La visita di Francesco in terra sarda vista con gli occhi di una famiglia
Riceviamo e pubblichiamo più che volentieri le foto amatoriali
scattate dalla famiglia di Luciano&Maria Serra, il giorno dell'arrivo
di Francesco a Cagliari, il 22 settembre scorso. Una giornata
particolare per Cagliari che già tre giorni prima dell'arrivo di
Francesco risultava blindata e chiusa al mondo esterno per ragioni di
sicurezza.
Abbiamo voluto raccontarvi questa giornata con gli occhi di una
normale famiglia cagliaritana i Serra che ha una spruzzata di Umbria
dentro di sé.
Maria Veronica, moglie di Luciano Serra in realtà è nativa di Morena,
Gubbio. Viveva al Doglio. Prima di sei figli, a 16 anni se ne andò a
Roma a lavorare e qualche anno dopo incontrò passeggiando per le
magiche vie della capitale quello che sarebbe poi diventato suo
marito.
Carabiniere, subito dopo il matrimonio i due si trasferirono a
Cagliari. Due figlie, Tatiana e Nicoletta.
Nicoletta sarà un delle voci principali di quella che è stata per
tutti i cagliaritani una giornata storica. Francesco sente molto la
devozione alla Madonna Bonaria, perché questa diede il nome alla città
di Buenos Aires. Piccolo il mondo vero?
Ma come è nata la devozione alla Madonna Bonaria?
Con una tempesta e...una magia....
Racconta la leggenda che in una notte di grande tempesta
una nave presumibilmente partita dalla Spagna
e
diretta in Italia fu costretta per tentare di mettere in salvo ciurma
e passeggeri, a buttare a mare tutto quello che stava appesantendo la
nave.
Tutto.
Per ultima venne lanciata una strana cassa.
Strana non perché avesse un colore diverso dalle altre o una forma
particolare, no ma perché non c'era scritto né di chi fosse, né che
cosa contenesse. La leggenda vuole che, appena la cassa cadde in mare
la tempesta cessò.
La nave cadde però da subito sotto un potente incantesimo. Il
timoniere tentò di riprendere la rotta che era stata prefissata, ma
non ci fu nulla da fare. La nave continuò a seguire la cassa con il
misterioso contenuto, quasi fosse stata legata a questa da un filo
magico che solo le potenze celesti potevano scorgere. Come ultima méta
la spiaggia dove c'è la collina di Bonaria, a Cagliari.
Capirete da voi che la notizia dell'arrivo di una nave "trascinata"
magicamente a forza da una misteriosa cassa a Bonaria si sparse nella
realtà cagliaritana a macchia d'olio. Tutti volevano andare a vedere
questa cassa. La sfioravano. No: non c'erano funi visibili.
Per capire cosa poteva mai contenere, facile penserete voi. Perché
non forzarla?
Ci provarono, ci provarono.
E riprovarono.
Uomini nerboruti e avvezzi alle fatiche più improbe di questo mondo.
Ercole in persona avrebbe potuto provare una simile impresa. O fatica.
Fallendo.
La cassa infatti non ne voleva sapere né di essere spostata, né di
essere aperta.
Quando ormai tutti i fazzoletti erano tersi di sudore, quando ormai
gli uomini cominciavano a perdere ogni speranza di aprire la cassa, sì
udì una voce di bimbo provenire dalla cassa.
Chiedeva venissero allertati i frati della Mercede.
Questi prontamente avvisati accorsero sul posto. Furono gli unici a
sollevare e aprire con facilità la cassa per verificarne il contenuto.
Una statua di una bella signora in carne, una Madonna con le curve
dolci e il sorriso buono, con in braccio un bel bimbo paffuto era lo
straordinario contenuto.
Nella mano destra una candela accesa. Dal giorno dell'arrivo della
Madonna Bonaria il 25 marzo 1370, questa è sempre stata custodita
nella chiesa di Don Alfonso, casa di Maria.
Questa Madonna è stata intagliata da un antico pezzo di legno di
carrubo. La statua è alta 1 metro e 56.
Il secolo scorso la Madonna Bonaria è stata oggetto di particolare
venerazione da parte di vari pontefici. Il 13 settembre del 1907 Papa
Pio X proclamò la Madonna Bonaria Protettrice della Sardegna.
Papa Paolo VI andò in Sardegna per celebrare il sesto centenario
dell'arrivo della Madonna in terra sarda il 24 aprile 1970.
Papa Giovanni Paolo II andò dalla Madonna Bonaria come pellegrino il
20 ottobre del 1985.
Il nuovo secolo è stato inaugurato con la visita il 7 settembre 2008
di Papa Benedetto che ha omaggiato della sua presenza la Signora di
Bonaria per il primo centenario della proclamazione di Santa
Protettrice della Sardegna.
La famiglia Serra vive a Cagliari ma il 22 settembre è stata un pò per
tutti un'impresa spostarsi in auto o a piedi.
"Si intuiva, attacca Nicoletta, laureata in psicologia, che ci sarebbe
stato il pienone. E questo dai tre giorni precedenti l'arrivo di
Francesco. Da allora Cagliari è stata chiusa e il giorno dell'arrivo
del Papa erano partiti pullman diretti qui da noi già alle 3 del
mattino. Ci preparavamo a vivere una giornata storica!"
Ma dove sono state scattate le foto che avete inviato?"
Un'avventura anche quella. I miei sono andati infatti a casa di una
mia zia che abita in castello, vicino alla cattedrale. Il percorso che
Papa Francesco avrebbe dovuto fare era questo: dalla Basilica di
Bonaria andare a pranzo al seminario arcivescovile in via Monsignor
Giuseppe Cogoni, e da lì passare in cattedrale - e quindi sotto la
casa della zia - Francesco durante il percorso ha incontrato una
delegazione di detenuti, emigrati e persone di altre religioni. Dopo
ha fatto tappa all'università di teologia e poi è ripassato per casa
di zia". Ci vien da pensare: che donna fortunata!
La famiglia Serra ha seguito il discorso agli operai e la messa alla tv.
"Pensiamo che sicuramente Francesco abbia detto cose giuste e belle.
Certo, siamo consapevoli che non possiamo vivere di sole parole a
questo mondo, pur tuttavia intuiamo che il peso della Chiesa per
l'talia è immenso e ci aspettiamo così che Francesco riesca a fare
pressione su chi di dovere affinché i governanti inizino a lavorare
per il bene dei Paesi e dei popoli" .
A casa della zia di Nicoletta, Luciano e Maria Serra sono arrivati
alle 13 e l'auto è stata lasciata lontana raggiungendo la casa della
zia a piedi. "Francesco alla fine è passato alle 16. A castello la
gente poteva stare solo da un lato perché le strade sono piccole e le
auto non sarebbero passate se avessero transennato tutto. Una volta
che i miei sono arrivati è seguita una piccola avventura. Dovevano
raggiungere l'altro lato della strada ma i carabinieri non volevano
farli passare. Così è stato necessario che la zia scendesse con
documenti alla mano per dimostrare che abitava lì e il babbo e la
mamma erano suoi ospiti".
All'arrivo di Francesco si sono spartiti i compiti: "Sì. C'era chi
scattava foto dalla strada, chi dal portone".
Luciano Serra commenta. "L'ho visto
a meno di due metri da me. È stata una sensazione meravigliosa".
Il Papa è riuscito a fare tanti fuori-programma come racconta
Nicoletta: "È davvero molto molto molto alla mano. Si è fermato a
parlare e a stringere mani a decine di persone. E i bambini! Tra la
Cattedrale e la casa della zia c'è un asilo.
È passato davanti all'asilo e quando ha visto i bambini ha fatto
fermare l'auto e è sceso per baciarli! C'erano così tanti bambini. Lui
li voleva baciare tutti. Un gran bel daffare per le guardie del corpo.
Faceva sorridere: vedevi questi bambini che volevano letteralmente!
uno dopo l'altro per poter essere tutti baciati e benedetti da
Francesco."
I fuori programma sono la tipicità di Papa Francesco sebbene rimarchi
Nicoletta: "C'è sempre un pizzico di paura in più per la sua
incolumità. Le forze dell'ordine, in borghese e in divisa erano
tantissime".
D'altronde Francesco è così: "Si metteva in posa con le persone per le
foto. Ha incontrato perfino le suore di clausura e anche loro erano
munite di macchine fotografiche. Si son fatte riprendere perfino dalla
tv. Non avrei mai pensato che potesse accadere". Un piccolo miracolo
di Francesco.
Francesco per la famiglia Serra chi è? Maria stavolta prende la
parola: "La Chiesa sceglie sempre la persona giusta al momento giusto.
Ora occorre che le persone tornino a essere più umili e una chiesa
ricca e opulenta non va più bene. Bisogna dare alla gente qualcosa in
cui credere.
Speranza, forza, fiducia per il domani. La religione dà questo e Papa
Francesco, grazie alla sua spontaneità e al suo carattere genuino
attira le masse come non mai".
Un monito alla chiesa ufficiale: "Tanti dovrebbe imparare la lezione
di umiltà che ogni giorno ci insegna Papa Francesco".
Come sono stati gestiti i pass?
Nicoletta: "Tanto per il discorso agli operai che per la messa e poi
per l'incontro con i giovani e quello in cattedrale occorrevano i
pass. Ogni parrocchia sarda, anche la più piccola della nostra isola
aveva un certo numero di pass per i vari eventi.
I pass avevano una logica stringente.
" I pass per il discorso ai giovani venivano dati principalmente ai
giovani. Quelli per il discorso agli operai, ai lavoratori e ai
disoccupati e così via".
Chi non aveva i pass non doveva inquietarsi troppo, però.
"Poteva raggiungere le zone di passaggio del Papa oppure avvicinarsi
al luogo dove ha fatto i vari discorsi. I maxi-schermi sopperivano
bene".
Il confronto con la visita di Papa Benedetto XVI? La famiglia Serra:
"Questo è stato un leit motiv per tutto il giorno. Addirittura una
nota emittente locale ha chiamato un parroco per fermare questa
litania. Dobbiamo smetterla di fare confronti. Non sono utili!"
Anna Maria Polidori
2 comments:
Hi Anna, well I am back and now I have a sense of the book and also the lovely story of Francesco's beautiful trip to Cagliani. The family of Maria and Luciano Serra, how Maria met Luciano in Rome on a street where he was a policeman, they married and moved back to Cagliani, had two daughters Nicoletta and Tatiano...and then there fantastic witness of Rrancesco's arrival into their city...the picture they took of the pope is marvelous and I loved the fact that he was looking at Nicoletta when she took it....I loved that part of the story. The part that was beautiful also was how the lady of Bonaria came about, the ship from spain, the ship wreck and then the last destination of the mysterious crate on the hill of Bonaria in Cagliari....so, such a wonderful story Anna, also after the crate was left on the hill all of the strong men could not open it and then the monks took it into the church and there it was open ? I lost some of the story there, but most of it I finally pieced together with my trusty dictionary....I love the fact that you are so close to this family and the fact that they were so close to this marvelous angel Francesco....the description the gave of how the people were crowded around Francesco and the worry for his safety. But this beautiful man has no fear for himself, he loves people, he loves to be around them, especially the children....yes, this pope as you wrote is for the benefit of all countries and all people, it has to start now....beautiful article Anna, Francesco has got to read it, it a jewel of an article. I am so proud of you and proud to be your Zia......wonderful work Anna..By the way, the pictures are breath taking, again, a job well done Anna....love you
Hi Anna, well I am back and now I have a sense of the book and also the lovely story of Francesco's beautiful trip to Cagliani. The family of Maria and Luciano Serra, how Maria met Luciano in Rome on a street where he was a policeman, they married and moved back to Cagliani, had two daughters Nicoletta and Tatiano...and then there fantastic witness of Rrancesco's arrival into their city...the picture they took of the pope is marvelous and I loved the fact that he was looking at Nicoletta when she took it....I loved that part of the story. The part that was beautiful also was how the lady of Bonaria came about, the ship from spain, the ship wreck and then the last destination of the mysterious crate on the hill of Bonaria in Cagliari....so, such a wonderful story Anna, also after the crate was left on the hill all of the strong men could not open it and then the monks took it into the church and there it was open ? I lost some of the story there, but most of it I finally pieced together with my trusty dictionary....I love the fact that you are so close to this family and the fact that they were so close to this marvelous angel Francesco....the description the gave of how the people were crowded around Francesco and the worry for his safety. But this beautiful man has no fear for himself, he loves people, he loves to be around them, especially the children....yes, this pope as you wrote is for the benefit of all countries and all people, it has to start now....beautiful article Anna, Francesco has got to read it, it a jewel of an article. I am so proud of you and proud to be your Zia......wonderful work Anna..By the way, the pictures are breath taking, again, a job well done Anna....love you
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