Proprio un bel romanzo, ricco di risate, buonumore, allegria, questo di Nicolas Barreau, autore fittizio (non esisterebbe a quanto
pare, qualcuno si celerebbe dietro a questo nome) Il Tempo delle Ciliegie . Comunque, Barreau descrive così bene, con leggerezza, umorismo, le gelosie e i malumori di una solida coppia che non potrete non amare questo libro. È il primo romanzo che leggo di Barreau ma dico la verità, voglio continuare perché sa divertire come pochi altri.
Dallo stile parrebbe francese, anzi, senza condizionale per me, ma sembra sia tedesco. Trovate una sua biografia su Wikipedia se volete investigare un pò.
Comunque, torniamo a noi.
L'autore immerge subito il lettore nell'atmosfera parigina, fatta di luoghi celebri, buon cibo e letteratura.
La storia d'amore davvero esilarante è questa: André e Aurélie sono una coppia ormai consolidata (c'è stato un primo romanzo.)
Vivono insieme, vanno d'accordo, Aurélie spera che André si proponga. André vorrebbe chiederla in sposa, ci ha provato diverse volte ma è sempre stato bloccato da circostanze esterne, che lo hanno rabbuiato ogni volta parecchio.
La sera di San Valentino André trova la sua ragazza raggiante: il locale che gestisce ha acquisito una stella Michelin. André appare stupito: alla fine quello di Aurélie è un piccolo ristorante, boh!
La felicità dura ben poco per Aurélie: il giorno successivo uno chef stellato, Marronier, del Temps des Cerises (stesso nome del locale di Aurélie) di Vétheuil, località vicina a Giverny dove c'è il famoso giardino immortalato da Monet nei suoi dipinti, la chiama furibondo: che non si creda niente quella piccola chef da strapazzo: è lui il vincitore della stella.
André che è là con lei pensa: era ovvio ci fosse stato un errore! sebbene si guardi bene dal dirglielo e tenti di consolarla come meglio può.
Oh, il nostro uomo, André è un editor e è uscito con un primo romanzo di successo basato sulla sua storia d'amore con Aurelie: con il secondo in pubblicazione adesso svelerà finalmente chi è ai suoi lettori. Nel primo romanzo uscito, per mantenere la sua segretezza André aveva chiesto aiuto ad un inglese Adam Goldberg, anche lui nel settore dell'editoria, con cui André è grande amico.
André è un ragazzo tranquillo, affaccendato con la promozione del suo libro e il suo lavoro di editor. Ed è felice perché sa che al termino di una faticosa giornata di lavoro ha un porto sicuro dove tornare. Aurélie.
Intanto, se l'inizio dei rapporti tra lo chef Marronier e Aurélie è stato movimentato ben presto Aurélie potrà conoscerlo più da vicino cominciando ad apprezzarlo: lui la inviterà a pranzo, poi ad un corso. Nasce un rapporto d'amicizia ed addirittura di lavoro, se Aurélie volesse.
Intanto il nostro André che era partito calmo e sereno diventa sempre più agitato e pazzo di gelosia per lo chef stellato che, secondo lui ha ben altre mire. E poi che affronto: quando lo ha invitato nel suo ristorante parigino Aurélie gli ha cucinato il menù dell'Amore, quello che aveva preparato la prima volta per lui! Ma come si è permessa?
La situazione diventa comica: André inseguirà la ragazza quando sarà ospite di Marronier e per capire che cosa stanno combinando quei due si farà male a un piede: poi tirerà un cazzotto a Marronier, (una scena meravigliosa! con dialoghi divertentissimi) farà una scenata durante una riunione alla casa editrice: dovrebbe curare il potenziale libro di cucina su Marronier, Monet, ma non ci pensa proprio!
A tratti, leggendolo, mi è parso un personaggio sbucato fuori da un film di Danny DeVito: uno di quelli che ne passano di cotte e di crude prima di uscirne vincitori.
Aurélie non sa più che cosa pensare. Sì, lo chef stellato non è male, è un tizio carismatico, sa il fatto suo, però lei è innamorata del suo André e non lo mollerebbe per questo signore.
Ma la gelosia non fa più vedere niente.
E quando Aurélie è pronta a perdonarlo, sarà André che verrà pizzicato a baciare una libraia tutta curve.
Lieto fine assicurato, mi pare un bellissimo romanzo che parla al cuore delle persone.
Dove c'è amore, tutti gli ostacoli potranno essere superati.
Anna Maria Polidori