Tuesday, July 18, 2023

Nell'Uomo Tutto deve Essere Bello di Sasha Marianna Salzmann

 Nell'Uomo Tutto deve Essere Bello di Sasha Marianna Salzmann


è un libro di Marsilio.

L'ho preso in mano centinaia di volte, ma ogni volta non era quella giusta. Non riuscivo a entrare nella storia. Per fortuna adesso è successo. È più che mai la biografia di Lena, questa, e di sua figlia Edi, con, allo sfondo, i traumi passati e presenti di un mondo in evoluzione: quello dell'Unione Sovietica prima e del crollo del comunismo dopo, con tanto di occidentalizzazione dei cittadini.

Troviamo all'inizio Lena che una volta completati gli studi è costretta a opere di corruzione per entrare nella facoltà di medicina, una prassi più che consolidata. La madre malata da così tanti anni da aver dimenticato quando tutto cominciò, muore. Ma non può essere per la ragione addotta da quella dottoressa che la curava, che li aveva spennati e che, semplicemente era orribile, pensa Lena.

Vuole approfondire, Lena, ma suo padre non se la sente e l'ombra strisciante della malattia mentale fa pensare alla dottoressa di neurologia che segue la ragazza, che forse è meglio per lei specializzarsi in un altro reparto. Così sarà una dermatologa. Durante una visita si innamora di un ragazzo musulmano di origine cecena con cui se la spassa. Quando si accorge però di essere rimasta incinta il ragazzo la molla su due piedi e lei ripiega in Daniel.

Con lui e la piccina dopo il crollo del comunismo decide di andarsene a vivere in Germania. La bambina all'inizio avrà le sue difficoltà ma poi crescerà bene e diventerà una giornalista precaria, con l'ansia, dove possibile di visitare l'Ucraina o la Cecenia per seguire la guerra, cosa di cui Lena è fortemente contraria. Non vuole perdere questa figlia.


Quali le idee espresse in questo libro?


Trascrivo un passaggio dalle considerazioni del babbo di Lena.


"Sai come si chiamava ai tempi la città in cui sono nato? Stalino. In onore di quello che ha cercato di farci morire di fame. La nostra gente si mangiava a vicenda. E ora, sullo stesso suolo sono i nostri che ci stanno facendo morire di fame. Chiudono un confine e dicono a un vecchio che può crepare. E i russi ci fanno camminare per venti chilometri per un pò di cibo."


Gli occidentali vengono visti come osservatori che non possono comprendere che cosa stia accadendo e c'è insofferenza, polemica, verso gli ucraini che bloccano l'accesso ai russi nel Paese: vengono citate mamme orgogliose d'avere in guerra i figli.


Non so come descrivere la cosa ma in questo libro non c'è gioia o ansia di libertà: semmai quel che si respira è una continua prigionia, sofferenza e claustrofobia, accompagnata da durezza che investe tanto le protagoniste che i Paesi ex comunisti presi in esame.



Anna Maria Polidori 


 







Dolce è la Vendetta SpA di Jonas Jonasson

Fantastico, adorabile, meraviglioso. Ho riso tutto il tempo. Che scrittore fantasioso è Jonas Jonasson. Ho acquistato Dolce è la Vendetta SpA


edito da Nave di Teseo al Club per Voi e ho pensato: wow! Lo cominci a leggere e non puoi più smettere.  

Credetemi, questo libro è spassosissimo se ricercate qualcosa che possa donarvi qualche ora di svago.

Come tutti i libri di Jonas Jonasson la trama è alquanto articolata e magnetica al tempo stesso: da principio troviamo un uomo di estrema destra,Victor che decide di iniziare a lavorare per una prestigiosa galleria gestita dal bonario signor Alderheim che ha idee del tutto opposte a quelle del nostro figuro: Victor nasconde a tutti il suo disamore per quel genere d'arte. Il signor Alderheim ha una figlioletta, Jenny, che a poco a poco cresce, diventa una donna, su cui l'ingordo Victor mette gli occhi. Oh, non perché le piaccia, ma perché spera di poterla sposare per impossessarsi di tutte le proprietà del signor Alderheim.

E succede, con la benedizione di Alderheim, più che felice di consegnare, così lui sperava almeno, la ragazza, in ottime mani.


Ovvio che non sia così.


Per Victor gli anni che hanno preceduto il matrimonio, assiduo ospite di bordelli d'alto bordo, sono stati stressanti. Ha infatti scoperto di avere messo al mondo un figlio con una prostituta nera. Un figlio color cioccolata. Potete capire lo shock di quest'uomo prima di tutto razzista, con, in più, il sano terrore che la cosa possa uscire fuori. La madre di Kevin, questo il nome del ragazzo ha fatto sì che l'adolescente potesse conoscere il padre per via delle sue precarie condizioni di salute.


Victor è freddo, spietato, con lui. Il giorno dei suoi 18 anni se ne vanno in Africa e lì il ragazzo viene lasciato da quest'uomo senza cuore in mezzo alla savana, sperando che potesse essere sbranato da alcuni leoni.


Non va precisamente così e Kevin diventa il figlio adottivo di un masai simpaticissimo, Ole Mbatian  Giovane che vedrete, vi farà sbellicare dal ridere e ci insegnerà l'incanto per quello che noi riteniamo un mondo scontato, visto con gli occhi incantati di qualcuno che vive in una casa d'argilla o poco più che dura solo 4 anni e che poi va ricostruita daccapo.


Appena sposata Jenny, Victor procede a intestarsi tutto l'intestabile, lasciando all'ingenua ragazza l'appartamento che è stato di Kevin, il così pensa Victor, suo defunto figlio, morto sbranato dai leoni in Africa.


Poi, nel libro troviamo Hugo. Chi è Hugo? Un pubblicitario di successo che all'apice del successo e della carriera, a causa di divergenze con un suo vicino di casa e vendette che avrebbe voluto maturare contro di lui, decide di lasciare tutto e creare la società: Dolce è la Vendette S.p.A. Capirete bene: tantissime persone cominciano a farsi avanti e i primi casi vengono risolti con poca fatica e tanti soldi guadagnati.


Kevin intanto in Africa, sta diventando un masai: l'ultima prova, la circoncisione. Non dovrà gridare, strillare. Spaventato dall'idea fugge e torna in Svezia. Ole è tristissimo. Dopo otto figlie finalmente un maschio piovuto dal cielo, che ha perso e chissà per quale ragione!


Arrivato nel suo appartamento, lo trova occupato da Jenny, l'ex moglie di Victor. Decidono di vendicarsi una volta che hanno chiarito chi sono e che cosa vogliono dalla vita.


Così, un giorno nella tranquilla esistenza di Hugo, che accetta solo casi fattibili e ben pagati, compaiono Jenny e Kevin, senza un soldo e con tanto desiderio di rivalsa contro quell'orribile essere umano di Victor, che, intanto ha cambiato il cognome, prendendo quello di Jenny. Cominciano le risate, comincia una vendetta sempre più stramba, estrema. Comincia la demolizione della reputazione di Victor, che, comunque comprende che può ancora molto, ma....


Qui mi fermo, vi ho raccontato già troppo, credo, ma non ho resistito. Adoro i libri di Jonasson, sono pieni zeppi di ilarità e tanto buonumore.


Anna Maria Polidori