Tuesday, September 03, 2024

Il matrimonio delle sorelle Weber di Stephanie Cowell

 L'altro giorno sono andata in biblioteca con l'idea di prendere un libro di evasione. Non mi andava qualcosa che mi facesse pensare. Il libro che avrei letto doveva essere sereno. "Il matrimonio delle Sorelle Weber"


di Stephanie Cowell ha attratto la mia attenzione. "Perché non i matrimoni?" Ho pensato, prendendolo in mano, incuriosita dal titolo.

Ho controllato la trama e non ho più avuto dubbi dopo aver letto la parola: Mozart.

Il mio musicista preferito. Certo che sì! Ho pensato.

L'ho letto in un battibaleno.


La storia è questa: nel 1777 la famiglia Weber vive a Mannhein.

Fridolin è il padre di quattro ragazze: Josefa, Aloysia, Constanze e Sophie. Musicista, Fridolin vive copiando musica, dando lezioni private e visto che le figlie hanno una bella voce, portandole a cantare in case private, ricevendo in cambio cestini con alimenti.

Non è una famiglia benestante quella di Fridolin, no, ma senza dubbio è felice.

Ogni giovedì vengono invitati a casa Weber tanti musicisti, e una sera si palesa anche Mozart. La sua fama di bambino prodigio "entra" nelle case, prima ancora del giovane che è diventato nel mentre.

I genitori di Mozart non vogliono che il figlio si sistemi prima di aver raggiunto un successo consolidato. Che non c'è ancora.

Mozart, dal canto suo è un tipo vivace e intelligente, con uno spiccato senso dello humor.


Il giovane comprende che i Weber non possono aiutarlo e pensa che una diversa città possa giovare. 

Nulla però gli vieta di innamorarsi di Aloysia, la più bella delle sorelle Weber, quella che, a detto della madre, dovrebbe contrarre un matrimonio favoloso e sistemare così, tutta la famiglia.

Ad Aloysia non importa niente né dei soldi, né della posizione sociale: vuol essere felice. 

Così con Mozart, ormai lontano da lei, comincia un fitto carteggio. Il giovane le promette che la verrà a prendere, che staranno insieme. Però, nel mentre, la madre delle Weber, dopo la morte del marito e il loro trasferimento, apre un pensionato. La ragazza così si innamora di un pittore. Rimasta incinta lo sposa uscendo dalla vita di Mozart.

Mozart non la prende bene per niente. 

Alla ricerca di un alloggio, lo trova dalla signora Weber. Con le altre tre ragazze, però, non c'è più il calore di un tempo.

Wolfgang pensa che la scorrettezza che ha vissuto sulla sua pelle non possa far tornare mai più l'atmosfera cameratesca di un tempo.  Meglio tenere lontane quelle ragazze. In famiglia riceve lettere dal padre che lo ammonisce: lui avrà un futuro brillante ma quelle ragazze cercano soltanto buoni partiti: in più, la madre è una donna intrigante.

Le relazioni tra le sorelle Weber sono ottime. Josefa è la più grande, e la più indipendente di tutte: il padre le vuole un gran bene e c'è una ragione profonda per tutto questo amore. Gliela rivela la madre il giorno del funerale del padre. Josefa la comincia ad odiare scappando via e cercando la verità con acrimonia nei confronti di quella genitrice che in fin dei conti non è stata affatto seria in gioventù. 

La mancanza di Aloysia e poi di Josefa che adesso è a Praga dove ha ottenuto lavoro come cantante lirica, si ripercuote nelle due rimaste. Sebbene giovani, vivono in un clima irrespirabile, con questa mamma che ogni tanto ne inventa una.

Non è manco del tutto colpa sua. In gioventù era uscita con un ragazzo che adesso ha un'ottima posizione sociale, ma che, dietro, tormenta, tartassa queste ragazze, non è serio con loro e certamente non le vorrebbe manco sposate bene! Questo però Frau Weber non riesce a capirlo.

Così, Frau Weber incita Sophie, la più piccola, che è così tanto disperata da pensare di andare a rifugiarsi in un convento, ad approcciare Mozart. La signora ha sentito voci positive. Forse il ragazzo lavorerà presto sodo e potrebbe stare bene.

Oh, qui, che favola di scena. Alle 2 di notte Sophie entra nella camera di Mozart. Wolfgang dorme di un sonno duro, quando gli occhiali della ragazza finiscono sul corpo del giovane che si sveglia di soprassalto. All'inizio non comprende che cosa accade. Una faccenda alla volta: sì, ok gli occhiali. Eccoli...Ma...Che ora è? Come mai alle 2 della notte sei qui? chiede Mozart incuriosito e assonnato. Sophie fa un sospirone e praticamente gli racconta tutta l'ennesima macchinazione della madre. Il giovane scoppia in una crisi di riso isterico, troppo divertito dall'intera faccenda. 

Tornato serio, le farà notare che l'apprezza tanto e le vuol bene, ma non a quel modo lì.

 La mattina successiva la piccola Sophie abbandona la casa per un convento. 

Mozart conosce meglio, dopo questa esperienza, Constanze. L'unica rimasta delle quattro sorelle, è piena di tristezze e rimpianti. Ricorda con tanta nostalgia i tempi in cui c'erano i giovedì di musica e erano tutte insieme. Queste ragazze, infatti, non vorrebbero mai staccarsi l'una dall'altra.

Ma...I contrasti insanabili di Josefa con la madre, il matrimonio di Aloysia, l'entrata in convento della sorella, intristiscono Constanze.

Così, Mozart comincia a guardarla diversamente: meglio, a vederla forse per la prima volta.

I due cominciano a parlare, ridere insieme,  uscire.

Frau Weber una sera dà di matto, accusa Mozart di essere stato con la figlia e di non volerlo più tra i piedi: così, non solo Mozart se ne andrà via dal pensionato, ma pure Constanze con lui, protetta nella casa di una baronessa amica del musicista.

Dopo questa sfuriata la mamma di Constanze chiederà scusa e la ragazza tornerà a casa. Avrà il permesso di vedere Mozart e poi di sposarlo. 

Aloysia, in extremis, proverà a mettersi in mezzo, ma ormai Mozart non subisce più il fascino della futura cognata. È libero dalle sofferenze provate e non vuol ricaderci in nessuna maniera.


Quello che ho trovato affascinante del libro? Tante cose. Anzitutto la normalità della vita che ha tante sfaccettature. La creatività, parola che va di pari passo a sacrificio:  molto bello il ritratto in parole della società austro-tedesca tracciato da Stephanie.

Vita quotidiana, corteggiamento delle ragazze, piccole abitudini. Il cibo vi farà venire voglia di preparare una cioccolata calda anche a 40 gradi all'ombra.

Mi sono piaciute le strade, i negozi, il meteo, la descrizione umana e reale dei personaggi, gli abiti, i luoghi che via via hanno caratterizzato il libro, così come i buoni sentimenti, l'aiuto reciproco, l'affetto che circola tra le ragazze, l'unità familiare.

La musica è una protagonista elegante, calda e onnipresente.

È possibile comprendere bene perché Mozart abbia composto certe opere e quanto ci sia, dentro, di queste donne che lo hanno così tanto influenzato.

È una lettura favolosa e ne vale la pena, sia che siate appassionati della musica di Wolfgang Amadeus Mozart sia, che, semplicemente, vogliate leggere un libro interessante che narra, alla fine, le difficoltà di lavoro, amore, amicizia, di quattro sorelle che cercano la felicità in questa vita o, come Mozart, sebbene non lo immaginasse, immortalità.


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