Penso sempre che nessun libro arrivi per caso. Leggere questo romanzo è stato interessante anche per analizzare le dinamiche che la sofferenza porta.
La Salita verso Casa
di Kanko Nishi tradotto per Garzanti da Maria Cristina Gasperini è una potente e struggente storia familiare.
Coppia felice, tre figli, Hajime primogenito, ragazzo di indubbio successo, Kaoru voce narrante, Miki, la figlia più piccola di questa coppia e un cane, Sakura. Purtroppo la coppia, vivace, normale, figli allegri il padre che regge le sorti della multiforme famiglia vive un momento deflagrante nel momento in cui Hajime tornato dall'università e uscito per acquistare delle pile subisce un terrible incidente e dopo alcuni mesi decide di togliersi la vita, non volendosi più vedere così menomato.
Il romanzo, se ovviamente alla fine vira su tematiche molto sofferenti, trasformazioni fisiche incluse, resta però allegro, dinamico, ricco di spunti. Sono trattate tematiche come l'amicizia, la diversità, la complessità e semplicità familiare, l'adorazione per l'altro, la ricerca dell'identità, il cameratismo tra fratelli, le identità culturali, l'omosessualità, l'aiuto reciproco.
Da un estratto del libro
"Per noi ci doveva essere dell’altro tempo felice. Un altro mondo senza l’incidente e senza morte. Dove mio fratello andava all’università, era un campione di calcio e, come al solito, era popolare. Ogni tanto sarebbe tornato a casa, ci avrebbe fatto morire dal ridere, ci avrebbe rassicurato e avremmo dormito notti serene. I fianchi di mamma sottili come porcellana, con papà che le accarezza i capelli come fanno gli amanti. Miki avrebbe chiamato Sakura a gran voce e avrebbero parlato a lungo tra donne. Poi, con l’arrivo dell’estate, avremmo scattato una nuova foto di famiglia. Il nostro prezioso tempo, perduto."
Ringrazio Garzanti per la copia del libro
Anna Maria Polidori
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