È un libro breve, Ilaria ou la conquete de la désobéissance di Gabriella Zalapì, edito da Editions Zoe,
ma sentito, forte, apprezzatissimo da critica e pubblico e soprattutto rimarcante importanti tematiche che riguardano padri e figli, in particolare quando ci sono dispute familiari concernenti i bambini e l'uso ed abuso che ne viene fatto. Ricatto morale, uso egoistico dei piccoli per ferire l'ex partner.
La storia è presto detta: un signore senza grande stabilità, un giorno decide di rapire a scuola sua figlia, la piccola Ilaria di 8 anni. Parte così con la figlioletta per un lungo viaggio che si snoderà in tutta Italia. Torino, Bologna, Roma, la Sicilia...Pensate una città italiana e probabilmente questa strana coppia ci sarà stata. Dormono in auto, alloggiano in albergo. Il padre di Ilaria beve molto, fuma troppo, è scombinato. Cerca di essere un bravo babbo per Ilaria, sebbene la ragazzina senta la nostalgia di sua sorella Ana e di sua mamma. Quando torneranno a casa? Ah: non se ne parla per adesso. Anzi! Ilaria dimentica il francese, assorbe l'italiano a ritmo della musica degli anni '80, citiamo Pupo e Battiato per tutti, e via via conosce la nostra terra anche grazie alle cronache tremende che vedono coinvolti politici e BR. Ci sono notizie felici come il ritorno a Madrid dopo 40 anni al MoMa di New York del Guernica di Pablo Picasso nel 1981.
Un viaggio, quello che affronta Ilaria, vissuto come fosse una nomade. Conosce bambini e bambine, gioca con loro nei brevi momenti in cui si trova in un certo posto: si interfaccia con adulti gentili e cortesi. Nessuno immagina che queste peregrinazioni siano in realtà il frutto di una fuga. No: i due si presentano bene, il babbo di Ilaria è un gran mentitore. D'altronde in caso opposto come potrebbe reggere a tutto questo per così tanto tempo?
Ilaria verrà lasciata addirittura dalle suore dove Fulvio verrà a riprenderla dopo mesi, dimentico del suo compleanno che la piccola trascorrerà al luna park con una suora. La madre riuscirà a inviarle un pensiero, qualcosa che le possa permettere di colorare grazie agli sporadici contatti con il padre della piccina.
Questo genitore infine, la porterà da sua madre e in Sicilia la bambina scoprirà tante anime gentili. C'è un finale felice e c'è Ilaria che pensa al termine del libro: Papa se trasformerà en une pièce à l’intérieur de moi,
Davvero toccante.
Rccomandato!
Anna Maria Polidori
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