Praga è una città favolosa. È magica, è particolare. Ti strega, non potrai più dimenticarla. Ho vissuto visceralmente questa città nel 1989. Quasi subito dopo la nostra visita il Comunismo sarebbe caduto. L'ho visitata in un momento particolare e ricordo ogni istante come fosse stato ieri. Quando è uscito questo nuovo libro di Neri Pozza su Praga Come Praga divenne Magica
di Franco Cardini ho richiesto subito di leggerlo. È davvero una poderosa cavalcata in quel Medioevo che ha sancito la grandezza di questa città così signorile. Tante le leggende e i personaggi che ne hanno fatto la storia, trovate in questo libro la cronaca serrata di quel che è stato. Ho preso appunti dall'inizio alla fine.
Praga non ha avuto una vita semplice, grazie alla sua posizione geografica.
Noi italiani abbiamo sempre rappresentato tanto per la città ceca, colonizzandola già nell'Alto Medioevo. Il primo ad arrivare fu il futuro Sant'Adalberto nel 992, monaco benedettino che vicino alla città avrebbe fondato un monastero, San Giorgio.
La prima badessa, che avrebbe fondato la parte femminile invece, si chiamava Mlada ed era la sorella del principe Boleslao II. Questo principe divenne cattolico dove aver fatto un viaggio a Roma.
Il primo ponte di Praga venne realizzato in pietra nel 1160 ad opera di operai italiani.
Un altro personaggio che ha fatto grande Praga è stata la figura di Agnese. Era di Praga ed aveva stretto una corrispondenza con Santa Chiara. Sarà lei a fondare un monastero sulle rive del Moldava.
Tanti sono stati poi i commercianti, farmacisti, venditori di tessuti di lusso, artigiani, che si diressero a Praga per commercio. Anzi: sarebbero arrivati pure i praghesi a Venezia nel XIII secolo.
Era stato Ottocaro II a volere un interscambio così intenso Quello che fece Ottocaro fu di tenere buoni i tedeschi, ampliare i possedimenti sino all'Adriatico. Dante lo mise nel Purgatorio.
Ottocaro all'interno della Cancelleria aveva un italiano, tale Enrico Italiano, per l'appunto. Questo signore innestò il sistema gestionale utilizzato per il Regno di Sicilia, a Praga. Nel 1294 giunse poi a Praga Gozzo da Orvieto con l'intento di redigere un nuovo codice legislativo. Il codice ebbe così tanta fortuna che venne applicato anche alle miniere.
Venceslao II grazie al nostro aiuto coniò una nuova moneta, il grossus pragensis che sarebbe stata una di quelle di maggior successo del XIV secolo.
Un altro italiano, Pietro di Pontecorvo fu, durante il regno di Venceslao II cancelliere del regno di Boemia e in seguito vescovo di Olomuc.
Se questa prima dinastia, dei cosidetti Premyslidi, lanciò le basi per un futuro ancor più fulgido, poi fu la volta degli araldici lussemburghesi. Fu grazio a Carlo che fiorirono
relazioni con L'Occidente facendo del Regno Boemo un centro di civiltà europeo.
Sarà poi lui che fonderà l'università chiamando ad insegnare tanti italiani.
Al tempo stesso a Perugia, Bologna, Siena, arrivarono studenti boemi. Carlo IV annovererà tra le sue conoscenze anche Francesco Petrarca e Cola di Rienzo. Petrarca ebbe modo di andare a Praga, restando piacevolmente sorpreso dal livello culturale alto, dalla grande educazione, cordialità ed affabilità che aveva avuto modo di provare.
Un altro italiano chiamato a fare lavori sarà Angelo da Firenze. Spettò a lui la creazione del primo orto botanico praghese, l'Hortus Angelicus.
Ma come nasce Praga? Da una commistione di popoli. All'inizio venne colonizzata dai Celti, poi arrivarono gli indoeuropei, gli slavi.
Tra le opere più antiche e rimarchevoli segnaliamo La Cronaca di Dalimal scritta da un canonico di Boleslav.
Le donne furono molto importanti per il popolo Boemo e in particolare per la formazione dei suoi Stati.
Come non citare la principessa Olga, russa e svedese che nel X secolo ha dominato la storia del primo principato russo, rendendosi protagonista della prima connessione forte col cristianesimo della compagine kieviana?
Un'altra favola bella riguarda Cech e Lech e un personaggio ammantato di poesia come quello di Libuse.
Libuse era una profetessa poetessa cui tutti davano tanta stima e fiducia. Lei amava sedere sulla cima della collina, ai piedi di un sacro tiglio. Si era sposata poi con un contadino valoroso della stirpe dei Premyslidi.
Non possiamo non menzionare Cirillo e Metodio che sono stati i fondatori della lingua russa, creata dal greco. Questi due monaci aiuteranno la diffusione dei testi fondanti la nuova religione. Il X secolo apparterrà a Venceslao, San Venceslao. È un periodo, quello dei premyslidi che vedrà pietas religiosa accanto a violenza sanguinaria.
I sassoni furono gli ultimi a convertirsi.
Venceslao, intanto, era stato cresciuto dalla nonna con fede cristiana. La madre di Venceslao fece tutto quel che potè, incluso assassinare la nonna di Venceslao per far sì che questo credo non prendesse troppo piede. Venceslao venne ucciso quindi da suo fratello Boleslao. Ludmilla, la nonna di Venceslao venne assassinata invece dalla mamma di Venceslao, Drahorima.
Quello era un periodo di enorme conflittualità e competizione tra la chiesa cattolica e quella neonata Bizantina. Ovviamente quest'ultima era promossa a
gran voce Cirillo e Metodio. Venceslao comunque, durante la sua vita dedicò la cattedrale a San Vito. La scelta cadde su questo santo perché Enrico I L'Uccellatore gli fece dono di una scapola del santo. Ricordiamo che San Vito è patrono degli attori e dei ballerini.
Boleslao assieme ad Adalberto accelerò la cristianizzazione dei Paese fondando la chiesa di San Lorenzo. Questa chiesa poggia le basi su un tempio pagano. Adalberto verrà assassinato in Polonia da gente contraria alla cristianizzazione.
Successivamente le reliquie di questa persona, che presto sarebbe diventato Sant'Adalberto vennero trafugate e portate a Praga, nella cattedrale di San Vito.
Le mura che Venceslao aveva eretto accoglieranno nella città vecchia la bellezza di 3500 persone
Ci sono poi stati dei personaggi particolari come Dalibor, condannato a morte (sarebbe morto di fame) grande virtuoso di violino, questo strumento gli salvò la vita perché ogni giorno la gente chiedeva di sentirlo suonare e gli lasciava qualcosa da mangiare. Nel 1169 sorse intanto il primo ospedale e nel 1226 venne fondato dai frati predicatori il Convento di San Clemente.
Bonifacio VIII riconfermò la supremazia del Papato su ogni altro principato suscitando molte proteste.
Nel 1360 intanto Praga sarà afflitta da un problema: i senza-tetto, le persone prive di una dimora stabile sono ben 20-23.000, un numero altissimo. Se all'inizio il problema era questo, nel 1380 arriverà la peste che sterminerà il 10% della popolazione facendo in un mese 3000 vittime.
La gente allora tornò a rifugiarsi in Dio, pensando che la fine del mondo stava arrivando. Nel 1406 e 1407 ci sono altre due ondate di peste così come nel 1414-1415.
Scoppia una recrudescenza antisemita, quando viene ucciso un prete cattolico che stava passando per il ghetto ebraico. Fu una carneficina di ebrei.
Come poi non citare Jan Hus, le sue predicazioni e il suo allontanamento dalla città?
Un libro stupefacente, una full-immersion totale in un'epoca storica ricca di colpi di scena.
Se amate Praga, non potrete non apprezzare questo libro!
Anna Maria Polidori