs6T8NjJ2aZNoQ0lCdzfnrNlWrpeF_NYy9v3LQRZaLmCLR9JODWerwbu0h3IpC7qY-LjDdUFRuuiGq5RdA/s1437/BACKFelliniaRomalow-resRGBperweb_copy_1024x1437.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1437" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5BTwqq8KE6us3_kqJjysmVroysR3Cwdm-ktN1Ghyphenhyphen0qggisxZEcW8svbpvnQBMZvSrBAfiNUdAjAK-Ki-pBXIKJFACyg0TVkOG4nrGQs6T8NjJ2aZNoQ0lCdzfnrNlWrpeF_NYy9v3LQRZaLmCLR9JODWerwbu0h3IpC7qY-LjDdUFRuuiGq5RdA/s320/BACKFelliniaRomalow-resRGBperweb_copy_1024x1437.jpg" width="228" /></a></div><br />, pubblicata dalle Edizioni NPE. Permetterà al lettore che non ha conosciuto questo regista eccezionale di apprendere le sue caratteristiche peculiari mentre a chi già lo conosce, di estraniarsi dal contesto in cui stiamo vivendo per sprofondare in una fiaba rilassante: la vita di un sognatore<p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il fumetto è stato realizzato grazie alla Reale Accademia di Spagna a Roma e alle borse MAEC-AECID per artisti.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Fellini viene centrato in pieno da Alba nella sua oniricità, nella sua perenne ricerca di sogni da tradurre in pellicole, ma anche da vivere con estrema intensità. I colori delle vignette sono tenui, accompagnano i sogni di Federico.</span></p><div><br /></div><div><br /></div><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Le passeggiate di questo Fellini anziano per Roma sono emblematiche. A Trinità dei Monti, incontra spesso il fantasma di John Keats, perso nei suoi pensieri. E Roma, Roma...Una città che dà un senso di protezione, quasi fosse una placenta. Roma come una grande madre che accoglie tutti, che dona calore. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Sua mamma, romana, gli ha fatto apprezzare la romanità, quella assonnatezza, quell'immobilità tipica della città: lui decide di trasferircisi per lavorare come disegnatore. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Assieme all'amico pittore Rinaldo Geleng ci saranno collaborazioni a volte comiche e incerte. Il sogno sarebbe quello di entrare a lavorare per la rivista satirica "Marc'Aurelio." Gli riesce e gli si schiude un mondo. Inizia la lunga amicizia con Aldo Fabrizi e di pari passo comincia a scrivere per il varietà e il cinema. Il cinema: la fabbrica dei sogni, non è nei suoi piani sebbene diventi il suo posto ideale, il vuoto cosmico che precede il Big Bang.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Appassionato smodato di Dick Tracy, è un collezionista e avido lettore, anche in età adulta, del Corriere dei Piccoli.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il Circo: la prima volta che lo vede pensa ad un'apparizione, Un sogno che, se visto in superficie rappresenta l'essenza stessa della fantasia, della meraviglia: lo scherzo, l'assurdo. Quello che attira Fellini? Il clown bianco e l'Augusto. L'irragionevolezza e l'autorità. L'incarnazione della riconciliazione degli opposti. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">A un certo punto conosce Giulietta Masima in via delle Botteghe Oscure. Scrive che è come se questa relazione sia esistita ancor prima di conoscerla. E forse è così se dilatiamo il tempo non dandogli soltanto una direzione. </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Il loro è un matrimonio intimo perché Giulietta vive con la zia. Si sposano in casa con un mobile che fa da altare.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">L'amore c'è sebbene Federico sia incline a scappatelle. Una volta va con un'altra donna a trovare il padre, che, pare stia poco bene: trovandolo in forze, porta la signora a cena fuori quando all'improvviso lo avvisano che il genitore si è aggravato. Sarebbe morto poco dopo.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Fellini avrebbe tanto voluto raccontare questo aneddoto in un film con Sofia Loren e Gregory Peck ma viene dissuaso da una lunga lettera che la moglie gli scrive.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Con Giulietta dopo la nascita e morte di Federichino e la perdita di un primo figlio c'è stata la decisione di non avere altri bambini. Che cosa ha rappresentato per lui Giulietta? Con quella sua mimica da pagliaccio la relazione con l'infanzia.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Se volete sognare, leggete questo fumetto scritto con incanto, estrema leggerezza, restituendo in 80 pagine, il più veritiero dei ritratti su Fellini che sia mai stato...disegnato. Personalmente posso dirvi questo: la lettura è stata accattivante e travolgente e mi sono sentita trasportare in mondi bellissimi. Quando sono tornata alla realtà, quando John Keats, il circo, Dick Tracy, l'universo onirico di Fellini mi stava ancora appiccicato, ho preso in mano lo smartphone, scorso un pò di notizie e sì, allora è stato come piombare in un incubo. Ho sollevato lo sguardo ed ho pensato alla società dell'odio nella quale stiamo vivendo e a quanto sia stato diverso, immaginifico e meravigliosamente bello, il mondo nel quale Federico Fellini è vissuto! </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori</span></p><br /><br /><br /><br /><br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe0dZLN4hNtyRI_VbbG_a0GWFonDOM_V5YtZ9ePmrDNSNlQfH0qKalKwd_HokiIS4mme4eat7zY7RLc-Br1Du-reqqk0XLHZVTGUqP9oa2PeH0e8kOBE9MjJnabhxkwQe1eatpc6NJpsx8hx2HL_G2afq4Tp12WG7qnEWesCMo1qDBJWs9ELP14A/s1409/FelliniaRoma_1_copy_1024x1409.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1409" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe0dZLN4hNtyRI_VbbG_a0GWFonDOM_V5YtZ9ePmrDNSNlQfH0qKalKwd_HokiIS4mme4eat7zY7RLc-Br1Du-reqqk0XLHZVTGUqP9oa2PeH0e8kOBE9MjJnabhxkwQe1eatpc6NJpsx8hx2HL_G2afq4Tp12WG7qnEWesCMo1qDBJWs9ELP14A/s320/FelliniaRoma_1_copy_1024x1409.png" width="233" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Roma...</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhULFeU1At8of6c_BfGWJFwSbYDza-n1q3nPvH7pQfgRtbcotyR17dELYXScs39xpvDuUL5nJQviK8eD-Etmgyhe7xDGOUV_ZY0xBhv1ZongRPQ7fguSMrFdU4frpLM4v1i0n7y6ADHA0nQGMRyJmR_I4SLBVgJLwnjHmTQcOGPaUnNQpSjoYwhtg/s1405/FelliniaRoma_2_copy_1024x1405.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1405" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhULFeU1At8of6c_BfGWJFwSbYDza-n1q3nPvH7pQfgRtbcotyR17dELYXScs39xpvDuUL5nJQviK8eD-Etmgyhe7xDGOUV_ZY0xBhv1ZongRPQ7fguSMrFdU4frpLM4v1i0n7y6ADHA0nQGMRyJmR_I4SLBVgJLwnjHmTQcOGPaUnNQpSjoYwhtg/s320/FelliniaRoma_2_copy_1024x1405.png" width="233" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il matrimonio a casa della zia di Giulietta </td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7_uh6bCI3Dy5RnY-0OVFpgh-llKQurtbJM7PF3obxTyPJe-M141IMvHwIbPJF5vh_MnT_F9FwlgbSTDCI9Sju_uQUcbATApGsyN3fdaWGhhgKDbbGVRAO3FyBcJEc0tfKFIAI8c7DuqDznxjET7CoYeJGg0iBixnuR34kF-SBsn-n52feSAtjSw/s1403/FelliniaRoma_3_copy_1024x1403.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1403" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7_uh6bCI3Dy5RnY-0OVFpgh-llKQurtbJM7PF3obxTyPJe-M141IMvHwIbPJF5vh_MnT_F9FwlgbSTDCI9Sju_uQUcbATApGsyN3fdaWGhhgKDbbGVRAO3FyBcJEc0tfKFIAI8c7DuqDznxjET7CoYeJGg0iBixnuR34kF-SBsn-n52feSAtjSw/s320/FelliniaRoma_3_copy_1024x1403.png" width="234" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Donne Felliniane<br /><br /><br /><br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiajOnEpBHclRg1rAJXjU-6zanQZ8MdUZJFvOGCEZJalX_4Dkmhrms-TlJJLoxcq75QpAcFr5tAbeEi1MeDShgLaJGi1HCEYihHj8IWAJwfRUi3ZifWrY0xc6qstqwIWx_ukyXFJXsUplCywVE62M4GDhMdlfFOwMUM-QqeIdcHAcBQfh4W0_0_6w/s1421/FelliniaRoma_4_copy_1024x1421.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1421" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiajOnEpBHclRg1rAJXjU-6zanQZ8MdUZJFvOGCEZJalX_4Dkmhrms-TlJJLoxcq75QpAcFr5tAbeEi1MeDShgLaJGi1HCEYihHj8IWAJwfRUi3ZifWrY0xc6qstqwIWx_ukyXFJXsUplCywVE62M4GDhMdlfFOwMUM-QqeIdcHAcBQfh4W0_0_6w/s320/FelliniaRoma_4_copy_1024x1421.png" width="231" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'amore per Dick Tracy</td></tr></tbody></table><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-38256370312143331562023-09-18T10:55:00.004+02:002023-09-18T10:55:48.562+02:00La Salita verso Casa di Kanko Nishi<p> Penso sempre che nessun libro arrivi per caso. Leggere questo romanzo è stato interessante anche per analizzare le dinamiche che la sofferenza porta. </p><p><br /></p><p>La Salita verso Casa </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg625MsD-qHXpu6KGC99fa8hPt2o_LiWpOBY_LP2jmVRRuA6tjARO3baY9EFJ3MEOLedW0jSM5_TYpCl-DaPcKavTmPJVSw1Fszetio6IDkU0cYUstlSenELGvCC5GQ4KhyDm4qsqn1j4akGNJwbgKCdUd-geYS6mN28U3U3SUI0_JpEmjAjrnb_Q/s299/9788811007753_92_194_0_75.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="299" data-original-width="194" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg625MsD-qHXpu6KGC99fa8hPt2o_LiWpOBY_LP2jmVRRuA6tjARO3baY9EFJ3MEOLedW0jSM5_TYpCl-DaPcKavTmPJVSw1Fszetio6IDkU0cYUstlSenELGvCC5GQ4KhyDm4qsqn1j4akGNJwbgKCdUd-geYS6mN28U3U3SUI0_JpEmjAjrnb_Q/s1600/9788811007753_92_194_0_75.jpg" width="194" /></a></div><br />di Kanko Nishi tradotto per Garzanti da Maria Cristina Gasperini è una potente e struggente storia familiare.<p></p><p><br /></p><p>Coppia felice, tre figli, Hajime primogenito, ragazzo di indubbio successo, Kaoru voce narrante, Miki, la figlia più piccola di questa coppia e un cane, Sakura. Purtroppo la coppia, vivace, normale, figli allegri il padre che regge le sorti della multiforme famiglia vive un momento deflagrante nel momento in cui Hajime tornato dall'università e uscito per acquistare delle pile subisce un terrible incidente e dopo alcuni mesi decide di togliersi la vita, non volendosi più vedere così menomato.</p><p><br /></p><p>Il romanzo, se ovviamente alla fine vira su tematiche molto sofferenti, trasformazioni fisiche incluse, resta però allegro, dinamico, ricco di spunti. Sono trattate tematiche come l'amicizia, la diversità, la complessità e semplicità familiare, l'adorazione per l'altro, la ricerca dell'identità, il cameratismo tra fratelli, le identità culturali, l'omosessualità, l'aiuto reciproco.</p><p><br /></p><p>Da un estratto del libro</p><p><br /></p><p>"Per noi ci doveva essere dell’altro tempo felice. Un altro mondo senza l’incidente e senza morte. Dove mio fratello andava all’università, era un campione di calcio e, come al solito, era popolare. Ogni tanto sarebbe tornato a casa, ci avrebbe fatto morire dal ridere, ci avrebbe rassicurato e avremmo dormito notti serene. I fianchi di mamma sottili come porcellana, con papà che le accarezza i capelli come fanno gli amanti. Miki avrebbe chiamato Sakura a gran voce e avrebbero parlato a lungo tra donne. Poi, con l’arrivo dell’estate, avremmo scattato una nuova foto di famiglia. Il nostro prezioso tempo, perduto."</p><p><br /></p><p>Ringrazio Garzanti per la copia del libro</p><p><br /></p><p>Anna Maria Polidori</p>Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-40190139459980865922023-08-30T17:49:00.000+02:002023-08-30T17:49:48.067+02:00Costruisci la Tua Storia Parola per Parola by Joanne Harris<p> <span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">I love Joanne Harris. No, better: I adore Joanne Harris and her books. Fascinated by Vianne Rocher the main character of Chocolat, I continued to read all her books along the way. This latest one ordered through my book club called Club per Voi, Ten Things About Writing, Costruisci la Tua Storia Parola</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSmjAGqVmrPnxi3Ccfe3pUuX14BCtvsvwP1cebJ7sy74gOjnNT00vevNt-x9yGe9_cfu-zB4PTdod-XHrh6PVc_R0xws_2Hwy7W6udfc9DFm9ktDdRgnqaY-AVQM2yhvgmLTKu5T09snP7XwpJwGjKK6UfU8fSMXAgmbshx2m87TzQA_LSxLL38g/s4080/IMG20230830173448.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSmjAGqVmrPnxi3Ccfe3pUuX14BCtvsvwP1cebJ7sy74gOjnNT00vevNt-x9yGe9_cfu-zB4PTdod-XHrh6PVc_R0xws_2Hwy7W6udfc9DFm9ktDdRgnqaY-AVQM2yhvgmLTKu5T09snP7XwpJwGjKK6UfU8fSMXAgmbshx2m87TzQA_LSxLL38g/s320/IMG20230830173448.jpg" width="241" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0hZ9k2ZzPKH7U51CAOnduZK4Bo7EfctJ7ozNgxscCxUIrcmryNoi1kLtiS_KX51qne6jYoWVqTkxwAWtfxAwCf15RFJ-ZqfSUkKMHLsJlRy6y0-RgyTzd0IUI45_0fjBRzENgFZgBexd4ANf0e9TbIU7-4rtsrtTOTp48pVHfMjjWZnBVNX8aNQ/s4080/IMG20230830173441.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0hZ9k2ZzPKH7U51CAOnduZK4Bo7EfctJ7ozNgxscCxUIrcmryNoi1kLtiS_KX51qne6jYoWVqTkxwAWtfxAwCf15RFJ-ZqfSUkKMHLsJlRy6y0-RgyTzd0IUI45_0fjBRzENgFZgBexd4ANf0e9TbIU7-4rtsrtTOTp48pVHfMjjWZnBVNX8aNQ/s320/IMG20230830173441.jpg" width="241" /></a></div><br /> per Parola always translated by the superb Laura Grandi is a tool for that writers in search of some additional informations for the creation of a book. <p></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Joanne explains the importance of the creation of a dedicated space for writing with some tricks, for entering in this dimension where no one should be disturbed when working, because it is not just the interruption of a creative process but also an abrupt return to the normality And in most cases, trust me, I know that, it is traumatic. The use of something magic for the return of creativity. It's a book, this one, dedicated to still not yet "matured" writers. People at their first book, still confused and in search of advice. The organization, creation and production of a book is difficult. It's not as short as an article is and it's necessary to establish good connections, the creations of characters should be precise, like the ones of places, historical times: story shouldn't be too confusing. You'll learn how to build a good story, how to define characters, but also the art of rewriting, and the search for a good agent, the phase of publication with interesting topics like contracts and the risks that they can offer, and a suggestion: never, never, if they ask you to do that, writing for free. You will just encourage bad people, keeping apart good opportunities and chances. Baby, it's part of the reputation.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Beautiful book, thanks Joanne! It's always a pleasure!</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><br /><br /><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-64494430689669349812023-07-18T18:22:00.001+02:002023-07-18T18:22:06.465+02:00Nell'Uomo Tutto deve Essere Bello di Sasha Marianna Salzmann<p> <span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">Nell'Uomo Tutto deve Essere Bello di Sasha Marianna Salzmann </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhty-79rWEkOCsbnhMdDKdxMZKnwx3QTHDR_RJeZbwzO0edO6LI_VIBt4iaP0pgPJFuRDrHU1_FY4HbemieVuEVV0E4CjfOogtTlQaOCZ_dv3yTLGm-KC1GEJSC0FjPkEAdBBW9c5dv2N2Y68IBlDsvyRTxP0Hxzsw8w3wo80SZv7xQM7Nn0JjW6w/s4080/IMG20230718170720.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhty-79rWEkOCsbnhMdDKdxMZKnwx3QTHDR_RJeZbwzO0edO6LI_VIBt4iaP0pgPJFuRDrHU1_FY4HbemieVuEVV0E4CjfOogtTlQaOCZ_dv3yTLGm-KC1GEJSC0FjPkEAdBBW9c5dv2N2Y68IBlDsvyRTxP0Hxzsw8w3wo80SZv7xQM7Nn0JjW6w/s320/IMG20230718170720.jpg" width="241" /></a></div><br /> è un libro di Marsilio.<p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">L'ho preso in mano centinaia di volte, ma ogni volta non era quella giusta. Non riuscivo a entrare nella storia. Per fortuna adesso è successo. È più che mai la biografia di Lena, questa, e di sua figlia Edi, con, allo sfondo, i traumi passati e presenti di un mondo in evoluzione: quello dell'Unione Sovietica prima e del crollo del comunismo dopo, con tanto di occidentalizzazione dei cittadini.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Troviamo all'inizio Lena che una volta completati gli studi è costretta a opere di corruzione per entrare nella facoltà di medicina, una prassi più che consolidata. La madre malata da così tanti anni da aver dimenticato quando tutto cominciò, muore. Ma non può essere per la ragione addotta da quella dottoressa che la curava, che li aveva spennati e che, semplicemente era orribile, pensa Lena.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Vuole approfondire, Lena, ma suo padre non se la sente e l'ombra strisciante della malattia mentale fa pensare alla dottoressa di neurologia che segue la ragazza, che forse è meglio per lei specializzarsi in un altro reparto. Così sarà una dermatologa. Durante una visita si innamora di un ragazzo musulmano di origine cecena con cui se la spassa. Quando si accorge però di essere rimasta incinta il ragazzo la molla su due piedi e lei ripiega in Daniel.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Con lui e la piccina dopo il crollo del comunismo decide di andarsene a vivere in Germania. La bambina all'inizio avrà le sue difficoltà ma poi crescerà bene e diventerà una giornalista precaria, con l'ansia, dove possibile di visitare l'Ucraina o la Cecenia per seguire la guerra, cosa di cui Lena è fortemente contraria. Non vuole perdere questa figlia.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Quali le idee espresse in questo libro?</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Trascrivo un passaggio dalle considerazioni del babbo di Lena.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">"Sai come si chiamava ai tempi la città in cui sono nato? Stalino. In onore di quello che ha cercato di farci morire di fame. La nostra gente si mangiava a vicenda. E ora, sullo stesso suolo sono i nostri che ci stanno facendo morire di fame. Chiudono un confine e dicono a un vecchio che può crepare. E i russi ci fanno camminare per venti chilometri per un pò di cibo."</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Gli occidentali vengono visti come osservatori che non possono comprendere che cosa stia accadendo e c'è insofferenza, polemica, verso gli ucraini che bloccano l'accesso ai russi nel Paese: vengono citate mamme orgogliose d'avere in guerra i figli.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Non so come descrivere la cosa ma in questo libro non c'è gioia o ansia di libertà: semmai quel che si respira è una continua prigionia, sofferenza e claustrofobia, accompagnata da durezza che investe tanto le protagoniste che i Paesi ex comunisti presi in esame.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;"> </span></p><br /><br /><br /><br /><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-42257544834556143552023-07-18T17:36:00.000+02:002023-07-18T17:36:59.898+02:00Dolce è la Vendetta SpA di Jonas Jonasson<p><span style="font-family: Arial;"><span style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">Fantastico, adorabile, meraviglioso. Ho riso tutto il tempo. Che scrittore fantasioso è Jonas Jonasson. Ho </span><span style="font-size: 18.6667px; white-space-collapse: preserve;">acquistato</span><span style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;"> Dolce è la Vendetta SpA </span></span></p><div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial; font-size: 14pt; text-align: center; white-space-collapse: preserve;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG5uygpSCUUIUkk7FT0hiGqo4f4sZ6wPORuse9cC-_O6-JjuCyysfFpOiggNeJjFMCrCXoxxWtrNqiqs_BXRh54eKTEz4K9oJhB2nJrF6cGT7nCn4mX814xZUjr-EOC1FHOPM2lIK6_QDLoY4vuHvCa2PRVGipW-ov0-qN48iv56heoPosM3vG4A/s4080/IMG20230718170714.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG5uygpSCUUIUkk7FT0hiGqo4f4sZ6wPORuse9cC-_O6-JjuCyysfFpOiggNeJjFMCrCXoxxWtrNqiqs_BXRh54eKTEz4K9oJhB2nJrF6cGT7nCn4mX814xZUjr-EOC1FHOPM2lIK6_QDLoY4vuHvCa2PRVGipW-ov0-qN48iv56heoPosM3vG4A/s320/IMG20230718170714.jpg" width="241" /></a></div><br /><span style="font-family: Arial;"><span style="font-size: 14pt; white-space-collapse: preserve;">edito da Nave di Teseo al Club per Voi e ho pensato: wow! Lo cominci a leggere e non puoi più smettere. </span></span><p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Credetemi, questo libro è spassosissimo se ricercate qualcosa che possa donarvi qualche ora di svago.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Come tutti i libri di Jonas Jonasson la trama è alquanto articolata e magnetica al tempo stesso: da principio troviamo un uomo di estrema destra,Victor che decide di iniziare a lavorare per una prestigiosa galleria gestita dal bonario signor Alderheim che ha idee del tutto opposte a quelle del nostro figuro: Victor nasconde a tutti il suo disamore per quel genere d'arte. Il signor Alderheim ha una figlioletta, Jenny, che a poco a poco cresce, diventa una donna, su cui l'ingordo Victor mette gli occhi. Oh, non perché le piaccia, ma perché spera di poterla sposare per impossessarsi di tutte le proprietà del signor Alderheim.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">E succede, con la benedizione di Alderheim, più che felice di consegnare, così lui sperava almeno, la ragazza, in ottime mani.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Ovvio che non sia così.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Per Victor gli anni che hanno preceduto il matrimonio, assiduo ospite di bordelli d'alto bordo, sono stati stressanti. Ha infatti scoperto di avere messo al mondo un figlio con una prostituta nera. Un figlio color cioccolata. Potete capire lo shock di quest'uomo prima di tutto razzista, con, in più, il sano terrore che la cosa possa uscire fuori. La madre di Kevin, questo il nome del ragazzo ha fatto sì che l'adolescente potesse conoscere il padre per via delle sue precarie condizioni di salute.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Victor è freddo, spietato, con lui. Il giorno dei suoi 18 anni se ne vanno in Africa e lì il ragazzo viene lasciato da quest'uomo senza cuore in mezzo alla savana, sperando che potesse essere sbranato da alcuni leoni.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Non va precisamente così e Kevin diventa il figlio adottivo di un masai simpaticissimo, Ole Mbatian Giovane che vedrete, vi farà sbellicare dal ridere e ci insegnerà l'incanto per quello che noi riteniamo un mondo scontato, visto con gli occhi incantati di qualcuno che vive in una casa d'argilla o poco più che dura solo 4 anni e che poi va ricostruita daccapo.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Appena sposata Jenny, Victor procede a intestarsi tutto l'intestabile, lasciando all'ingenua ragazza l'appartamento che è stato di Kevin, il così pensa Victor, suo defunto figlio, morto sbranato dai leoni in Africa.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Poi, nel libro troviamo Hugo. Chi è Hugo? Un pubblicitario di successo che all'apice del successo e della carriera, a causa di divergenze con un suo vicino di casa e vendette che avrebbe voluto maturare contro di lui, decide di lasciare tutto e creare la società: Dolce è la Vendette S.p.A. Capirete bene: tantissime persone cominciano a farsi avanti e i primi casi vengono risolti con poca fatica e tanti soldi guadagnati.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Kevin intanto in Africa, sta diventando un masai: l'ultima prova, la circoncisione. Non dovrà gridare, strillare. Spaventato dall'idea fugge e torna in Svezia. Ole è tristissimo. Dopo otto figlie finalmente un maschio piovuto dal cielo, che ha perso e chissà per quale ragione!</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Arrivato nel suo appartamento, lo trova occupato da Jenny, l'ex moglie di Victor. Decidono di vendicarsi una volta che hanno chiarito chi sono e che cosa vogliono dalla vita.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Così, un giorno nella tranquilla esistenza di Hugo, che accetta solo casi fattibili e ben pagati, compaiono Jenny e Kevin, senza un soldo e con tanto desiderio di rivalsa contro quell'orribile essere umano di Victor, che, intanto ha cambiato il cognome, prendendo quello di Jenny. Cominciano le risate, comincia una vendetta sempre più stramba, estrema. Comincia la demolizione della reputazione di Victor, che, comunque comprende che può ancora molto, ma....</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Qui mi fermo, vi ho raccontato già troppo, credo, ma non ho resistito. Adoro i libri di Jonasson, sono pieni zeppi di ilarità e tanto buonumore.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 14pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space-collapse: preserve;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><br /><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-68844857172212010802023-06-25T21:22:00.001+02:002023-06-25T21:22:50.000+02:00Adriatico Un Incontro di Civiltà di Robert D.Kaplan <p><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; white-space: pre-wrap;">Adriatico </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; white-space: pre-wrap;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCn7XPIP_7kvA19Jpu-yaQLB7cgHiqqNatIrOiQP0g5gU9Q0n6Rhg3S4uqWpqYq6JUz7k8dO0WKHJKkjE8rZ1C0rwNkEFDqtBHokripGSSd5noTHBZemR0Rn1rqF17NSl9v3ztDkoLI2fhT4EnYBNw6vWOsmaiXkrs1Skb9Ud6DzU6_CsHGlwmSQ/s609/2971650.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="609" data-original-width="397" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCn7XPIP_7kvA19Jpu-yaQLB7cgHiqqNatIrOiQP0g5gU9Q0n6Rhg3S4uqWpqYq6JUz7k8dO0WKHJKkjE8rZ1C0rwNkEFDqtBHokripGSSd5noTHBZemR0Rn1rqF17NSl9v3ztDkoLI2fhT4EnYBNw6vWOsmaiXkrs1Skb9Ud6DzU6_CsHGlwmSQ/s320/2971650.jpg" width="209" /></a></span></div><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; white-space: pre-wrap;"><br /> Un Incontro di Civiltà di Robert D.Kaplan pubblicato da Marsilio è un</span><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; white-space: pre-wrap;"> libro bello, erudito, prezioso, pieno di fascinazioni come lo è il nostro angolo di mondo, pieno zeppo di informazioni ma anche di eccellenti spunti letterari. È, soprattutto, un interessante ritratto delle nostre città affacciate sull'Adriatico. Rimini, Ravenna, Venezia, Corfù per citarne alcune prese in esame. C'è differenziazione. Quella che traccia Kaplan è un'Europa inquieta: abbiamo visto dove ci ha portato. Questa di adesso è un'Europa in cerca di certezze, dove queste certezze non ci sono più per tante ragioni. </span><p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">È con Trieste che Kaplan ragiona dell'Italia, così bella ma frammentata, divisa, figlia della sua stessa geografia. Prendiamo ad esempio le due isole, Sicilia e Sardegna e poi il Nord sviluppato e il Sud che arranca sempre. Sarà per questo, scrive Kaplan che von Metternich ebbe a dire una volta che "L'Italia non è un Paese ma una semplice espressione geografica" mentre David Gilmour scriverà alla fine del '700 che "L'Italia restava solo un'idea letteraria, un'astrazione, una terra immaginaria, o in parole semplici, un'urgenza sentimentale."</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L'Italia unita purtroppo non è stata mai in grado di colmare le differenze abissali tra sud e nord.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Trieste viene paragonata rispetto a Venezia, dove regna un materialismo imperante "Un'anziana aristocratica distinta, una città di gente raffinata ed elegante..."</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Al Caffè Stella Polare amava sedersi James Joyce: una città dove visse otto anni e dove ricevette buone nuove da Ezra Pound che gli venne in soccorso...letterario. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Triste resta un crocevia di popoli che si sono incontrati, scontrati tra di loro. Come in tante altre parti del mondo, anche in Europa, in quella centrale, non c'è più alcuna originalità. Se per esempio quella parte d'Europa era famosa per le contaminazioni ebraiche che tanto hanno regalato alle arti, dopo lo sterminio degli ebrei, qualche cosa di nuovo è fuoriuscito di buono una volta crollato il Comunismo per tornare ad essere tutto appiattito a causa della globalizzazione e del progresso che vuole tutti i luoghi uguali e standardizzati. Che tristezza!</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Magris poi nel suo colloquio con Kaplan rammenta come non ci siano più molto ebrei e la cultura austro-tedesca che era fantastica non potrà più tornare quella di una volta. E poi non è detta che l'Unione Europea sopravviverà.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Un consiglio per capire l'Europa? Non andate negli aereoporti ma nelle stazioni dei treni. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Rumiz a colloquio con Kaplan svela che non è nell'Unione Europea che ci si sente europei. Lui per esempio si è sentito più europeo in un luogo come Leopoli, ex città polacca, ora ucraina a causa delle tante contaminazioni culturali che ci sono: tedeschi, polacchi, ebrei.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">In Europa dell'Ovest c'è una forte sterilità che non si avverte nell'Europa dell'Est.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">La spinta dell'Islam è irrevocabile e non può consentire nazionalismo ma una modificazione della struttura stessa dell'Europa. Un cambio di pelle ulteriore, insomma.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ora ci spostiamo nel cuore dell'Europa Cattaro, Podgorica, Tirana e Durazzo, dove le città sono più sciatte, povere, misere sebbene Cattaro abbia una magnificenza tutta sua. Conquistata, invasa da tutti praticamente, turchi, veneziani, austriaci, francesi, russi, inglesi, con influenze ostrogote, bizantine e saracene, bulgare e serbe. Un luogo questo popolato da differenti percezioni perché oriente e occidente vengono quasi a reclamare le loro principali differenze, creando importanti frizioni. Lo vediamo anche con la Nato che vorrebbe inserire il Montenegro, luogo che invece è anche ben visto dalla Russia, con cui questo Stato fa affari in maniera tranquilla. Alcuni residenti, quelli di etnia bosniaca e albanese sono a favore dell'entrata nella Nato, i montenegrini senza entusiasmo, i serbi sono contrari. Eppure, come scrive Kaplan, più di altri "Questo paese piccolo, e per molti semisconosciuto, continuerà a essere manifestazione della rivalità strategica tra Est e Ovest, destinata a decidere il destino dell'Europa."</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Podgorica appare confusa e non fa una bella impressione a Kaplan. La gente del posto rimpiange Tito perché con lui non ci sarebbero stati problemi di droga o criminalità.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Il comunismo del suo ha lasciato tradizioni, consuetudini e una forma mentis precisa.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Mandic era il leader dell'opposizione nel 2018 ai tempi di quest'intervista. È filo russo e parla dei problemi del suo Paese. Dovrebbero essere neutrali mentre il "governo va contro il popolo e ha preso decisioni che non sono sostenibili, con l'adesione alla Nato e il riconoscimento del Kosovo, (etnìa Albanese.) Per noi la Nato non significa nulla e noi non significhiamo nulla per la Nato. La Nato non ha certo bisogno dell'aiuto delle nostre milizie, le interessa solo il nostro sbocco strategico sull'Adriatico."</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Putin d'altronde spiega Mandic non ambisce a ricreare un Patto di Varsavia. Vorrebbe, quello sì, una zona di influenza simil-imperiale nell'Europa centro-orientale.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Dukanov, dal canto suo, filo-europeo, non nasconde che il suo Paese non trova pace. Sembrava tutto semplice, una volta terminato il comunismo, ma poi la guerra intestina che c'è stata ha fatto sì che la gente vivesse in confusio e smarrisse l'ago della bilancia. Gli USA sono assenti, e il suo Paese in caso entrerebbe nella Nato e in Unione Europea perché non ci sono alternative, dice lo statista. Comunque, ammette il politico, ormai stanno entrando tutti in Europa, dai russi, ai turchi. Perfino i cinesi....Però per la gente è chiaro qualcosa: che non possono affidarsi semplicemente all'Occidente.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">In Albania ci sono vividi problemi lasciati dal comunismo: l'incapacità di visione e di vedere un modello diverso: non funziona nulla, questa è la verità afferma Rakipi, direttore dell'Albanian Istitute for International Studies.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">D'altronde come potrebbe diversamente? Rakipi spiega che da 30 anni c'è sempre la stessa leadership.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 12pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Mi fermo qui. Ho tratteggiato due capitoli che ho pensato potessero essere di stringente attualità per capire meglio la complessità dell'Europa e quanta prudenza occorra per tentare di non accendere micce qua e là. Le certezze che abbiamo noi europei dell'Ovest, non sono le stesse degli uomini dei Paesi dell'Est, che, figli di una mentalità diversa, di una storia molto più complessa ed articolata, tribolano a trovare un loro posto. Anche per questo occorrerebbe mantenere ottimi rapporti di vicinato, serietà, comprensione. </span></p><br /><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Anna Maria Polidori </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"> </span></p><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-80659015835451138502023-06-25T11:47:00.001+02:002023-06-25T11:47:30.116+02:00Of Love and Paris by John Baxter <p> <span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; white-space: pre-wrap;">Ah,France, Paris, l'amour...John Baxter, in his latest book Of Love and Paris </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikkZjRnJhC5OlCHVPXhA8PoMD7cTsqmvc7CrwwonMP59oMVxsgriWoH4VtfxnxRBwtkmDF_5RhXuI5Iv9Q-4aF6SfHLYZcHzpT6uk0GszL1Gb_F3LpPI7HGE6xeguecFXXqa0HoOQmQh324ge7FQUAy1eTPMyCDK_-RbpUz3ZZo-JsciZDukDxQw/s400/images%20(15)%20(3).jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="262" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikkZjRnJhC5OlCHVPXhA8PoMD7cTsqmvc7CrwwonMP59oMVxsgriWoH4VtfxnxRBwtkmDF_5RhXuI5Iv9Q-4aF6SfHLYZcHzpT6uk0GszL1Gb_F3LpPI7HGE6xeguecFXXqa0HoOQmQh324ge7FQUAy1eTPMyCDK_-RbpUz3ZZo-JsciZDukDxQw/s320/images%20(15)%20(3).jpeg" width="210" /></a></div><br /> Historic, Romantic and Obsessive Liaisons released by Museyon Books focuses on that love-stories that made the history of Paris, because as also affirms the author, Paris is the land of Love. Love doesn't have just a significance and in this city, Temple of multiformities, expressions, love and sex have many significances: there is not like in this city the possibility to live with freedom every kind of love.<p></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">If, writes Baxter, the USA is chosen by for business and for making money, people choose to afford to Paris for a different rythm re-discovering the meaning of love, for loving and being loved as they want.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Which ones the couples taken in considerations in this book? </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">George Sand and de Musset, Amedeo Modigliani and Jeanne Hébuterne, Colette and Willy, Jean Cocteau and Raymond Radiguet, Henry Miller and Anaïs Nin, Sylvia Beach and Adrienne Monnier, Jean-Paul Sartre and Simone De Beauvoir, Ernest Hemingway and Mary Welsh, Serge Gainsbourg and Jane Birkin, Diana, Princess of Wales, and Dodi Al-Fayed, for ending with the love-story of the writer with the wife: John Baxter and Marie-Dominique Montel.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">The book contains many more love-stories that you can read with the curiosity of the discoverer or rediscovering them all again.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Beautiful book! </span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Highly recommended.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Anna Maria Polidori </span></p><br /><br /><br /><br />Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-39725445578764965322023-06-14T22:44:00.001+02:002023-06-14T22:44:31.767+02:00The Swan Lake by Romana Ibragimova <p><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; white-space: pre-wrap;">These days the Bolshoi store is electrified thanks to the launch of a new book, The Swan Lake </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; white-space: pre-wrap;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHy9viXtZGisyMAC1AG29txF3dOqFPsS68r0T90MtoTTNjKfWJwmvCNlWi5jC4Gx-jvOq_EJGwfjnGcf0muUFI_TDJThPR84Nq1jBRpfe06zl3bT-9KWIwCmlFv9-TIgXFmxLTVyxLJXJIrBCs6mPUSzknwbZ5fVILZLt8rCqjHBTUrf2yv84/s1280/IMG_20230610_161920_413.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHy9viXtZGisyMAC1AG29txF3dOqFPsS68r0T90MtoTTNjKfWJwmvCNlWi5jC4Gx-jvOq_EJGwfjnGcf0muUFI_TDJThPR84Nq1jBRpfe06zl3bT-9KWIwCmlFv9-TIgXFmxLTVyxLJXJIrBCs6mPUSzknwbZ5fVILZLt8rCqjHBTUrf2yv84/s320/IMG_20230610_161920_413.jpg" width="320" /></a></span></div><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; white-space: pre-wrap;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSCM9VKgwMjXV_HiGd2pPOhJIWW27WtpPRIVHJfIuwmZLcPCzdb0MNSguO0cD8gaPrIHB-dRadQmtQb0CqDufb6gW1Bpwd6CJQWyYmL182MlTuVDO56eWh2Nidaxndye9XREDBRzjFO3hYCfogzdaiDjj008BMS2J-RQA3DwrfFdbkQZQWOms/s1280/IMG_20230610_161920_268.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSCM9VKgwMjXV_HiGd2pPOhJIWW27WtpPRIVHJfIuwmZLcPCzdb0MNSguO0cD8gaPrIHB-dRadQmtQb0CqDufb6gW1Bpwd6CJQWyYmL182MlTuVDO56eWh2Nidaxndye9XREDBRzjFO3hYCfogzdaiDjj008BMS2J-RQA3DwrfFdbkQZQWOms/s320/IMG_20230610_161920_268.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihBwzAmYddMmfAInup9MsEX53cIfDPMUCbCCMhCCo1T3LKUolDYDFBX3ps_3Iu6s5UTCvHDKtL0bX-y91-J1lT5lDX0r8zdwDblQ6J_t3uMn7NpW8iXgCnX9uw88jtKIE6NpQrDNi7KbChbkAeIifOVxZ-hGjsHuDfBZymT7JDOhX0SgOUrc0/s1280/IMG_20230610_161920_220.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihBwzAmYddMmfAInup9MsEX53cIfDPMUCbCCMhCCo1T3LKUolDYDFBX3ps_3Iu6s5UTCvHDKtL0bX-y91-J1lT5lDX0r8zdwDblQ6J_t3uMn7NpW8iXgCnX9uw88jtKIE6NpQrDNi7KbChbkAeIifOVxZ-hGjsHuDfBZymT7JDOhX0SgOUrc0/s320/IMG_20230610_161920_220.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwHaO1vEMhLDMb1gtXbmUTEce9j88eSFJwjRv3g3m7xUNG3jtNlvJ-8BPORfnKGHJpVklgw-XHdXbICwrjiVhWJsF0tbxtA_F0JyUoQDNqtytC4llLr1lqC3klhDiRvEo_ZxRt6pkDn_jJSh-7GVZk8P-ukUuHtRISYpFdDBHEHOEAkcTUAIM/s1280/IMG_20230610_161919_871.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwHaO1vEMhLDMb1gtXbmUTEce9j88eSFJwjRv3g3m7xUNG3jtNlvJ-8BPORfnKGHJpVklgw-XHdXbICwrjiVhWJsF0tbxtA_F0JyUoQDNqtytC4llLr1lqC3klhDiRvEo_ZxRt6pkDn_jJSh-7GVZk8P-ukUuHtRISYpFdDBHEHOEAkcTUAIM/s320/IMG_20230610_161919_871.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuGOZUY7hwFlWIxTl83NtFkkVcUb_M8c-p0Fy2X12tIHeVJnesrrafDf9ZRCQBTNKcFPmGKBuGLlt7_qLP76jPQ0dAGtAG0oLVLf2HL9r-yQIXGtmN5jZEwgYiU_NDFamZenCZbeECrMFl4tSPVEi4u45_H6Ui7fnME8D-a-uqu18Kjf4pdI4/s1280/IMG_20230610_161919_827.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuGOZUY7hwFlWIxTl83NtFkkVcUb_M8c-p0Fy2X12tIHeVJnesrrafDf9ZRCQBTNKcFPmGKBuGLlt7_qLP76jPQ0dAGtAG0oLVLf2HL9r-yQIXGtmN5jZEwgYiU_NDFamZenCZbeECrMFl4tSPVEi4u45_H6Ui7fnME8D-a-uqu18Kjf4pdI4/s320/IMG_20230610_161919_827.jpg" width="320" /></a></div><br />by Romana Ibragimova. The book is great for adults and children: if your option is the second one, it will be a great introduction to the art of the ballet.</span><p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">When you'll turn over the richly illustrated pages of the book you can also, pressing a little button to start to listening some music of the Swan Lake. Romana Ibragimova Is owner, also, of the publishing house that released the book, called Romanasbook.</span></p><br /> Pictures by Bolshoi taken by Batyr Annaduryev<div><br /></div><div><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Anna Maria Polidori </span></p></div>Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-43481419124991353762023-06-14T22:19:00.001+02:002023-06-14T22:19:34.129+02:00On Making Fiction Frankenstein and the Life of Stories by Friederike Danebrok<p dir="ltr" id="docs-internal-guid-5b1636d5-7fff-a7dc-c29d-59d903b46a7d" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">On Making Fiction </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv225lcH8LUkIyJ5bVKcr-WDtYu-AGXxc1_5lRkbB9Z5me7Zmcwbj9P_MNJeK9nTpKdAGthToaTXk9tNBbjSZVg33dF2RqgyVkxMae0KEdumvlsiPV8Ha8dHpAjkc3mXYRHowv280c4WhQNTutEYJnHA0P5cQfwGVM4a9xMfWqgnT5Q04UHe4/s3264/IMG_20230608_121237.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3264" data-original-width="2317" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv225lcH8LUkIyJ5bVKcr-WDtYu-AGXxc1_5lRkbB9Z5me7Zmcwbj9P_MNJeK9nTpKdAGthToaTXk9tNBbjSZVg33dF2RqgyVkxMae0KEdumvlsiPV8Ha8dHpAjkc3mXYRHowv280c4WhQNTutEYJnHA0P5cQfwGVM4a9xMfWqgnT5Q04UHe4/s320/IMG_20230608_121237.jpg" width="227" /></a></span></div><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br />Frankenstein and the Life of Stories by Friederike Danebrok by Transcript was a book suggested thanks to a newsletter sent by Columbia University Press. I accepted to read this book with enthusiasm. </span><p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">The book is divided in three parts, treats the book in the main parts plus movies etc inspired by the beloved book by Mary Shelley. It is a fascinating reading for many reasons. </span></p><p><br /></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">This one of Frankenstein is, in fact, an interesting story and the heart of the book, when It will be impossible the thinking of a different escapism when the creature becomes real: from there, the main topic, the elaboration of the story and what there will be in the between will be driven by an important and crucial analysis: what he does look like and and what he is supposed to look like the creature invented by Victor. </span></p><p><br /></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">That the invention of Victor is a complete failure is more than known. Our man escapes away immediately after having seen the final result of his hard work...alive.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">But there is not just this: through the appearance of this creature, there are other emblematical passages: the maturation, personal growth, and choices made by the creature as well. </span></p><p><br /></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Unfortunately the intelligence and culture accumulated by the monster can't be lived divided by a body that remains his biggest problem because it will be a body never accepted by the society and no one will live in with serenity or normality. This condition changes a peaceful and altruistic guy in a terrible homicidiary creature: and only because he wants to be accepted: accepted by his creator, accepted by the rest of the world.</span></p><p><br /></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Some example of productions you'll find in the book. </span></p><p><br /></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">The analysis of James Whale's Bride of Frankenstein in 1935, a movie that follows the first one created years before, reminding me for the modality in which it was created at a novel of Boccaccio. There are in fact three protagonists, the writer of Frankenstein, Mary Shelley, Lord Byron, and Percy Shelley all together in a house, "trapped" during a stormy night, in which stories of phantoms, spirits and whatever there is in the between have a certain appeal. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Penny Dreadful differently mix characters of the historical horror: not just Victor Frankenstein but also Dracula and Dorian Gray for naming some of them.</span></p><p><br /></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><br /></p><p><br /></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">I thank Columbia Press and Transcript for the physical copy of the book.</span></p><p><br /></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0pt; margin-top: 0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Anna Maria polidori </span></p>Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7273030.post-40866057389733477192023-06-14T18:04:00.001+02:002023-06-14T18:04:48.686+02:00Leaving the City Health and Happiness in the Other America by Jeffrey Tipton<p> <span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; white-space: pre-wrap;">Leaving the City Health and Happiness in the Other America by Jeffrey Tipton is an interesting book published by Earth-Books a division of John Hunt Publishing.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">What, if people would prefer a countryside, little town or city instead of a crowded city like NYC just for naming one of the biggest crowded cities of the USA?</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">The author analyzes the level of stress probably accumulated by a city-guy, seeing also how poor can be his quality of life if this one spent in a place too competitive, with poor air quality, big expectations. Chronic stress that, with the time could be cause of important illnesses if not kept under control.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">After all big cities are unnatural worlds admits Jeffrey focusing on the big natural tragedies that can affect some of them, like quakes, floods, inundations.</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">A big city is also a place where, potentially there is much more violence, so a lost of tranquillity in a daily base.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Infectious diseas</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6txU--QycYS4gJjUnZ6BoweslLhmYfdk3AtNgXiyU2p6FUIxXp_mY7LT7KbYF3okiFSLzA_BKyUf4cdt6eEITcMoN8HpEzdWzQUBxd58jcWvd_G-pLP1noPlpAYvGCGL-HdgUgZcVMtC3Mr4xTlRMp0H4y7y0KyVwgZu8lo-pdebnzkYtPUo/s612/jhp61e6ea34ae21e.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="612" data-original-width="397" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6txU--QycYS4gJjUnZ6BoweslLhmYfdk3AtNgXiyU2p6FUIxXp_mY7LT7KbYF3okiFSLzA_BKyUf4cdt6eEITcMoN8HpEzdWzQUBxd58jcWvd_G-pLP1noPlpAYvGCGL-HdgUgZcVMtC3Mr4xTlRMp0H4y7y0KyVwgZu8lo-pdebnzkYtPUo/s320/jhp61e6ea34ae21e.jpg" width="208" /></a></div><br />es are more happy and cheerful in a big city because of the intense amount of people that a virus, a bacterium can reach with extreme simplicity.<p></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">The same COVID has been a real, strong and sadly devastating illness in particular in big cities instead than places less populated, touched for sure by the pandemic, but in a lightest way.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">I can tell you that I have personally seen people of other countries leaving their big crowded cities for our areas, living here during the pandemic.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Why chosing a city or a place less stressing? For a best life-qualtiy. But...If your work is in the city? If you have other exigencies? If you wouldn't want for example lose your environment also if ready for the big change? Don't worry: Tipton has the proper answers for all your questions.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Beautiful, pleasant book. Highly recommended.</span></p><br /><p dir="ltr" style="line-height: 1.2; margin-bottom: 0.0pt; margin-top: 0.0pt;"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Anna Maria Polidori </span></p>Anna Maria Polidorihttp://www.blogger.com/profile/12894164720801169048noreply@blogger.com0