Tre Notti nella Vita di Berthe Morisot scritto da Mika Biermann
e pubblicato da L'Orma Editore è un romanzo sulla sessualità e sull'erotismo...al femminile. La nostra protagonista è già una pittrice famosa, ammessa a partecipare nel 1874, unica donna, alla prima mostra di pittori impressionisti nello studio del fotografo Nadar a Parigi.
Ora, con suo marito Eugene Manet si è rifugiata in un piccolo paesino, per alcuni giorni, lontana dalla chiassosa e sofisticata Parigi, ma è scontenta e insoddisfatta del suo matrimonio. Sebbene sia sposata da sei mesi con Manet, ci sono stati solo tre spenti momenti d'amore. Al buio. La pittrice invece vorrebbe vedere il corpo di Eugene, esplorarlo, capire sino a che punto sia possibile provare piacere e godimento. Pretenderà di farlo, perché tra marito e moglie non dovrebbero esserci queste barriere. Ad un certo punto Berthe rifletterà sulla condizione in cui vivono gli artisti: circondati dal nudo, nella vita reale, tutto sommato sono persone ritrose.
Però Berthe non si fermerà qui: comprenderà che Nine, la ragazza che viene a far loro da mangiare è abbastanza disinibita. La ritrarrà in un dipinto e poi tra i tre ci sarà un menage a trois, un momento che Eugene e Berthe seppelliranno nella loro memoria come un attimo sospeso, abbandonando in quella casa di campagna anche il ritratto che era stato fatto della ragazza.
Scritto molto bene, l'autore è francese, la sensualità traspare in queste pagine dai momenti di tutti i giorni, dagli oggetti con cui i protagonisti interagiscono, dalle persone che incontrano via via. Leggendolo, mi pareva di stare ad assistere a quei films che creano una certa atmosfera amplificando la realtà, per creare suspense: ogni secondo, in questo caso ogni parola, è realisticamente impattante per la storia complessiva e per il...quadro d'insieme.
Anna Maria Polidori
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