Leggere Storie di Paese
di Renato Fucini, edito da Festina Lente Edizioni, significa sprofondare nell'Italia più verace, genuina e appassionata che abbiamo conosciuto. Sono storie che, adesso, visti i progressi tecnologici e la mancanza sempre più di sogni, possono, a tratti, apparire un po' retrò, sebbene ci abbia ritrovato tanti, ma tanti tratti, vivendo in una piccola frazione, delle problematiche, che, vivaddio pure noi continuiamo a vivere o che riscontro nei piccoli borghi accanto a me.
Questo è un libro dolce, amabile, dove il sorriso si mescolerà alla riflessione. Le storie sono ambientate in Toscana, una regione che, in quanto a aneddoti divertenti ed esilaranti non è seconda a nessuna.
Quello che penso la modernità possa aver portato di negativo, sia stata la standardizzazione e la patina che tutte, città, metropoli, piccoli paesini, hanno costruito per accogliere i turisti, rendendo i luoghi molto meno reali rispetto al passato. Questa perdita, però superficiale, non scalfisce le unicità di
posti dove la gente è comunque riconosciuta per proprie caratteristiche laddove, in una grande città ci sarebbe un terribile appiattimento.
Tante le storie presenti su questo libro.
Una che mi è piaciuta molto è stata quella della creazione della fontana nel paese. Insomma: all'inizio in centro, poi accanto alla chiesa...E come sempre tutto vien fatto per soddisfare amministratori e sindaci...
Battello invece racconta la storia di un venditore ambulante, mentre molto caliente sarà la storia della creazione di una statua in un paesino. Una statua che possa attrarre turisti e al tempo stesso celebrare qualcuno. Vien pensata una statua equestre. Oh bene, alla fine si chiedono i promotori: chi era un signore illustre della nostra zona che andava a cavallo? Chi, un cavaliere senza macchia?
Non vien trovato nessuno. Si pensa allora ad un busto. Viene perfino scelta la persona da commemorare, ma, buttiamola così, tutto va a finire a tarallucci e vino!
Mi ha colpito e fatto pensare il resoconto di una coppia di coniugi. Andava tutto bene nella loro esistenza. Campavano senza problemi fino all'arrivo del terzo figlio, quando sono cominciati grossi sacrifici. I figli sono arrivati a nove. Per raggranellare soldi quel signore faceva biscotti che attiravano tante persone non solo dal paese, ma anche e soprattutto da fuori. Però, che sacrificio! Non voleva saperne di stare lì tutto il giorno lì e i parenti che lo aiutavano gli avevan dato corda: così cedette l'attività ad un tale che si arricchì.
Il medico che fa visitare il paziente dalla moglie, stando fuori casa è favoloso!
Ogni storia che leggerete, potete saltare di qua e di là con libertà e piacere, sarà carina, intrigante, contenendo perle di saggezza al suo interno.
Bellissimo!
Anna Maria Polidori
No comments:
Post a Comment