Ho scelto di leggere La Vita di Un Apprendista Elfo
di Ben Miller, tradotto da Adria Tissoni edito da Garzanti perché credo negli elfi e sono più che certa che ne abbiamo uno in casa.
Così leggere questo libro è stato bello. Certo: se ci fossimo immersi di più nell'atmosfera natalizia, lasciando da parte delinquenti, galere, nemici di Babbo Natale e il libro avesse virato verso un regno fatato di pace, non modernizzando troppo, avrei apprezzato di più. Ma questo libro per bambini è lo specchio dei tempi: non ci può essere pace e è escluso che le storie vengano costruite per donare solo calma e rilassatezza. Penso che, almeno in questo periodo dell'anno possa essere dato spazio ai buoni sentimenti, lasciando lo stridore della vita, almeno per una volta, fuori.
Mi vien voglia di scrivere: in che brutta società viviamo se non siamo più capaci di regalare belle storie per i bambini.
Il racconto comincia bene: Toc è un elfo simpatico di 16 anni, ma ne ha tanti più di noi. Al momento non ha lavoro e ha fatto richiesta per poter diventare un elfo giocattolaio di Babbo Natale. Alla fine la sua domanda viene accettata però....
C'è qualche cosa che non quadra. Ci sono furti e lui stesso verrà incolpato d'aver trafugato giocattoli...Non solo: assieme alla figlia di Babbo dovrà tentare di salvare il Natale da chi vorrà organizzare invece un maxi furto di regali proprio la notte della vigilia, lasciando i bambini senza doni!
Una favola moderna, figlia dei tempi, con tanto di droni invisibili.
La copertina è fantastica !
Anna Maria Polidori
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