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Tom Henry è uno dei massimi critici d'arte inglesi. Sebbene sia nato nel 1964, è un profondo intenditore della storia dell'arte rinascimentale.
A lui abbiamo chiesto un parere tecnico sul Raffaello eugubino.
Mr Henry, in cosa consta il suo lavoro alla National Gallery di Londra?
Per la verità non lavoro alla National Gallery. Sono un'insegnate universitario in Storia dell'arte rinascimentale italiana all'Oxford Brookes University.
Sono stato co-curatore della mostra "Raffaello: da Urbino a Roma" che è si trova alla National Gallery sino al 16-1-2005.
Questa mostra contiene 101 lavori di cui 81 di Raffaello provenienti da 33 collezioni di 13 Paesi. Ho lavorato a questo progetto per ben 6 anni.
Come è nata la passione per l'epoca Rinascimentale in lei?
Bisogna ammettere che i lavori sono molto belli ma io ho sempre voluto scoprire qualcosa di più e li sto studiando da circa di 20 anni.
Lei ha visto l'opera d'arte eugubina. Che idea si è fatto?
Sì, l'ho vista in ottobre e Giordana Benazzi mi aveva dato un dossier fotografico lo scorso febbraio.
Che impressioni ne ha avute? Lei sta preparando una relazione...Ce ne può anticipare le conclusioni?
Ho scritto una lettera che allego alla sig.ra Benazzi.
Cara Giordana,
Grazie mille per aver lasciato il Tuo saggio sul gonfalone di Gubbio con
me. Son' convinto che l'opera e' di un minore da Urbino, proveniente
(forse) dalla bottega di Giovanni Santi. Non sono convinto, purtroppo, che
la qualita’ puo' essere quella di Raffaello, anche giovanissimo, ne' che
la trigramma puo' essere o dev'essere una firma (o una firma di
Raffaello).
Distinti saluti,
Tom Henry
Lei non aveva inserito questo dipinto nel catalogo della National Gallery atrribuendolo ad un giovanissimo Raffaello?
No, nella nota 31 di pagina 61 nel catalogo scritto assieme a Carol Plazzotta,
noi diciamo che Benazzi pubblica come opera giovanile di Raffaello un altro dipinto nella maniera di Santi che si trova a Gubbio.
Noi riteniamo che il dipinto di Gubbio possa essere della bottega di Giovanni Santi.
In che periodo crede possa essere databile il dipinto?
Non conosciamo con esattezza la data precisa, ma io penso che debba essere attribuibile al Santi o a qualcuno della sua orbita e databile attorno al 1485-1515.
Il famoso monogramma. Che idea se ne è fatta?
Non penso che quel monogramma possa essere considerato una firma. Non ci leggo "Raph.V."
Le lettere possono essere lette come identificanti il santo I.E.
Ubal per Sant'Ubaldo. Tipico di quel periodo per identificare i santi in quel modo.
La dott.ssa Benazzi asserisce che il monogramma è comparabile con altre opere giovanili di Raffaello.
Non c'è niente di comparabile nel primo periodo.
Raffaello inserisce le lettere nei suoi dipinti ma solo in un periodo successivo, molto più tardo, questa diventerà una vera firma.
E mai in uno stile ripetitivo.
Escluso che si tratti di Raffaello, che cosa pensa del dipinto?
Il dipinto appartiene ad aree di ragionevole qualità.
Quali ulteriori approfondimenti lei suggerisce per superare le incognite e le perplessità che ancora velano l'attribuzione del dipinto?
Ho suggerito a Giordana una campagna di archivio a Gubbio nel periodo tra il 1485-1515.
Questo potrebbe identificare il nome dell'artista, chi ha commissionato il dipinto o la sua data.( la quale cosa potrebbe aiutare ad accertare l'attribuzione a Raffaello, perché se è prima del 1494 o dopo il 1501 allora anche Giordana dovrebbe accettare che questo dipinto non può essere di Raffaello).
Pensa ad una futura esposizione del dipinto alla National Gallery?
No.
Grazie
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