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Thursday, July 17, 2025

Le Baiser de Claire di Yves Viollier

 Un libro di una preziosità rara questo scritto da Yves Viollier 


sulla storia di Santa Chiara e San Francesco, chiamato Le Baiser de Claire,

Il Bacio di Chiara, pubblicato da Les Presses de la Cité. 

Ci restituisce infatti un affresco fatto di sentimenti, prima ancora di personaggi che sono passati alla storia per il loro messaggio universale. È anzi, questa di Yves, una tenerissima storia d'amore e di scelte compiute per amore. Solo per amore.  

Il racconto di questa storia d'amore, viene affidata alla sorella di Chiara, Caterina, diventata poi Agnese, una volta entrata anch'ella, nell'ordine delle Clarisse.

Chiara era destinata a Francesco. Lo ama infatti sin da piccina e dice sempre alla sorella Caterina,  che da grande (più o meno si era grandi a 14 anni e pronte per il matrimonio) lo sposerà, perché è bellissimo ed è chi vorrebbe con tutto il cuore.

La sorella ci scherza su, ma Chiara ammira e desidera tremendamente quel bel ragazzo che ama vestirsi bene, che conduce una  gran vita mondana. 

Eppure, Chiara non dovrebbe desiderare Francesco, perché la sua famiglia è ancor più benestante dei Bernardone. Lei è destinata a qualcuno di ancor più importante. 

A causa di una guerra di Assisi contro Perugia, nientemeno combattuta a Collestrada, adesso località «famosa» semplicemente perché mèta di compere, le donne della famiglia si trasferiscono a Coccorano. 

Lì fanno amicizia con diversi locali, incluso un bambino fragile...

Una volta calmate le acque, alcuni prigionieri vengono tenuti nelle mani dei nemici. Tra questi c'è Francesco, che proprio non sta bene. Comincia a sviluppare una brutta febbre e diversi altri malesseri. Sarà proprio quest'esperienza di dolore e malattia che cambierà definitivamente il carattere di questo giovane, descritto come un bellissimo ragazzo. 

Comincerà a vivere come un eremita, a cantare. 

Viene definito un pazzo dalla gente del posto. 

Abbraccia i lebbrosi, accoglie i poveri, cosa che manda su tutte le furie il padre. In una sorta di processo pubblico (il ragazzo rivende le sue vesti e gli oggetti di valore per poi donare ai poveri i proventi) Francesco si spoglia di tutto quello che ha, decidendo di condurre una vita ispirata a Dio ed ai poveri. Lo shock per la città e per la sua famiglia, capirete bene da voi, è immenso.

Chiara vive questa scelta di Francesco come farebbe una sposa con il marito. Inseguirà Francesco nel suo progetto di vita. Se necessario andrà in capo al mondo per lui.

Di una cosa è certa: non lo perderà.

Ha i suoi pensieri Chiara, perché  ora a 14 anni viene promessa sposa del Conte di Lombardia e il loro matrimonio deve celebrarsi in autunno. La famiglia di Chiara si frega le mani: è un ottimo affare per entrambe le famiglie. Nessuno però, ha messo in conto l'amore e la devozione di Chiara per Francesco. 

Lo va a trovare con Caterina. Francesco è brusco, diffidente. Che ci fa qui una ragazza così benestante? Che vuole? Chiara gli spiega che vorrebbe seguirlo. Lui vede la cosa con scetticismo. «Sei una donna». 

Ma Chiara gli fa pensare che le donne servano nel suo progetto. 

Francesco acconsente. Una notte Chiara e sua sorella scappano di casa per ritrovarsi alla Porziuncola, dove i capelli della ragazza verranno tagliati: verrà rivestita di altri abiti, e diventerà di fatto, sposa di Dio, scappando subito dopo per non essere rintracciata dai genitori e dai parenti imbufaliti per la cosa.

La scelta ormai è fatta. 

Anche Caterina deciderà di seguire la sorella. Piangerà tante lacrime per questa scelta, che, nel suo caso, chissà? ha riguardato più che mai l'affetto che la lega alla sorella. È stato comunque un progetto di vita felice. Gli anni passano, c'è tanto da fare ma  Chiara si lamenta perché Francesco fa l'uccel di bosco.  

Non ricevono sue visite, ma pare che ami intrattenersi a Roma da una signora che cucina ottimi manicaretti. Chiara glielo rinfaccerà! 

Francesco resta di salute cagionevole, sebbene avrà modo di compiere importanti viaggi e facendo da paciere. 

Un giorno lo trovano che compone un Cantico, quello che per noi è passato alla storia come quello delle Creature.

Francesco vive un rapporto speciale e simbiotico con tutto il creato, con tutte le creature di questa terra.

Un giorno Chiara gli fa notare che occorre mettere per iscritto qualcosa che riguardi le norme comportamentali e religiose dell'ordine femminile: all'inizio Francesco è scettico, ma poi accetta. 

I primi tempi per Chiara sono stati di curiosità: chissà se altre ragazze si sarebbero unite a loro due? La prima di Gubbio si chiama Catina ed è una ragazza estremamente robusta.

La vita scorre e viste le condizioni di Francesco, Chiara gli propone di creargli una stanzetta da loro. Ma Francesco pensa che ancora non sia il momento di staccare. Nel 1224 sorgono problemi ai piedi ed alle mani: le stimmate che daranno ulteriori tormenti a Francesco. Ormai continua le peregrinazioni solo in Italia.

Molto malato, ad un certo punto sarà proprio il Papa a pretendere di farlo curare in una struttura. Francesco acconsente, sebbene la sua fine non sia lontana. Lo strazio di Chiara comincia quando Francesco si aggrava. Sta male pure lei, deve allettarsi. È come se i due vivano la sofferenza come fossero un corpo solo.

Quando Francesco muore, Chiara è straziata. Ha seguito il suo amore sino alla fine, in questo viaggio terreno, che, chissà? avrebbe immaginato diversamente da principio.

I dolori passano con la morte di Francesco, per poi ritornare. Chiara morirà poco dopo Francesco, seguendo questo suo dolcissimo e tenero amore nell'aldilà.

Oh, è un libro, questo di Viollier, che ho amato tantissimo perché ci cala in una storia umana, prima ancora che religiosa e in una devozione per l'altro che ha significato per Chiara lasciare tutto ed abbracciare con gioia, il nuovo percorso che Francesco aveva pensato per se stesso. Yves ci spiega tra le righe las potenza dell'amore che rompe tutti gli argini e non sente ragioni, ma anche come una scelta radicale non porti sofferenza se fatta per amore.

Solo un francese  poteva restituirci un quadro così bello, amabile, sereno, umano di due giganti della religione cattolica visti come due ragazzi comuni che hanno iniziato un percorso di vita, Francesco con amore e Chiara per amore, adesso, seguito da migliaia di persone in tutto il mondo.


Per amore.


Spero con tutto il cuore che il libro trovi una casa editrice in Italia che lo pubblichi. 


Anna Maria Polidori 




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