Quando i sogni diventano realtà. Viaggio incredibile e meraviglioso tra "non-coincidenze" e magici incontri di due giovani di Bastia Umbra lungo la Via del Blues.
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Sono ormai trascorsi diversi anni da quando Valeria Armentano e il suo ragazzo Fabrizio Martin, leader della band
vari cd pubblicati, tour in Umbria e negli Usa, erano andati per la prima volta in America.
Un
viaggio-premio per Valeria, laureatasi in lingue. I genitori le avevano
chiesto che cosa avrebbe desiderato più di ogni altra cosa: "Vorremmo
percorrere la via del Blues in camper" aveva chiesto con occhi adoranti
Valeria.
Accontentati,
i due sono partiti alla volta di quel profondo Sud americano così ben
ritratto in tanti celebri films o libri trovando, ma questo, si sa, era
scontato, tutta l'umanità tipica della gente del Sud. Un viaggio durato più di tre mesi.
Di quel viaggio vogliamo mettere in rilevanza quanto sia piccolo il mondo e quanto, a volte, i destini di tutti noi possano intrecciarsi quasi magicamente.
I due ragazzi, arrivati a Memphis devono trovare un parcheggio per il camper e inciampano in Huguette. Da oltre cinquant'anni in USA, Huguette, origini francesi sente subito un grandissimo legame con i due ragazzi essendo europea. "È stata subito gentilissima con entrambi". La signora li ha accompagnati in auto in centro città dando loro consigli e dritte sui luoghi da visitare.
Poi, la casualità. Parlando è uscito fuori che Huguette ha una figlia Janine. "Sapete? Molto spesso si reca in Italia".
Quando Valeria e Fabrizio scoprono questo, vien fuori anche che la coppia è umbra, regione dove Janine ama trascorrere un pò del suo tempo libero perché è la miglior amica della pittrrice Constance Grayson che ha acquistato casa vicino Pietralunga in una località chiamata Caifiordi. Decidono di incontrarsi tenuto conto che i due rivelano di essere di Bastia Umbra.
Di quel viaggio vogliamo mettere in rilevanza quanto sia piccolo il mondo e quanto, a volte, i destini di tutti noi possano intrecciarsi quasi magicamente.
I due ragazzi, arrivati a Memphis devono trovare un parcheggio per il camper e inciampano in Huguette. Da oltre cinquant'anni in USA, Huguette, origini francesi sente subito un grandissimo legame con i due ragazzi essendo europea. "È stata subito gentilissima con entrambi". La signora li ha accompagnati in auto in centro città dando loro consigli e dritte sui luoghi da visitare.
Poi, la casualità. Parlando è uscito fuori che Huguette ha una figlia Janine. "Sapete? Molto spesso si reca in Italia".
Quando Valeria e Fabrizio scoprono questo, vien fuori anche che la coppia è umbra, regione dove Janine ama trascorrere un pò del suo tempo libero perché è la miglior amica della pittrrice Constance Grayson che ha acquistato casa vicino Pietralunga in una località chiamata Caifiordi. Decidono di incontrarsi tenuto conto che i due rivelano di essere di Bastia Umbra.
Presto detto:
Huguette chiama Janine e Janine come al solito accorre entusiasta a
salutare i due non credendo alla fortuna di poter abbracciare degli
umbri.
"Per noi due è stato amore a prima vista" racconta Valeria.
Ci chiese che lavoro facessimo e quando ha scoperto che Fabrizio lavora
per Luisa Spagnoli a Perugia al settore del controllo qualità ha
esclamato quasi impazzita per la gioia:
"I LOVE LUISA SPAGNOLI!".
I due le raccontano di Bastia Umbra e Janine inizia a parlar loro di Connie Grayson, di Caifiordi, Pietralunga.
"Sentite, stasera ho la cena del Ringraziamento. Vi va di trascorrerla con me e la mia famiglia?" chiede Janine.
I
due ragazzi rimangono a bocca aperta. Questa è la gentilezza della
gente del Sud, spontanea e sempre aperta a condividere con gli altri i
momenti più importanti della vita.
Intanto Janine chiama la
signora Grayson. "Eravamo ritornati dal Kentucky giusto allora e eravamo
stanchi" ricorda Constance. "Certo: non potevo però perdere un
appuntamento del genere".
"A cena da Janine è stato come nei
films americani! Prima di mangiare ci siamo presi per mano e abbiamo
ringraziato Dio per il cibo che stavamo mangiando. La serata è stata
piacevolissima. Discorsi a fiumi e senza forzature. La ricorderò per
sempre" aggiunge Valeria.
Janine, Connie, Bert, Huguetta e tutta
la famiglia di Janine quella sera così sepciale la trascorsero assieme
alla Valeria e a Fabrizio.
Da sin: Fabrizio, Huguette, Janine Earney, Valeria e Constance |
Un attimo toccante che ha segnato in seguito altri incontri in terra umbra quando le due signore ritornavano dagli Stati Uniti.
Janine
non c'è più. Scomparsa diversi anni fa a soli 54 anni questo vuol
essere un omaggio alla sua ospitalità e all'ospitalità della gente del
Sud, sempre pronta a essere gentile e affabile con chiunque.
Janine
era sinonimo di generosità, amore per il prossimo, ardore pwer la vita.
Tante passioni. I libri, ne leggeva sempre diversi contemporaneamente,
musica, cinema e tanto tanto altro ancora. Non dimenticheremo mai la sua
risata squillante e sempre allegra e quegli occhi che sprizzavano
curiosità e allefria da ogni poro.
Lo scorso anno Valeria e
Fabrizio sono tornati in Usa. "Siamo andati a trovare Hughuette. Una
donna fortissima. Chiunque la conoscesse potrebbe capire perché Janine
era così forte, intelligente e saggia. Inutile dire che Huguette è stata
felicissima di rivederci. Siamo andati a pranzo fuori tutti insieme.
Meg, la figlia di Janine non ha potuto raggiungerci perché aveva la
macchina rotta. Le abbiamo però rinnovato l'invito ai venirci a trovare
qui una volta che sarà in Italia".
Valeria è convinta.
"Sì sono persone che fanno
la differenza. Durante il nostro viaggio abbiamo incontrato a New
Orleans un ragazzo proprietario del parcheggio dove avevamo deciso di
lasciare il camper che aveva la nostra età e aveva studiato per un
semestre e Firenze. Siamo usciti insieme a lui, ci ha invitato a casa
sua per cena. Noi abbiamo contraccambiato invitandolo a cena sul
camper".
Un altro incontro interessate i due lo hanno fatto a Joliet città vicina a Chicago.
"Pochi
giorni prima di riconsegnare il camper quando siamo arrivati a Joliet. Buio, neve, non erano visibili le delimitazioni delle
piazzole. L'ufficio del camper era chiuso. C'era una scritta che diceva:
Non preoccupatevi, mettetevi dove vi pare!!!
Vi siamo sbellicati dal
ridere ma non sapevamo dove parcheggiare così....Abbiamo visto una luce.
Una super-roulotte ma chiamarla super è riduttivo. Abbiamo bussato e ci
ha aperto un signore sul seccato Ci ha risposto male. Un pò abbattuti
abbiamo parcheggiato e ci siamo messia parlare della rudezza di
quell'uomo così scortese.
Invece la mattina successiva è stato
lui a bussare scusandosi di come ci aveva risposto. Ci disse che la
sera prima era stanco e mezzo addormentato Ci ha offerto di
accompagnarci per la città il giorno successivo. Ci ha fatto visitare
negozi, luoghi. Al termine della giornata abbiamo cenato tutti insieme
nel nostro camper. Il cibo unisce tutti. La festa del Ringraziamento non
è forse nata così?
Anna Maria Polidori
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